In località Poulhors a Serzau, in Francia, a un’ora e mezza di auto in direzione nord ovest da Nantes, nella penisola di Rhuys, precisamente al numero 23 di Rue des Trois Moulins, un vecchio mulino è tornato ad essere il cuore pulsante di ettari di vitigno abbandonati da oltre 50 anni. Il Parc Naturel Régional du Golfe du Morbihan e la municipalità si sono infatti impegnati a rilanciare la produzione di vino dopo oltre dieci lustri di attività ferma, un’attività, quella della viticultura, fiorente per secoli fino agli anni Cinquanta del secolo scorso. Il luogo è uno di quei posti magici, incastonati sulla sponda nord ovest della Francia, tra l’oceano Atlantico e un golfo paradisiaco. Guillaume Hagnier e Marie Devigne, selezionati tra diverse candidature di viticoltori, sono arrivati al Moulin de Poulhors, sito scelto dal Comune per la rivitalizzazione della viticultura, e dal 2020 tutto è iniziato con la piantumazione di 25.000 viti selezionate tra i vitigni di Chardonnay, Chenin e Cabernet Franc. Carmen Maurice è l’architetta progenitrice del progetto che basa la sua pratica su tre azioni: penser, ponendo attenzione al fare tradizionale, construire, attraverso la geometria una architettura stimolante per i sensi, demeurer, ogni progetto è portatore di valori condivisi che ci uniscono all’ambiente circostante.
Il mulino era la preesistenza da preservare, mentre la cantina era la mancanza da edificare. Così l’architetta Carmen Maurice ha risposto alle esigenze della committenza ed ha creato una cantina professionale e accogliente che avvolge il mulino fino ad intercettare le due direttrici di accesso, quello principale da sud, e i sentieri escursionistici da nord-ovest, mentre ad ovest il mulino è in dialogo diretto con le altre due preesistenze origine della toponomastica del luogo. La disposizione del costruito inoltre asseconda i processi di vinificazione, dalla raccolta a nord, alla consegna a sud.
. Il mulino è stato ristrutturato prestando particolare attenzione a preservare la sua immagine, da qui la volontà di affidarsi al savoir-faire di un artigiano del Patrimonio francese che ha creato una miscela unica di gesso, conchiglie e sabbie locali, evocando così la presenza dell’oceano e una superficie cangiante a seconda del tempo e della luce. Il dialogo tra la campagna vinicola, il vicino oceano e il parco naturale si materializza nella concretezza di questo intonaco che tiene tutti uniti. La sua plasticità sottolinea il volume del mulino e definisce il limite orizzontale oltre il quale la nuova cantina non doveva andare, in modo da permettere al visitatore di lettere il paesaggio per fasce orizzontali interrotte dal landmark dei mulini: la prima caratterizzata dal verde delle vigne, la seconda dalla copertura della cantina, che sembra fluttuare sopra l’edificio, la terza fascia è il cielo sui si staglia il tetto a tronco di cono di colore grigio scuro. La cantina è quindi in parte interrata per sfruttare l’inerzia termica del terreno ma anche per non eccedere in altezza rispetto alla preesistenza. La cantina diventa non solo spazio di maturazione e silenzio ma anche di condivisione e degustazione, capace di accogliere escursionisti, viaggiatori e curiosi in spazi che raccontano anche l’evoluzione delle pratiche vinicole con l’intento di far scoprire la storia dei vigneti di Sarzeau. Sul mulino infatti si apre un corridoio che è anche uno spazio pubblico permeabile che affaccia sulle varie stanze che da qui si distribuiscono a raggiera.
La prima vendemmia ha avuto luogo nel 2022, producendo quasi 6.500 bottiglie con il timbro “dantelezh”, che in bretone significa pizzo. O delicatezza in architettura.
Scheda progetto
Architect: Carmen Maurice Architecture
Project coordination (OPC): Armor Economie
Fluid systems, thermal, electricity: Become56
Winemaking process: Alienor Ingénierie
Structure: Bretagne Ingénierie
Roads and utilities (VRD): Nicolas Associés
Air quality: Laboratoire Vectoeur
Client: Commune de Sarzeau
Location: 23 rue des Trois Moulins in Poulhors, Sarzeau, Morbihan (France)
Inizio cantiere: ottobre 2022
Fine cantiere e consegna: maggio 2024
Area: circa 700 m2
Costo: 1.7 milioni di euro
Photo: Guillaume Amat