Sarà affiancato alla guida dei 150 mila progettisti italiani da Giorgio Cacciaguerra (Udine); Pasquale Caprio (Salerno); Matteo Capuani (Frosinone), Simone Cola (Sondrio); Ferruccio Favaron (Lecco); Pasquale Felicetti (Pescara); Massimo Gallione (Novara); Raffaello Frasca (Palermo); Franco Frison (Belluno), Salvatore La Mendola (Agrigento), Alessandro Marata (Bologna); Paolo Pisciotta (Napoli); Domenico Podestà (Genova) e dall'architetto junior Lisa Borinato (Vicenza).
"La grave crisi economica che ha investito il nostro Paese - ha dichiarato il neo presidente - ha duramente colpito gli architetti italiani, aggravando le conseguenze di un mercato già asfittico, sovraccarico di burocrazia e afflitto dalla carenza di regole che garantiscano scelte meritocratiche. La politica continua a non cogliere il legame molto stretto che lega il superamento della crisi alla piena valorizzazione del contributo di idee e di iniziativa delle professioni intellettuali che sono il motore dell'innovazione, dell'economia, dei valori della comunità e dell'ambiente.
E' vergognoso si sia ancora in attesa di quelle riforme - richieste da anni - che riguardano l'ordinamento professionale, la semplificazione normativa, gli incentivi per i giovani, gli strumenti concorsuali e meritocratici nella scelta dei progettisti. Noi non aspettiamo Godot: agiremo e sarà la politica a rincorrerci.
Ecco perché tra gli obiettivi immediati del nuovo Consiglio Nazionale - e dei 105 Ordini professionali - ci sarà quello di promuovere l'erogazione di servizi per aiutare gli iscritti, in particolare i giovani, a gestire l'attività e valorizzare al meglio le proprie capacità; attivare piattaforme informatiche che semplifichino e velocizzino il rapporto con la P.A.; attivare forme societarie che permettano di fruire dei benefici fiscali; intraprendere le necessarie azioni perché gli Enti Pubblici affrontino e risolvano il gravissimo problema dei debiti nei confronti degli architetti; creare, infine, un' Agenzia di promozione degli architetti italiani nel mondo".
"Ma è ai giovani - sottolinea Freyrie - che dedicheremo le nostre maggiori energie: lavoreremo per impedire che un'intera generazione di giovani architetti - cui dovremmo affidare la qualità dell'ambiente dell'Italia futura - sia espulsa o addirittura non abbia la possibilità di entrare nella professione e nel mercato."
Tra le altre priorità del nuovo Consiglio Nazionale quelle di proporre progetti per una rivalutazione dell'ambiente, del territorio e del patrimonio architettonico con iniziative per lo sviluppo sostenibile; così come per il recupero e la sostituzione dell'edilizia pericolosa e inabitabile; e progetti per la promozione e la rivalutazione degli spazi pubblici. A corollario, un forte impegno per la qualità dell'architettura, affinché la "meritocrazia del progetto", con la diffusione dei concorsi di architettura, trovi spazio anche sul mercato.
"Voglio infine ricordare - ha concluso Freyrie - che l'architettura deve tornare ad assumere il suo naturale valore etico al servizio della società. Gli architetti italiani devono poter contribuire allo sviluppo civile del Paese interpretando e ritrasmettendole nei loro progetti le esigenze dei cittadini, sempre più consapevoli dell'importanza dell'architettura e dell'ambiente per la vita quotidiana. Siamo pronti a promuovere un grande progetto per il Paese".
Il nuovo Consiglio Nazionale degli Architetti, rinnovato per più della metà dei Consiglieri rappresenta le diverse aree geografiche del Paese e la composizione dell'Albo, avendo al suo interno liberi professionisti, dipendenti pubblici e docenti universitari.