Testo di Francesca Acerboni

Marco Della Torre, allestimenti tra architettura e arte
Testo di Francesca Acerboni

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Contaminazioni tra architettura, progetto e arte: questo, in sintesi, il
lavoro dell'architetto milanese Marco Della Torre. Che, da pioniere, si è
inventato una nicchia professionale particolarissima: realizzare allestimenti e
installazioni molto speciali, per opere d'arte contemporanee. Più che
tradizionale abilità artigianale, è indispensabile una conoscenza approfondita
di tecniche e tecnologie, di materiali innovativi. Ma, forse più di tutto, è
utile una ricerca transdisciplinare e la visione panottica del progettista che -
come un direttore d'orchestra - dirige e ordina con metodo le operazioni
necessarie a creare questi "oggetti speciali". Perché di progetti
extra-ordinari si tratta: pezzi unici per dimensione, materiale,
modalità di allestimento.

Marco Della Torre ha maturato negli anni un'esperienza ricca di stimoli
eterogenei, di preziose sedimentazioni: l'iniziale formazione al Conservatorio;
la collaborazione con Umberto Riva, che lascia in eredità un'attenzione inedita
all'uso dei materiali; gli anni negli studi di Pierluigi Cerri e poi Michele De
Lucchi; il fecondo periodo di formazione e lavoro in California; l'interesse per
l'arte contemporanea, il contatto con Germano Celant e la Fondazione Prada, i
primi lavori a scala internazionale.
Cocktail di poesia tecnologica,
poliedrica abilità e sfida ingegneristica, i progetti realizzati da Marco Della
Torre oscillano tra il design, l'arte, l'installazione urbana. Oggetti capaci di
dare suggestioni e stimoli a chiunque abbia a che fare con i materiali per dar
forma a qualcosa. Oltre categorie predefinite o rigide suddivisioni
disciplinari.

Per l'artista francese Pierre Huyghe, Della Torre realizza - presso il Museo
di Arte Contemporanea del Castello di Rivoli - l'installazione Float (2004): sorta di oggetto volante gonfiato,
realizzato in Tyvek e riempito di palloni in PVC contenenti elio, fissati con
tiranti e moschettoni alla pelle della mongolfiera.  Dimensionato su una
sala del castello di cui è aereo simbolo, Float è stato condotto in volo,
davanti al castello, da una folla di bambini che potevano seguirlo come un
gigantesco aquilone.
Il futuribile Wave
Ufo
(per la giapponese Mariko Mori) è una struttura dalla forma
organica e avvolgente, in vetroresina e fibra di carbonio, che accoglie al suo
interno lo spettatore in un'esperienza sensoriale legata ad immagini
tridimensionali proiettate su uno schermo. Data l'eccezionalità costruttiva del
progetto, sono serviti ben tre anni per la realizzazione.
Altre installazioni
occupano una dimensione decisamente più urbana: tra questi, il celeberrimo
Ago e filo di piazza Cadorna a
Milano (per gli artisti Claes Oldenburg e Coosje Van Bruggen), che presentava
problemi di statica non indifferenti; e il Bruco di Zona Tortona, che ha connotato l'immagine
del Salone del Mobile 2005, col suo corpo luminescente verde fluo posato sulla
copertura di un edificio. Icona ludica, quasi grottesca, il Bruco gonfiabile è
la più grande camera d'aria mai realizzata al mondo, nei suoi 45 m. di
lunghezza, 10 di altezza e 15 di larghezza, che offrono 350 mq di spazio
espositivo utile all'interno dell'involucro in poliestere resinato.

A questa attività legata all'arte contemporanea, Marco Della Torre affianca
lavori "da architetto" propriamente detto.
La nuova sede della NABA (Nuova Accademia di Belle Arti), situata
negli edifici dell'ex Sieroterapico a Milano, utilizza il colore in modo
efficacemente "plastico" per definire funzionalmente gli spazi aperti. Altri
progetti di architettura di interni - la casa a Zuoz nei Grigioni, un
appartamento nel cuore storico di Milano - confermano la cura e lo studio del
dettaglio, la competenza nell'uso appropriato di materiali e colori, la scelta
di soluzioni inedite, non scontate, per problemi solo apparentemente semplici.

Il lavoro di Marco Della Torre denota una ricerca progettuale vivace e non
convenzionale, capace di filtrare e fondere, in una sofisticata alchimia
personale, gli apporti assai eterogenei della sua esperienza professionale e
umana.

SCHEDA PROGETTO - Float di Pierre
Huyghe

SCHEDA PROGETTO - Wave Ufo di
Mariko Mori

SCHEDA PROGETTO - il Bruco di Via
Tortona

SCHEDA PROGETTO - NABA

SCHEDA PROGETTO - Casa a
Zuoz

SCHEDA PROGETTO - Appartamento a
Milano

Float Float Wave Ufo Bruco NABA
NABA Casa a Zuoz Casa a Zuoz Appartamento a Milano Appartamento a Milano