Costruito tra il 2014 e il 2018, il complesso residenziale Maiengasse si trova a ridosso del centro della città di Basilea, in un contesto urbanizzato a partire dal XIX secolo. Si tratta di una porzione urbana oggi in forte trasformazione, caratterizzata da una maglia stradale piuttosto dilatata su cui è impostato un sistema di isolati dal carattere tipologico e funzionale misto, con ambiti residenziali combinati a edifici commerciali e produttivi. Questi ultimi, in particolare, tendono a saturare la parte più interna degli isolati e sono oggi in fase di progressiva riconfigurazione. Il complesso residenziale Maiengasse prende forma proprio in sostituzione di uno di questi ambiti produttivi, realizzando 55 alloggi su un lotto di circa 5.500 mq. Tutti gli alloggi, in vendita e in affitto, sono riservati a un segmento della popolazione caratterizzato da salari medio-bassi rispetto alla media locale, con un costo di circa il 20-30% inferiore al mercato. Oltre alla residenza, funzione dominante, gli 8.500 m2 di superficie costruita includono un asilo. Il principio insediativo esplicita chiaramente l’intenzione di conferire una dimensione urbana e sociale agli spazi dell’abitare: anziché costruire un fronte compatto a rimarcare il bordo dell’isolato e separare dalla strada pubblica lo spazio privato interno al lotto, gli architetti hanno scelto infatti di distribuire i volumi a formare una corte direttamente aperta alla città: uno spazio di vicinato che si lascia permeare dalle dinamiche urbane e interpreta con originalità l’idea di fare città attraverso il progetto della residenza.

Il volume principale è definito da un corpo in linea, ad altezza costante, fatto ripiegare su tre lati a definire una piazza dalla forma trapezoidale, disegnata in modo da raggiungere la profondità dell’isolato. Questo spazio, urbano e domestico allo stesso tempo, si presta ad accogliere usi spontanei e momenti di convivialità più strutturati. La fascia compresa tra il retro del nuovo edificio e i fabbricati esistenti, invece, è trattata come cintura verde a uso esclusivo delle abitazioni. L’intervento è completato da un volume secondario, per dimensioni e ruolo urbano, che si sviluppa lungo il fronte orientale dell’isolato, affacciandosi sulla Hebelstrasse. In questo caso il corpo si pone in continuità con la cortina esistente, andando a saturare lo spazio tra due fabbricati. Il diverso carattere insediativo riflette l’identità delle due strade: se la Maiengasse, infatti, è un tracciato secondario che non gode di particolare rigore morfologico e si presta ad accogliere dilatazioni spaziali, la Hebelstrasse è una strada di collegamento che forma uno spazio chiaramente definito entro cui trova coerenza l’inserimento di un fronte maggiormente rigido. Concentrando l’attenzione sul volume principale, gli spazi della residenza sono disposti su tre livelli a partire da una quota leggermente rialzata. Il piano terra è in prevalenza occupato da tipologie a maisonette con accesso diretto dalla corte, otto in totale, suddivise equamente lungo le due ali longitudinali. I corpi scala e gli ascensori che distribuiscono gli altri alloggi sono invece collocati nei quattro angoli e consentono inoltre di raggiungere l’autorimessa interrata. Servono appartamenti di varia metratura, disposti sui tre livelli, con prevalenza di tagli più ampi all’ultimo piano. Nella porzione compresa tra le due ali principali trova invece spazio l’asilo, elemento che contribuisce a rafforzare il carattere pubblico della corte e l’idea di scambio con la città. La sua localizzazione, nella parte più baricentrica del lotto, genera un pretesto per attraversare lo spazio aperto, definendo un ambito protetto per il ritrovo e il gioco di fronte all’ingresso vetrato. L’asilo è suddiviso in due sezioni analoghe, distribuite ai lati di una navata centrale comune. Gli spazi interni presentano un’atmosfera accogliente, accentuata dal soffitto in travi di legno a vista. Le pareti perimetrali, in prevalenza vetrate, proiettano invece gli ambienti verso il giardino alberato a sud, riservato al gioco all’aperto.

Il progetto è esemplare per la realizzazione di un abitare di qualità al piano terreno, anche grazie a scelte progettuali che permettono di superare alcune criticità, quali ad esempio l’introspezione. Prima di tutto l’uso delle maisonette ha consentito di collocare alla quota della città ambienti che risentono in modo minore di problemi di privacy, come ad esempio le cucine e le zone giorno, lasciando le zone più intime al piano superiore. In secondo luogo, un lavoro accurato sul progetto della soglia ha consentito di articolare la transizione tra spazi pubblici e privati. Gli spazi abitati sono infatti sopraelevati su di un podio in legno, alto quanto tre gradini e profondo quasi tre metri, su cui affacciano le porte d’ingresso. Questa superficie, raccordata solo puntualmente al suolo, diventa uno spazio di mediazione che introduce una gradazione tra la corte e le residenze, generando una fascia di rispetto e di appropriazione. Il dislivello diventa inoltre occasione per disegnare una seduta informale rivolta al centro della corte. In corrispondenza delle finestre, si trovano inoltre alcune panche pieghevoli in legno, sospese alle pareti perimetrali. A rafforzare la percezione della soglia, il piano a terra è stato leggermente arretrato rispetto al filo della facciata, scavando un loggiato continuo scandito da una serie colonne. Queste sono sagomate tramite fresa a controllo numerico a disegnare un profilo che passa da una sezione circolare a una quadrata. La parte inferiore dell’aggetto è rimarcata da un fregio continuo che presenta una trama a linee spezzate, su disegno originale dell’artista Jürg Stäuble. Al di sopra del fregio, il fronte rivolto alla corte è scandito da logge e finestre a tutta altezza, interamente chiudibili tramite persiane scorrevoli e pieghevoli esterne che conferiscono variabilità all’immagine dell’edificio.

Scheda progetto
Program: 55 social housing units and a kindergarten
Località: Maiengasse 7-15 & Hebelstrasse 52, Basel, Switzerland
Comittente: Immobilien Basel-Stadt
Plot area: 5.490 mq
Gross area: 8.437 mq
Progettista: Esch Sintzel
Landscape design: Schmid Landschaftsarchitekten
Artistic intervention: Jürg Stäuble
Construction management: Büro für Bauökonomie AG, Basel
Civil engineer: Ernst Basler + Partner AG, Zurich
Building services: Vadea AG, St. Gallen
Electrical engineer: Edeco AG, Aesch
Building physics: BWS Bauphysik AG, Winterthur
Fire protection: Bachofner GmbH, Frümsen
Lighting designer: TT Licht GmbH, Zurich
Color consulting: Archfarbe, Andrea Burkhard, Zurich
Photos: Matthias Bill, KusterFrey

Arketipo 162, Social Housing, gennaio/febbraio 2023