Lugi Ferrario
Monastero di S. Michele
Secondo una prassi ormai consolidata del restauro architettonico, che prevede reciproca compatibilità e un delicato equilibrio tra contenitore antico e nuovo contenuto, sono le istituzioni civiche e culturali che, spesso e più felicemente, trovano sede negli organismi storici recuperati al corpo della città .Â
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Si avviano infatti, nei casi migliori, processi osmotici in cui le nuove destinazioni sembrano trasformare e restituire in fermenti di vitalità funzionale il prezioso potenziale di rappresentatività insito nelle antiche mura che le accolgono. à questo l'esito del restauro del corpo occidentale del Monastero di San Michele di Lonate, che ospita oggi nei suoi spazi un'attrezzata biblioteca comunale e una bella aula per conferenze.
Alle complesse opere di consolidamento strutturale hanno fatto seguito quelle di adequamente funzionale, risolte sostanzialmente con l'introduzione di pochi elementi - scale, scaffalature, arredi mobili - che trovano una forte caratterizzazione formale nelle linee scarne e tese dei loro segmenti costruttivi i quali, incurvandosi, sembrano voler ridurre al minimo i punti di contatto, e quindi di possibile frizione, con l'esistente.
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La biblioteca, seppure di piccole dimensioni, offre spazi differenziati di consultazione, informazione e gioco, con la valorizzazione delle caratteristiche cromatiche e materiche degli ambienti esistenti che, distribuiti su due livelli, trovano il proprio elemento unificatore nel grande chiostro su cui, in sequenza si affacciano. Il progetto conservativo di questo monastero di origine Quattrocentesca propone interventi discreti e rispettosi delle strutture originarie dell'edificio ma non rinuncia ad introdurre forti elementi contemporanei. L'edificio, che aveva fin dalla sua origine una destinazione collettiva, di carattere religioso, e per questo ben differenziato all'interno del contesto architettonico della città , ha mantenuto questa sua caratteristica ed è stato così destinato alla realizzazione di una nuova biblioteca comunale, un archivio, alcune sale di lettura e un museo. I criteri di progettazione della biblioteca si sono ispirati ai sistemi a ballatoio della biblioteca di Stoccolma di Asplund, e a quelle di Alvar Aalto. Sono stati inseriti nel progetto degli elementi contemporanei, come le scale in ferro, i sistemi a ballatoio e gli arredi mobili, ispirati ai criteri di compatibilità , reversibilità e leggibilità sui quali ha fondamento la moderna teoria della conservazione.