Sostenibilità – Il settore delle costruzioni sarebbe responsabile della metà dei consumi di risorse naturali. Le premesse per cambiare ci sono, come insegna l'esempio di Bolzano con l'iniziativa CasaClima

Nonostante la tematica della sostenibilità nell'edilizia sia al centro del dibattito internazionale da almeno un ventennio, in Italia non c'è ancora una coscienza diffusa del costo esorbitante in termini di energia dei nostri edifici. Né del fatto che le possibilità di risparmiare si basano su tecnologie e criteri progettuali che hanno ampiamente superato la fase sperimentale e che ci consentiranno di non rinunciare a quei confort che da un cinquantennio hanno rimodellato il nostro vivere quotidiano.

Sviluppo sostenibile ed edilizia sostenibile
Il concetto di sviluppo sostenibile è stato elaborato e introdotto dalla Commissione Brundtland nel 1987, su incarico dell'ONU, nel documento conosciuto come “Our Common Future” e ha trovato ulteriore approfondimento nella Conferenza mondiale sull'ambiente e lo sviluppo organizzata dalle Nazioni Unite a Rio de Janeiro nel 1992.
Abbandonando un concetto di sviluppo come sinonimo di crescita, riferibile ad indicatori essenzialmente economici, lo sviluppo sostenibile può essere definito come una forma di sviluppo non solo economico ma anche sociale, di salute, di benessere ambientale. In un contesto di sviluppo sostenibile, l'edilizia sostenibile costituisce un nodo nevralgico dei possibili nuovi rapporti tra manufatti edilizi, ambiente urbano ed ecosistemi naturali.
L'ediliza sostenibile estende il concetto di qualità dell'abitare, riconsiderando condizioni di salubrità all'interno degli involucri edilizi, ponendo l'accento sull'impatto ambientale di processi e prodotti, sulla riduzione di emissioni e rifiuti. Persegue, inoltre, l'obbiettivo dell'efficienza energetica.

L'edilizia dello spreco e dell'inquinamento
L'attività primaria dell'esistenza umana, ovvero l'abitare, incide pesantemente sui nostri consumi energetici. In Europa, il riscaldamento in inverno e il raffrescamento nel periodo estivo degli edifici assorbono più del 40% dei consumi energetici, insieme al consumo di acqua calda sanitaria e alla corrente elettrica. Una cifra astronomica se si pensa che il traffico ne consuma poco più del 20%. In Italia la situazione è ancora più grave: la percentuale sale al 45%. Il settore edilizio è inoltre responsabile del 25% delle emissioni di CO2 mentre il riscaldamento rappresenta circa i due terzi dei consumi d'energia e la parte principale delle emissioni di CO2 del settore.
Secondo il Libro Verde sull'Efficienza Energetica, in Europa il settore delle costruzioni è responsabile di circa la metà del consumo di risorse naturali e della produzione di rifiuti. Sempre secondo la stessa fonte, i margini per cambiare sono comunque ampi e gli obbiettivi di riduzione dei consumi e dell'impatto ambientale sono raggiungibili se si attuano azioni congiunte. I segnali in tal senso cominciano ad essere tangibili e ad infittirsi in particolare, c'è da segnalare l'impulso della direttiva europea 2002/91/CE, sul rendimento energetico nell'edilizia. Sono state inoltre messe a punto tecnologie e prodotti atti a migliorare l'efficienza energetica, mentre nell'edilizia residenziale si assiste alla valorizzazione di fonti energetiche alternative come il solare. Agiscono positivamente anche la definizione di standard energetici correlati, oltre che ai consumi, a parametri utili per ottenere l'efficienza energetica (costruzione dell'involucro edilizio, serramenti, strutture interne, impianti). Vi sono, infine, diverse forme di incentivazione, tra cui gli sconti fiscali.

L'esperienza di Bolzano
In Italia, l'Alto Adige sta svolgendo un ruolo pilota nell'approccio all'edilizia sostenibile con il progetto CasaClima, ideato da Norbert Lantschner negli anni '90, orientato allo sviluppo di un piano strategico per il miglioramento dell'efficienza energetica delle abitazioni. Colonne portanti del piano, l'elaborazione di un certificato energetico per le abitazioni, la codifica e lo sviluppo di parametri costruttivi per l'efficienza energetica e quindi la relativa certificazione, la messa a punto di un sistema di classificazione degli edifici CasaClima sulla base del livello di consumo energetico annuo per metro quadrato; un insieme di azioni che hanno portato in breve ad un'adozione dei principi di CasaClima nel regolamento edilizio del Comune di Bolzano.

Nel 2002, primo in Italia, il Consiglio Comunale ha approvato la prima manovra normativa edilizia per l'eccellenza ambientale introducendo l'obbligo della certificazione per ogni nuova costruzione e del raggiungimento dello standard minimo della “Classe C” (consumo energetico inferiore a 70 kWh /mq annuo). In media, il consumo energetico dell'edilizia esistente è valutato intorno ai 120 kWh / mq all'anno. Nel 2004 il Consiglio Comunale ha poi approvato il piano di attuazione del nuovo quartiere CasaNova secondo standard vincolanti di eccellenza ambientale: Classe A di CasaClima, teleriscaldamento e impianto fotovoltaico centralizzato.
Nel 2007, inoltre, il Comune di Bolzano ha attuato una manovra di perfezionamento del pacchetto di norme ambientali del Regolamento Edilizio, alzando lo standard minimo obbligatorio di efficienza dalla “Classe C” alla “Classe B” (consumo energetico inferiore a 50 kWh / mq all'anno). Lo standard è stato esteso non solo alle volumetrie residenziali ma anche a quelle terziarie e commerciali, sia private che pubbliche. Nel nuovo pacchetto di norme è stato introdotto anche l'obbligo di utilizzo dell'energia solare, con pannelli termici o con impianti fotovoltaici, per almeno il 25% del fabbisogno termico totale (equivalente) e/o il 50% del fabbisogno termico per la produzione di acqua calda sanitaria.

L'esempio virtuoso di Bolzano sta generando proseliti: la Provincia di Firenze nel luglio 2008 ha presentato la convenzione tra l'Agenzia Fiorentina per l'Energia con l'Agenzia CasaClima di Bolzano per l'introduzione dello standard per la certificazione energetica degli edifici messo a punto da CasaClima in tutto il territorio della Provincia di Firenze.