Testo di Stefano Bernuzzi

LE CORBUSIER. Dipinti e disegni
Fino al 30 marzo 2008
Alessandria
   Testo di Stefano Bernuzzi

Per essere stato solo un pittore part-time - come disse lui stesso "la
mattina la pittura, il pomeriggio architettura e urbanistica" - Le Corbusier si
è ritagliato un posto significativo nella storia dell'arte, indipendente dalla
sua più nota produzione architettonica come indiscusso maestro del Movimento
Moderno. Una sorta di "second life", dai più poco nota o considerata, ma
importante anche per ricostruire il suo percorso culturale nel quale le diverse
discipline non vivevano in comparti stagni ma anzi in totale osmosi, soprattutto
nei primi anni della sua attività dal 1918 alla seconda metà del decennio
successivo. Un periodo questo che ha visto da un lato la creazione dei
capolavori dell'architettura moderna e dall'altra la fondazione del movimento
Purista, in seguito alla pubblicazione del testo "Après le cubisme", e della
rivista d'avanguardia "L'Esprit Nouveau", sulla quale dà ampio spazio alle sue
opere e che si rivelerà fondamentale per definire la sua poetica anche in campo
architettonico.
Ad Alessandria ora si presenta un'importante occasione per
riscoprire questi aspetti con la mostra "Le Corbusier. Dipinti e disegni", che
ripercorre in modo approfondito la carriera artistica di uno dei maggiori
architetti del XX secolo. Promossa dalla Società Palazzo del Monferrato e dalla
Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, l'esposizione, curata da Achille
Bonito Oliva, Erich Mouchet e Vincenzo Sanfo, intende porre l'accento sulla
carriera pittorica del grande architetto svizzero e in particolare sulla parte
più intima della sua ricerca dagli anni Venti sino alla morte, coprendo tutto il
suo lungo percorso creativo, attraverso autentici capolavori quali Nature Morte
Puriste Verticale del 1922, o Femme dans l'embrassure d'une porte del 1933 che
ritrae la moglie Yvonne in occasione di un vacanza a Vezelay, o ancora Mains,
buste e coquillage del 1954, che fa parte dei celebri collage, cui Le Corbusier
dedicherà buona parte del suo impegno figurativo. Oltre ai dipinti - tra cui
alcuni oli su tela di grandi dimensioni - e ai disegni, la mostra presenterà
alcune sculture e un grande arazzo finora mai esposto.
Dopo il felice
incontro con Amédée Ozenfant che ha dato vita alla collaborazione degli anni
Venti ed esauritasi la spinta rivoluzionaria della "sua" avanguardia, la ricerca
pittorica vivrà la scomparsa degli oggetti quotidiani e la contemporanea
comparsa della figura umana, soprattutto umana, che da questo momento in poi
diverrà una costante degli anni a venire. Una svolta in senso quasi astratto si
registra negli anni successivi alla II Guerra Mondiale quando nei dipinti si
assommano segni personalissimi, macchie di colore vivo, rappresentazioni di
tori, segno e simbolo totemico e ancestrale. Questi si accompagneranno al
caratteristico segno della "mano", una sorta di firma o logo dell'architetto che
diverrà anche l'elemento rappresentativo della nascente città indiana di
Chadigarth.
Il percorso espositivo ripercorre con completezza tutte queste
fasi artistiche lasciando però un po' di amaro in bocca nei più attenti
osservatori per le poche opere presenti in mostra riconducibili al periodo
Purista, il più originale e dirompente per comprendere appieno quella fusione
delle arti che Le Corbusier compie in questa fase chiave dell'intera cultura
europea.

LE CORBUSIER. Dipinti e disegni
Alessandria, Palazzo Monferrato (Via San
Lorenzo 21)
1 dicembre 2007 - 30 marzo 2008
Orari: Tutti i giorni 9.30 -
19.30; chiuso il lunedì
www.mostralecorbusier.it

Le Corbusier (affiche de l'exposition au Musée de Lyon), 1956 Chute de Barcelone I, 1939 Deux femmes à la tête de lit, 1935 Etude pour Taureau XII, 17-11-1955 Grattage per l'album
4 / Icône, 1964 Les Mains, 1951 Nature morte au phare, 1928 Nature morte au siphon, 1921 Alma Rio, 1951