Testo di Juan Piaggio

Le pavimentazioni in laterizio. Mattoni, sestini e pianelle di cotto
di Antonio Laurìa
Edizioni Laterservice, Roma 2008
   Testo di Juan Piaggio


 

I manufatti in laterizio per pavimenti grazie alle intrinseche qualità estetiche, alle eccellenti prestazioni tecniche e alla proverbiale affidabilità nel tempo, rappresentano da sempre materiali congeniali per rivestire il piano di calpestio; sono elemento caratteristico e fattore di identità del paesaggio italiano e una presenza familiare nella vita di tutti i giorni. Forse proprio per questo, come capita per un parente o per un amico caro su cui si può sempre e comunque contare, sono stati a lungo trascurati degli studiosi, tanto che è stato necessario attendere il 2008 per disporre della prima, completa monografia sull'argomento, a scala nazionale.

Ma l'attesa non è stata vana.

Le pavimentazioni in laterizio. Mattoni, sestini e pianelle di cotto, di Antonio Laurìa, è un libro interessante e utile, destinato a costituire un solido e duraturo riferimento culturale ed operativo. È caratterizzato da una scrittura vivace, piacevole e competente, distante dai toni prescrittivi e saccenti di tanta manualistica tecnica; è documentato, accurato nella grafica e riccamente illustrato: aspetto, questo, che lo renderà particolarmente gradito ai progettisti. 
Nel libro, le qualità complessive dei pavimenti in laterizio - o, come vengono spesso chiamati, "in cotto" - sono descritte attraverso un percorso logico che avvicina gradualmente il lettore alla conoscenza e all'uso di questo materiale così "antico" e così "attuale".
L'opera, pur fornendo molta informazione tecnica, aspira ad essere qualcosa in più di un manuale; essa, infatti, è guidata dalla consapevolezza che pavimentare in laterizio sia, innanzitutto, un'arte. Nella trattazione si avvicendano, così, senza alcuna apparente subordinazione gerarchica, saperi diversi filtrati attraverso la cultura e la sensibilità dell'architetto e orientati al progetto. 
La struttura dell'opera è "classica": dopo una suggestiva Introduzione che tocca gli argomenti di seguito sviluppati, nella Prima Parte ("Produzione e prodotti") si descrivono le caratteristiche prestazionali dei manufatti, nella Seconda ("I fattori di progetto"), le caratteristiche complessive delle pavimentazioni in laterizio, nella Terza ("L'esecuzione"), le problematiche inerenti la realizzazione ed il trattamento.
Ogni passaggio è funzionale alla comprensione delle qualità e delle potenzialità, espressive e tecniche, del 'cotto'.
La ricostruzione delle fasi del processo produttivo (capitolo I.1), ad esempio, è finalizzata a mettere in luce 'il come', 'il quando' e 'il perché' si interviene per conferire ai manufatti il colore, la tessitura, la regolarità geometrica, la resistenza alle macchie.
Si scopre, così, come le numerose varianti d'aspetto derivino da sapienti manipolazioni definite in precisi momenti della complessa e affascinate metamorfosi che trasforma l'argilla informe in 'cotto', "concreta quintessenza" - scrive l'Autore - dei quattro elementi primigeni di Empedocle: la terra, l'acqua, l'aria, il fuoco.
Si scopre, ancora, come in alcuni casi "sia sufficiente solo una carezza" per donare ad un mattone o ad una pianella di cotto una sua specificità non solo estetica, ma anche tecnica e, conseguentemente, un ambito applicativo privilegiato. La versatilità del materiale, ben nota a chi lo conosce, diviene in questo modo una qualità ancora più percepibile così che, dopo la lettura, non si riesca più parlare di 'cotto' in termini generici, ma solo in associazione al processo di formatura (estrusione/stampo) e, poi, ad una precisa finitura superficiale (arrotata, levigata, sabbiata, carteggiata, strutturata, sfumata, ecc.).
Al capitolo I.2 si descrivono i principali requisiti dei manufatti, una parte significativa dei quali dipende, direttamente o indirettamente, dal livello di assorbimento d'acqua, non a caso prescelto dalla norma UNI EN 14411:2004 per la classificazione dei prodotti. Un aspetto di interesse consiste nel fatto che i diversi requisiti sono costantemente collegati gli uni agli altri in maniera da evidenziare le reciproche influenze. 
La Parte Prima si conclude con il capitolo I.3 che affronta tre questioni essenziali: la nomenclatura (passaggio necessario per mettere ordine su un comparto produttivo in cui vige una estrema e non sempre disinteressata confusione) e l'illustrazione delle tipologie e dei formati più diffusi nel nostro Paese (§ I.3.1); la descrizione delle finiture e delle cromie più diffuse (§ I.3.2); una interessante ricostruzione dell'evoluzione 'silenziosa' che ha interessato il 'cotto' negli ultimi decenni (§ I.3.3). Questa, dopo una breve premessa, muove dagli inizi degli anni Settanta del secolo scorso (periodo 'aureo' per il 'cotto', corrispondente all'immissione sul mercato delle pianelle di cotto estruse, singole e di basso spessore), attraversa le raffinate ricerche di linguaggio compiute, soprattutto in area fiorentina, da architetti quali Andrea Branzi, Remo Buti, Piero Menichetti, Adolfo Natalini e Gugliemo Renzi, e approda alle più recenti ed interessanti innovazioni di prodotto e di processo.   
La Parte Seconda dell'opera sarà, probabilmente, quella più apprezzata dai progettisti. I diversi capitoli che la costituiscono affrontano un ampio spettro di temi e di linguaggi che non deve essere stato facile, per l'Autore, fronteggiare. Nel capitolo II.1 si parte dall'arte matematica della tassellatura, cara a Keplero, a Dürer, a Escher, a Penrose, per definire, poi, il rapporto e la misura compositiva della trama pavimentale in rapporto all'intorno; si descrivono, infine, le apparecchiature pavimentali e le regole - geometriche, semantiche, funzionali e percettive - cui sottendono. Il capitolo II.2 è quello più articolato e affronta i principali aspetti inerenti una pavimentazione: dopo un'inusuale definizione dei requisiti di sistema, che fa da quadro d'insieme, si passa alla descrizione delle singole "aree problema": si dipanano, così, l'analisi della pavimentazione dal punto di vista della fruibilità dei percorsi (qui l'Autore offre un contributo originale, ma, in un certo senso, "gioca in casa" essendo uno dei maggiori esperti italiani sui temi dell'accessibilità e del Design for All) e della resistenza meccanica; si illustra la natura ed il ruolo, tecnico e decorativo, dei giunti e il rapporto complesso e fascinoso tra acqua e pavimentazione; si affronta il problema del comfort acustico (protezione dai rumori di calpestio) e termico e la questione dell'affidabilità nel tempo dei pavimenti in laterizio. La Parte Seconda si conclude con due compendi: un repertorio di tipi costruttivi e delle schede-progetto relative ai principali scenari applicativi in cui, capovolgendo i tradizionali rapporti tra parte scritta ed illustrata, il testo fa da semplice corredo ad elaborazioni grafiche particolarmente accurate, disegnate con sobrietà e precisione da Fabio Valli.
Nella conclusiva Terza Parte, il libro si misura con il tema della realizzazione delle pavimentazioni in laterizio, descrivendo le diverse procedure (fasi preliminari, tracciamento) e tecniche di posa (su strato flessibile e su strato rigido), e con i complesso tema del trattamento, rispetto al quale l'Autore esprime dubbi rispetto al procedere invalso e invoca una parallela attenzione verso quei 'rimedi' tradizionali che hanno consentito a innumerevoli pavimenti laterizi di giungere a noi, attraverso i secoli, alterati unicamente dalla ineguagliabile patina del tempo.

Nella presentazione dell'opera, Gianfranco Di Cesare scrive che Antonio Laurìa, con questo libro, ha raccolto e vinto una sfida difficile 'raccontando' il 'cotto' nelle tante sfaccettature che ne rivelano il senso. Probabilmente ha fatto anche qualcosa di più: ha lanciato una sfida ai progettisti esortandoli a misurarsi con maggiore coraggio e creatività con il piano di calpestio - "la più grande superficie ininterrotta" che la loro arte abbia a disposizione - avendo come preziosi alleati proprio i manufatti in laterizio per pavimentazione.

Le pavimentazioni in laterizio: mattoni, sestini e pianelle in cotto, di Antonio Laurìa
Edizioni Laterservice, Roma 2008, formato 21 X 29,7 cm, pagg. 318, figg. 370, euro 30,00