Testo a cura della redazione

L'ARCHITETTURA DI GIO PONTI E IL SUO TEMPO
6 dicembre 2007
Forlì
   Testo a cura della redazione
Con il convegno "L'architettura di Gio Ponti e il suo tempo", tenutosi a Forlì lo scorso 6 dicembre hanno preso avvio gli eventi raggruppati sotto la denominazione di "Anno Pontiano", dedicati alla presentazione, all'esposizione e al dibattito sui progressi degli studi effettuati sull'architetto, designer e pubblicista milanese. Già il 20 dicembre, a Parma, il tema sarà ripreso e approfondito per tornare a Forlì, il 28 marzo, con una mostra di disegni inediti di Gio Ponti restaurati; poi altre occasioni a Ferrara, ancora Parma e a Tassullo (TN), dove si trova la centrale idroelettrica di Taio, progettata proprio da Ponti e diventata uno dei simboli della Val di Non. La chiusura dell''Anno Pontiano' è programmata di nuovo a Forlì, il 12 ottobre 2008, con la presentazione di un volume dedicato al progetto di conoscenza della 'Fondazione Livio e Maria Garzanti - Hotel de la Ville'.
L'azienda trentina Tassullo in questo ampio ventaglio di proposte culturali e di ricerca si pone come importante partner tecnico-scientifico grazie all'esperienza e alla competenza delle sue risorse professionali ora sono messe a disposizione, assieme alle strutture di ricerca scientifica, in progetti a lungo termine di collaborazione pubblico-privato per raggiungere gli obiettivi individuati dagli Enti pubblici operanti in questi eventi.
Proprio il convegno di Forlì si pone come tappa importante di un più articolato percorso intrapreso dal Ministero dei Beni Culturali per valorizzare il patrimonio dell'architettura italiana del secondo Novecento. In questo ambito, la Direzione Regionale del Ministero per i Beni Culturali e Paesaggistici dell'Emilia Romagna ha già attivato numerose iniziative, fra cui il censimento delle opere architettoniche contemporanee presenti sul territorio regionale - che si concluderà nel 2009 - e ulteriori azioni concrete su tre opere specifiche: l'ex-Palazzo ENPAS a Bologna (S. Muratori), casa Minerbi a Ferrara (P. Bottoni) e l'Hotel della Città et de la Ville di Gio Ponti a Forlì, sede della recente giornata di studi.
Come riferisce l'arch. Paola Mazzitelli, della Direzione Regionale per i Beni e le Attività Culturali dell'Emilia Romagna e referente per l'Architettura Contemporanea in Emilia Romagna "Quest'ultima opera è stata finora oggetto di un maggiore approfondimento. Una delle particolarità delle architetture di Gio Ponti, che ne rende ancora più interessante la ricerca sui materiali, consiste nel fatto che il progettista ha voluto che le superfici delle sue realizzazioni fossero rivestite, conferendo loro una qualità percettiva visiva e tattile, stilisticamente coerente quanto estremamente variegata, utile anche alla comprensione di numerosi altri esempi di architettura contemporanea. L'architettura contemporanea presenta oggi gli stessi fenomeni che interessano gli edifici più antichi. Nonostante siano passati solo cinquant'anni - è il caso del complesso architettonico 'Fondazione Livio e Maria Garzanti-Hotel della Città et de la Ville', i materiali utilizzati allora non esistono più, sostituiti sul mercato o comunque profondamente trasformati nei loro componenti; lo stesso può dirsi delle tecniche con cui allora sono stati posati. Di conseguenza, anche la ricerca relativa ai materiali e alle tecniche di posa impiegate per la realizzazione dei manufatti architettonici del Novecento costituisce un ambito di ricerca innovativo ed estremamente stimolante."
Un stimolo raccolto e rilanciato dalla fattiva collaborazione con Tassullo - azienda che ha sempre promosso la crescita e lo sviluppo della cultura del restauro - ha consentito di valutare con attenzione la compatibilità dei materiali da utilizzare nel restauro, soprattutto per le loro caratteristiche meccaniche, e non solo estetiche, rispetto a quelli utilizzati nel passato.
L'adesione all'iniziativa forlivese è stata amplissima e ricca di contributi da parte di numerosi enti, pubblici e privati - da quelli territoriali agli accademici, da quelli d'ambito professionale a quelli a vocazione culturale - coinvolgendo anche finanziatori privati per alcuni progetti di assoluto rilievo, ad esempio per quanto riguarda il restauro dei disegni originali - uno dei primi esempi in questo campo - elemento indispensabile per consentire la migliore comprensione del manufatto.
Parallelamente, gli studi effettuati sulla consistenza attuale dell'edificio (sistemi e tecnologie costruttive, tipologia dei materiali, rilievo dello stato di degrado e delle cause) hanno permesso l'analisi e la conoscenza diretta delle sue peculiarità architettoniche: le metodologie e i sistemi utilizzati sono mutuati dall'esperienza e dagli studi già compiuti, su opere ben più antiche, secondo i rigorosi criteri del restauro conservativo.
Il Convegno su Gio Ponti segna quindi l'inizio di un ambizioso e importante percorso di ricerca, finalizzato alla sperimentazione di materiali compatibili per il restauro dell'architettura contemporanea e di una serie di iniziative e collaborazioni tra Enti e aziende con indubbi benefici per entrambi i partecipanti.