Malte

Autore testo: Lorenzo Taddei Pardelli

La malta è un conglomerato costituito da una miscela di legante, sabbia ed acqua in dosi tali da formare un impasto plastico che, con il tempo, fa presa ed indurisce attraverso reazioni chimiche che provocano un fenomeno irreversibile.
Deve avere buona lavorabilità allo stato fresco e opportuna resistenza allo stato indurito.

Presso le maestranze è ancora in uso il termine calcina, per il semplice motivo che la calce è stata per secoli l'unico legante usato per le malte, con l'eccezione romana della pozzolana.
Per il confezionamento delle malte vengono utilizzati leganti inorganici, la varietà e la percentuale con cui intervengono nella miscela determinano le caratteristiche fondamentali della malta stessa.
La malta può essere impiegata per murature di vario tipo sia all'asciutto, sia in presenza di acqua, oppure per eseguire intonaci o murature, pavimentazioni e rivestimenti. Il costruttore deve scegliere il tipo di legante adatto ad ogni opera e fissare la quantità con attenzione, per ottenere il risultato migliore, senza sprechi economici.
Per le malte il D.M. 20 novembre 1987 stabilisce quattro classi in rapporto alla composizione ed alla resistenza alla compressione.

Dimensioni dei granuli per intonaci e murature (vedi tabella)

La sabbia costituisce lo scheletro portante della malta, del cui volume rappresenta circa il 65-70%.
La sabbia più usata nelle costruzioni è quella prelevata dal letto dei fiumi: non contiene limo, e questo è uno dei maggiori vantaggi; la sabbia di cava è usata, ma risulta sempre un po' terrosa e quindi deve essere sottoposta a lavaggio.
In zone dove non è possibile reperire che la sabbia di mare, questa si può impiegare, con opportune cautele, quando la maggior parte dei sali contenuti siano stati allontanati da successivi lavaggi. 
Un fattore da tener presente è la dimensione dei granuli, che influenzano la resistenza della malta; la sabbia fine necessita di una quantità maggiore di legante e di acqua per cui, a parità di composizione, si ottiene una malta meno lavorabile, più porosa e meno resistente.
I diametri devono essere assortiti in quanto i vuoti aumentano con il grado di uniformità della sabbia; è da evitare una percentuale troppo elevata di parti finissime, ed è importante inoltre escludere forme allungate o lamellari.
La quantità di tutti i componenti che concorrono a formare una malta può essere espressa in peso o in volume. Il volume dei leganti varia a seconda del grado di costipazione, mentre il volume ed il peso della sabbia sono funzione del grado di umidità in esso presente.
E' quindi necessario riferirsi a condizioni di umidità ben definite: secondo le norme la sabbia asciutta deve contenere un tasso di umidità dal 2% al 5%.

Per approfondire
malte in calce aerea
malte bastarde
malte di gesso

Fonte testo:
Buccolieri, Imparando tecnologie, Manuale di ingegneria civile.
G.K. Koening, B. Furiozzi, F. Brunetti, Tecnologia delle costruzioni, Firenze 1989.