Mostre – Skin, superfici d'architettura, è un percorso sui materiali e le soluzioni che rivestono le pareti degli spazi in cui abitiamo

“Skin” nel senso di pelle, qualcosa che ci si mette addosso e che si può decidere di cambiare con grande facilità. “Skin” nel senso di superficie, le superfici realizzate da 70 aziende internazionali e proposte come più brillanti innovazioni nell'omonima mostra, che si è aperta il 5 febbraio alla Fiera di Milano-Rho, in concomitanza con la prima edizione del MADE expo.
La casa e ogni altro spazio di fruizione sono guardati dal punto di vista dell'involucro, interno ed esterno, sotto forma di rivestimento, pavimentazione, facciata continua, serramento, partizione interna.


14 stanze associate ad altrettanti Paesi

La mostra sceglie di esaltare il debito che molte nuove superfici hanno nei confronti della memoria geografica: dopo un'ideale “piazza delle Nazioni”, che illustra, con immagini evocative e celebri aforismi, i Paesi a cui alludono le superfici esposte, presenta un percorso di 14 stanze che introducono a possibili soluzioni di allestimento per i nostri spazi, domestici e non. Così una pavimentazione in tessuto dai toni del bambù è associata al Giappone, un rivestimento decorativo in metallo grezzo dalla forte personalità rimanda all'Italia, un muro di pietre bianco avorio, sofisticate ed essenziali, ricorda la Francia; una parete di rame subito verde per processo industriale allude ai colori squillanti dell'India.
Ne emerge un messaggio molto chiaro: il mercato sta catturando segni del vissuto, suggestioni della cultura e della memoria di massa per interpretare tutto sulla superficie, mediante l'uso di avanzate tecnologie di trasformazione dei materiali, dalle verniciature alle impiallacciature, dalle colorazioni alle finiture da toccare, dalle decorazioni ai trattamenti di distorsione della superficie, dalle inclusioni di materiali alle proposte di nuovi formati.

Sperimentazioni per nuove tendenze
In mostra si possono vedere pannelli in MDF resi scultorei dal disegno superficiale, impiallacciature dai decori più arditi e personalizzabili truciolati nobilitati da pellicole personalizzabili dai decori onirici, il ritorno della boiserie, ma in cuoio in vari colori, rivestimenti dove la naturale bellezza del legno trova nuovo interesse se associato all'alluminio dal colore elettrico, ceramiche che assumono l'aspetto di tessuti, spingendo a sperimentarne col tocco la consistenza, mosaici costituiti da inclusioni di madreperla nella resina.
Superficie oggi significa sia esaltazione della naturalità, come nel caso di molti marmi e legni, sia inganno e nuova percezione, sia sperimentazione tecnologica spinta, che porta a testare per esempio pavimenti luminosi digitali che trasmettono immagini in movimento a 16 milioni di colori.

Attenzione all'eco-compatibilità
E non dimentichiamo il tema di maggiore attualità, la compatibilità ambientale: molti produttori sottolineano l'uso di tecnologie che comportano ridotte emissioni di “gas serra” e l'assenza di tossicità nelle loro vernici o nei componenti che utilizzano. E che dire della parete interamente costituita da terriccio e piante, per esterni o da appartamento?
Un'ultima interessante innovazione: visitando “Skin” lo spettatore potrà munirsi di un sistema di registrazione digitale dei prodotti di suo interesse, tramite lettura del codice a barre, le cui caratteristiche dettagliate saranno trasmesse in tempo reale ad un'area web personale precedentemente creata. In tempi di necessità di filtraggio per eccesso di informazione e riduzione degli sprechi, compresa la carta utilizzata per i cataloghi, è un'iniziativa che fa la propria parte.