"Una rivoluzione nella luce artificiale", paragonabile forse alla nascita della lampadina. Ne è sicuro Emile Aarts, vice presidente e direttore scientifico di Philips Research, oltre che professore presso la Eindhoven Technical University: "la luce, che fino ad oggi era costretta in un bulbo, ora viene per così dire liberata. In tutti gli ambiti relativi all'illuminazione - funzionali, emozionali, biologici, sociali, culturali, oltre che di controllo e di durata nel tempo - nascono nuove possibilità e sfide".
Causa di questa trasformazione l'applicazione sempre più frequente dei LED, "molto di più che semplici fonti di piccole dimensioni e a risparmio energetico". Applicazione che apre a possibilità finora inedite e a campi inesplorati, offrendo risultati estetico-espressivi del tutto originali. Un nuovo paesaggio luminoso che la mostra Liberation of Light, aperta al pubblico dal 25 settembre 2010 al 30 gennaio 2011 presso il Designhuis di Eindhoven, intende abbozzare attraverso le opere di designer e artisti di tutto il mondo.
Curata da Yksi Design in collaborazione con Walter van Hulst e Kirstin Römer e con la consulenza di Daan Roosegaarde, l'esposizione intende gettare lo sguardo anche nel futuro con una serie di realizzazioni innovative: come il vestito da sera che si illumina più o meno intensamente a seconda della quantità di anidride carbonica presente nell'aria o il muro luminoso interattivo che funziona da gioco educativo per bambini.
Appunatmento
Liberation of light
25 settembre 2010 – 30 gennaio 2011
Designhuis
Eindhoven
www.designhuis.com