Sostenibilità – I sistemi di recupero idrici possono evitare lo spreco di una risorsa sempre più preziosa

Esistono beni come l'aria, la luce e l'acqua che si possono definire 'primari', in quanto essenziali alla sopravvivenza dell'essere umano e che, come tali, non possono essere ristretti nel campo concettuale dei meri prodotti di consumo. Al contrario essi dovrebbero essere apprezzati sempre più per quello che è il loro vero valore essenziale, la loro dimensione assoluta e la loro funzione fisiologica, ponendosi necessariamente al di sopra delle umane presunzioni di sfruttamento indiscriminato. Il bene acqua, in fin dei conti, è un bene collettivo di interesse pubblico, non illimitato ed egualmente diffuso, nella quantità, sul nostro pianeta: esso è soprattutto un bene tipicamente non sostituibile (come ad esempio può essere il petrolio) e difficilmente surrogabile. Basti pensare alla modestissima quantità di acqua dolce esistente sul nostro pianeta, pari al 2 o 3% del totale della superficie liquida, con differenze notevoli in termini di presenza tra le diverse aree della Terra. Oppure al fatto che 1 miliardo e 100 milioni di persone non dispongono oggi, secondo le stime di alcuni organismi internazionali tra cui l'Unesco, di acqua potabile e che 2 miliardi e 400 milioni di individui sono del tutto privi di servizi igienici. Vi è addirittura chi stima che, stando così le cose, fra meno di cinquant'anni la domanda d'acqua supererà la capacità stessa della natura di produrla; una stima ovviamente correggibile a condizione però che, nel frattempo, il nostro modo di utilizzare le fonti non cambi in modo radicale e l'abuso sino ad ora operato torni ad essere un uso piuttosto sensato.
 
I sistemi Pontos
Un mutamento culturale, prima ancora che comportamentale, che deve coinvolgere tutti gli attori sociali su vari livelli e che Hansgrohe, una delle prime aziende europee ad utilizzare fonti rinnovabili di energia e a valorizzare ogni momento della filiera produttiva in termini di impatto ambientale, ha da tempo trasferito nella propria filosofia aziendale. In particolare con Pontos AquaCycle, il primo sistema modulare di riciclo dell'acqua, pensato per applicazioni in ambito pubblico e privato, l'azienda ha inteso offrire su larga scala una soluzione tecnologica, certificata e garantita a livello di igiene e di sicurezza, per il riutilizzo dell'acqua potabile. Nel suo modello base, Pontos AquaCycle è stato progettato per unità abitative singole o bifamiliari e consiste in tre moduli prefabbricati (duplicabili tra loro fino ad assolvere esigenze pressoché illimitate) di facile istallazione: di fatto, a seconda delle condizioni della costruzione muraria il sistema standard, che approssimativamente misura quanto un armadio, può essere pronto all'impiego in meno di due ore e operativo, a pieno regime, dopo 14 giorni di avviamento.

I trattamenti speciali
Semplice risulta la gestione dell'impianto, la sua manutenzione e l'identificazione di eventuali guasti al sistema, con un display a menù facilmente intelligibile. Il principio base del suo funzionamento è tanto semplice quanto efficace: l'acqua utilizzata per una doccia, ad esempio, viene purificata e riutilizzata una seconda volta per pulire i bagni, per lavare i panni, o irrigare il giardino. L'acqua prodotta in questo modo è igienicamente pulita e adatta per l'impiego in tutte le applicazioni che non richiedono acqua potabile. Il trattamento prevede un primo passaggio dell'acqua attraverso uno speciale filtro che elimina le principali impurità meccaniche; l'acqua viene poi convogliata in una camera pre-riciclaggio dove è ulteriormente filtrata e, con un terzo passaggio, nella camera di riciclaggio principale. Qui una lampada a raggi ultravioletti elimina i batteri e purifica l'acqua rendendola inodore, al fine di essere eventualmente conservata a lungo.
 
Soluzioni per interi stabili
A seconda delle versioni i sistemi Pontos trattano da 600 a 30.000 litri di acqua al giorno e i costi accessori tendono a diminuire unitamente al consumo dell'acqua potabile e al volume di quella di scarico. Nel modello Plus, ultimamente sviluppato, avviene inoltre la combinazione dei trattamenti sostenibili dell'acqua con quelli inerenti al risparmio energetico e alle riduzioni delle emissioni di CO2. Infatti, rispetto al modello base, Pontos AquaCycle Plus punta al recupero di quantità considerevoli di calore (10-15 kW/h per metro cubo di acqua grigia) attraverso un sistema di riciclo dell'acqua calda che viene convogliata nell'accumulatore di calore al fine di favorirne il successivo riscaldamento oppure indirizzata e immessa nel sistema di riscaldamento domestico. Molteplici sono in realtà le possibilità applicative di tali sistemi: unità abitative singole o condomini, ostelli e strutture alberghiere, hotel e locali commerciali. A titolo di esempio, tra le tante installazioni, si ricordano il Neuländer Kamp (un sistema che sta alla base della pulizia dell'intera città di Amburgo), l'Hotel Casa Camper di Barcellona, l'Hotel Hermitage di Monaco, le Case studenti di Tubinga, Magonza, Hannover e la piscina comunale di Yerres, vicino a Parigi, che è riuscita a riciclare, con tale sistema, 26.000 litri d'acqua al giorno.