Alla fine dello scorso giugno, la Regione Umbria ha proposto alla stampa un percorso esclusivo in
luoghi dove raramente è possibile l'accesso al pubblico, per conoscere le
qualità migliori di una terra dove una secolare
tradizione - attentamente trasmessa - costituisce ancora una fonte vitale
di cultura, design e artigianato di alta
qualità.
Tra le attività che possono vantare una lunga storia, vi è a Città di Castello il Laboratorio Tela Umbra, fondato nel
1908 dalla baronessa Alice Hallgarten e dal marito Leopoldo Franchetti. Salendo
al piano superiore del Palazzo Alberti Tomassini, in effetti, abbiamo provato
innanzitutto la sensazione che qui il tempo si sia fermato; non a caso, dato
che questo è l'unico Laboratorio, ai nostri giorni, nel quale vengono ancora
prodotti artigianalmente manufatti utilizzando lino puro, lavorati su telai
manuali di fine '800, utilizzando disegni
originali di epoca medioevale e rinascimentale.
Il Laboratorio è al tempo stesso una manifattura attiva - capace di una
produzione eccellente, in tutto e per tutto realizzata a mano - e un “museo vivente”, nel quale la memoria
storica è affidata alla ripetizione dei processi artigianali introdotti dall'imprenditoria
socialmente illuminata di Alice Hallgarten: una giovane di ampie vedute che, nata
a New York e giunta in Umbria, con il supporto del liberale marito insedia a
Città di Castello una lavorazione del lino di chiara impronta Nord Europea,
come le ricche famiglie di quell'epoca imponevano al mercato. Fornendo alla
popolazione locale - alle donne, in particolare - un'opportunità lavorativa in
vece di mero assistenzialismo filantropico.
Una strategia vincente, quella di Alice Hallgarten, se si
considera che il know-how del
Laboratorio è tutt'ora, letteralmente, nelle mani delle tessitrici che vedete
ritratte nella galleria fotografica. Donne che, sole, hanno la sensibilità per
compiere i gesti - rituali, più che ripetitivi - necessari a realizzare su
questi telai una tovaglia di 21 metri del valore commerciale di 35mila euro,
come quella su cui si è consumata la cena di gala al termine del viaggio
stampa.
Dai tessuti ancora ruvidi e grossolani dei primi anni di attività, si è passati
nel corso dei decenni a tele eseguite con filati di puro lino di Fiandra e
d'Irlanda, sottili e delicati. Le produzioni di Tela Umbra propongono ancora
oggi gli stessi motivi e i disegni originali della tradizione, riprodotti però
su collezioni aggiornate alle necessità
della vita contemporanea: tovaglie, asciugamani, tappeti, tende e
centritavola, realizzati secondo le
antiche tecniche dello spolinato, del quadruccio umbro e dell'occhio di
pernice.
Ottenuti grazie a una specializzazione così estrema di maestranze e strumenti,
i prodotti del Laboratorio Tela Umbra non conoscono il pericolo della
concorrenza industriale, occupando una nicchia di mercato piuttosto inaccessibile:
quella dell'alto artigianato, dell'eccellenza
del made in Italy - made in Umbria, verrebbe da specificare -
che anche nei periodi di crisi vanta estimatori in tutto il mondo.
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