L'architetto va in montagna
Luciano Bolzoni


"(...) È molto simile a Zermatt, ma meno desolato e più pastorale. Ci siamo
arrivati nel bel mezzo del taglio del fieno e l'aria è tutta un balsamo. Dalla
vegetazione s'intuisce che è mille piedi più alto di Chamonix, cioè quasi
l'altezza del Sempione. Da un lato c'è solo un semicerchio di rocce nude e di
cascate, dall'altro ci sono pini e acacie molto stente. I torrenti non sgorgano
dai ghiacciai (a parte uno nel mezzo della valle), ma sono comunque d'acqua
sorgiva e scendono giù irruenti, vicino a dove abito, su blocchi di granito e
gorgogliando tutta la notte. L'aria è frizzante, tersa e deliziosa, mentre le
cime del Monte Rosa tutto intorno si levano sui pini. Lo chiamo il mio cottage
perché ci siamo solo noi, poiché l'oste è più in alto in uno chalet per il
taglio del fieno. È un cottage svizzero in tutto e per tutto, molto più piccolo
di quello di Zermatt, isolato in mezzo ad un campo. E vi si accede superando un
ponte di legno e un sentiero roccioso (...)" .
John Ruskin
Macugnaga, Val
Anzasca, 24 luglio 1845


Nell'affanno della ricerca, nella foltissima schiera di progettisti del
Novecento che hanno lasciato testimonianze e progetti nel paesaggio alpino,
nell'indecisione sul nome da separare dall'elenco, nella curiosità cui segue
sempre lo stupore di scoprire continuamente indizi del loro passaggio, nei
delicati ambienti d'alta quota, si scoprono moltissime verità ma si provano
anche alcune delusioni.
La vicenda italiana legata allo sviluppo delle Alpi
non è stata avara di possibilità regalate ai grandi architetti del secolo in
tema di sperimentazioni progettuali da effettuarsi entro i ristretti confini
geografici e sociali del contesto alpino; l'architettura contemporanea ha avuto
modo di esplorare l'intricato rapporto fra il progetto e il sito legittimo del
paesaggio naturale, e le Alpi sono state oggetto di un continuo ripensamento sul
ruolo della costruzione all'interno di un contesto assolutamente unico. La
montagna quale luogo di sperimentazione del progetto contemporaneo di
architettura è stata oggetto di studio ed analisi in tutte le forme artistiche e
sociali che la cultura umana ha partorito; sicuramente l'architettura è la forma
espressiva che ha più influito sulle già delicate condizioni di un paesaggio da
sempre in equilibrio perché caratterizzato da condizioni di immutabilità
interne....