alberghi – Secondo Stefano Menapace, coordinatore tecnico Arca, è fondamentale che il meccanismo di certificazione sia trasparente, equo, serio e oggettivo.

L'Ecohotel Bonapace di Nago Torbole, tra i migliori esempi italiani di bioedilizia, è il primo albergo "Near Zero Energy" in Italia certificato con il massimo livello Arca "Platinum". «La certificazione Arca - ha spiegato Stefano Menapace, coordinatore tecnico Arca - è basata su documenti tecnici prestazionali redatti attraverso il supporto di comitati tecnici e scientifici. Per la certificazione delle costruzioni con struttura in legno vi sono due regolamenti tecnici: l'RT-NC, dedicato alle nuove costruzioni, per tutte le destinazioni d'uso, e l'RT-SA, dedicato a sopraelevazioni e ampliamenti, per tutte le destinazioni d'uso. Per la certificazione dei prodotti a base di legno, inoltre, abbiamo disciplinari per finestre, pannelli X-Lam e portoncini».

L'hotel Bonapace è dotato di una struttura portante in legno, pacchetti isolanti realizzati con materiali di riciclo e vetri tripli basso emissivi, ed è il risultato di accurate elaborazioni al computer per sfruttare al massimo i raggi del sole simulandone la posizione durante l'intero arco dell'anno, oltre ad una cura maniacale in ogni dettaglio ed una particolare filosofia dell'ospitalità. L'intervento progettuale e realizzativo ha riguardato la realizzazione di questo garnì a energia zero in una nuova lottizzazione nel comune di Nago Torbole, in via Strada Piccola, collocato in un contesto dal forte carattere alberghiero, caratterizzato però da strutture ricettive di piccole/medie dimensioni, inserite all'interno di un tessuto residenziale mediamente edificato. Il progetto si inserisce quindi su un lotto di 813 metri quadri, dei quali 223 metri quadri vengono occupati dalle costruzioni fuori terra. Nell'interrato si sviluppa un'autorimessa con capacità di parcheggio pari a 9 unità e un interrato che comprende una serie di servizi tecnologici inerenti l'attività alberghiera.

Lungo i tre livelli fuori terra si sviluppano le 20 stanze da letto doppie: 4 camere a pian terreno, dotate di giardinetto esterno, si sviluppano a ridosso delle sale comuni e della sala colazioni; 8 camere al primo livello e 8 al secondo livello tutte dotate di ampia balconata. L'importanza potenziale del lotto si colloca in funzione della qualità ambientale visiva della zona di Torbole, della sua lontananza dalle principali arterie di traffico, garantendo una qualità di soggiorno confortevole, dalla perfetta esposizione solare del lotto di intervento e soprattutto dalla sua buona vicinanza rispetto alle sponde del Lago di Garda, distanti meno di 600 metri a piedi. L'esposizione solare risulta favorevole grazie alla presenza di terreni coltivati ad ulivi nella porzione sud, garantendo un soleggiamento costante e sufficiente durante il periodo di utilizzo della struttura.

La struttura portante verticale e orizzontale dell'intero edificio è costituita da legno lamellare: pannelli con tecnologia X-Lam per le pareti, solai a travetti e pedine per i vari livelli e la copertura. L'utilizzo delle strutture in legno ha Permesso di raggiungere elevatissime prestazioni in termini di resistenza sismica e di resistenza al fuoco, essendo tutte le strutture in legno progettate per un resistenza minima R60. Le dimensioni e forma del lotto hanno determinato inizialmente dei vincoli inderogabili di forma planimetrica, dovendo rispettare sia l'importanza delle funzioni interne della struttura alberghiera che, soprattutto, la componente di soggiorno all'aria aperta, prerogativa della clientela stagionale che frequenta la zona.

Da questo concetto nasce lo spunto progettuale di dedicare non solo l'area esterna a piano strada come zona di svago e benessere, ma trasformare parte della copertura in un grande solarium, dotato di vasca idromassaggio a quota +10 metri, potendo godere appieno da questa quota dell'intero panorama naturale/paesaggistico che il comune di Nago Torbole vanta, potendo vedere distintamente anche il lago stesso. Parte di questa copertura è stata prevista come componente impiantistico fondamentale, ospitando una centrale termica con impianto di ventilazione meccanica controllata a recupero di calore ad alta efficienza e l'installazione di circa 10 kW di fotovoltaico, che rendono l'edificio quasi energeticamente indipendente. L'attenzione alla coibentazione energetica ha permesso di creare un involucro termico ad altissime prestazioni, con coibenti continui e costanti senza la presenza di ponti termici che garantiscono in ogni punto della struttura valori di isolamento termico inferiori a 0,16 W/m2K, con ottimi valori di tenuta all'aria dei componenti edilizi. Serramenti in legno lamellare dotati di tripli vetri a doppia camera ad altissime prestazioni chiudono l'involucro edilizio.

L'efficienza energetica è la componente principale che caratterizza sia l'involucro che gli impianti essendo gli obiettivi "benessere" e "consumo energetico" i fili conduttori dell'intero progetto. Le limitate dispersioni dell'involucro unite agli apporti gratuiti rendono minimi gli apporti energetici necessari al funzionamento della struttura. L'intero volume termico fuori terra è dotato infatti di impianto di ventilazione meccanica ad alta efficienza, con recupero termico pari al 90% rendendo nulle le dispersioni per ventilazione e mantenendo un elevato valore qualitativo dell'aria all'interno degli ambienti. Il limitato apporto termico invernale ed estivo viene garantito da una pompa di calore acqua-acqua, collegata con uno scambiatore geotermico all'acqua di falda, e gestita con serbatoi di accumulo: questo scambio permette di abbattere notevolmente il dispendio energetico per garantire la temperatura invernale ed estiva all'interno degli ambienti, 20 mq di collettori solari sottovuoto garantiscono inoltre la copertura del 50% dell'acqua sanitaria dell'intero immobile, L'installazione di 10 kW di fotovoltaico permetterà poi di definire l'intero edificio ad energia "Quasi zero", riuscendo infatti a coprire più dell'80% dell'energia necessaria per il funzionamento dello stesso. L'utilizzo di strutture composte a secco, con differenti valori di densità e rigidezza dei componenti, ha permesso di costruire chiusure perimetrali e soprattutto separazioni tra stanze con valori di isolamento acustico notevolmente superiori al minimo richiesto dalle normative vigenti.

«L'attenzione alla certificazione rilasciata da un ente terzo è più che mai alta oggi in Italia - ha affermato Menapace -. Questo perché essa è correttamente percepita come la garanzia finale di un processo virtuoso in cui il progetto e la realizzazione dell'opera rispettano le regole stabilite nel protocollo di certificazione. In termini di mercato il numero di domande di certificazione è decisamente aumentato al pari della sensibilità di progettisti, imprese e soprattutto committenti nei confronti della qualità e sostenibilità delle costruzioni. È fondamentale, però, che il meccanismo di certificazione sia trasparente, equo, serio e oggettivo».  Secondo Menapace, inoltre, tra le tematiche di futuro sviluppo ci saranno sicuramente la salubrità degli ambienti interni e la valutazione del Life Cycle Assessment (Lca) anche se è necessario superare uno scoglio fondamentale: «Il principale ostacolo oggi è di natura culturale, legato alla non valutazione complessiva dei costi effettivi e dei reali benefici associati all'edificio nel lungo periodo, poiché il periodo di valutazione economica di un edificio è solitamente di 25-30 anni».

scheda progetto

luogo: Torbole sul Garda (TN)

cliente: Bonapace Accomodation

progetto architettonico: Arch. Nicola Alberti / Arch. Daniela Casagranda - Armalab Srl

progetto paesaggistico: Arch. Nicola Alberti / Arch. Daniela Casagranda - Armalab Srl

progetto ingegneristico: Ing. Fabio Ferrario - Armalab Srl

impresa di costruzione: Armalab Srl

progetto strutture: Ing. Fabio Ferrarlo - Armalab Srl

progetto acustico: Arch. Luca Ghiringhelli - Armalab Srl

progetto facciate: Arch. Nicola Alberti / Arch. Daniela Casagranda - Armalab Srl

impianti di riscaldamento: P. Ind. Marco de Pinto

impianto elettrico: P. Ind. Franco Zecchini

tempi di realizzazione: 12 mesi (8 mesi parte lignea)

superficie costruita mq: 3 piani fuori terra in legno di 220 mq ciascuno, circa 450 mq di interrato in c.a.

volume costruito mc: 2200 mc fuori terra di costruzione in legno