Testo a cura di Davide Cattaneo

Mario Botta Luce e Gravità. Architetture 1993-2007
Gabriele Cappellato
Editrice Compositori, 2008
   Testo a cura di Davide Cattaneo

L'architetto Mario Botta ha scelto la showroom milanese USM per la presentazione della seconda edizione del volume "Mario Botta. Luce e gravità. Architetture 1993-2007", edito da Editrice Compositori.
Un'edizione accresciuta e aggiornata per fare luce sulla produzione degli ultimi 15 anni dell'architetto svizzero.All'interno del volumen sono illustrati nel dettaglio i progetti della Biblioteca Municipale di Dortmund, la Chiesa del Santo Volto di Torino, il MART di Rovereto, il MUseo d'arte Samsung di Leeum, l'ampliamento del Teatro alla Scala di Milano, gli uffici TCS di Hyderabad.
Opere realizzate ed oggetti di design dai quali emerge la filosofia progettuale di Botta legata al recupero della memoria e delle radici del passato nel contemporaneo.

L'architettutra come luce, gravità, segno di una storia che sopravvive all'effimero.
Di lunga data è la collaborazione tra l'azienda svizzera e l'architetto, che ha scelto la modularità e la linea senza tempo dei sistemi USM per arredare non solo il proprio studio di Lugano, ma anche alcuni tra i suoi più importanti progetti, tra i quali: Biblioteca-Mediateca Centrale A. Tiraboschi, a Bergamo; Uffici sede HARTING KGaA, a Minden, in Germania; MART - Museo d'Arte Moderna e Contemporanea a Rovereto

USM Sistemi di arredamento
 
La svizzera USM U. Schärer Söhne AG, celebre per i suoi sistemi di arredamento di successo, conta nella sede principale e nelle filiali in Germania, Francia e Stati Uniti d'America circa 400 collaboratrici e collaboratori. E' inoltre rappresentata in oltre trenta nazioni tramite una rete di distributori.
La storia dei successi dell'impresa di famiglia inizia nel 1885: con il negozio di ferramenta e l'officina di metalcostruzioni a Münsingen nei pressi di Berna (CH), lontano dal mondo del design e della costruzione di mobili. Durante gli anni 20 l'impresa muta in una piccola fabbrica specializzata in chiusure per finestre che, dopo la seconda guerra mondiale, amplia la propria produzione alla costruzione metallica e alla lavorazione di lamiera.
Agli inizi degli anni 60, con la venuta di Paul Schärer junior, ing. dipl. ETHZ, si compie il determinante passo verso una moderna impresa orientata al design con la completa ristrutturazione della fabbrica. Il mandato architettonico viene assegnato a Fritz Haller, allora architetto a Soletta (CH), e più tardi prof. dott. h.c. all'Università di Karlsruhe (D). L'edificio funzionale a sistema di costruzione metallica, concepito completamente ad applicazione neutrale ed ampliabile a piacimento, si trasforma in modello per l'affascinante sistema di arredamento USM Haller, che all'inizio Paul Schärer insieme a Fritz Haller avevano sviluppato per uso proprio, come volendo operare una riduzione da grande a piccola scala.
Il sistema di arredamento USM Haller appare sul mercato nel 1965, e da allora si trasforma mondialmente in simbolo di design atemporale. Nel 1988, in Germania, per la prima volta si decide che il sistema di arredamento USM Haller costituisce un'opera di arte applicata e lo si pone sotto Copyright. Un grande riconoscimento è inoltre rappresentato dall'introduzione nella collezione di design del Museum of Modern Art MoMA di New York (USA), e conferma il carattere artistico di questo prodotto, adottato negli uffici, nelle costruzioni pubbliche e anche per l'uso domestico. 
Negli ultimi anni sono state sviluppate nuove linee di prodotto, compatibili fra loro e prodotto svizzero d'esportazione molto richiesto: sistema di arredamento USM Display (1989), sistema di tavoli componibili Kitos (1990), e il sistema di dotazione USM Inos (1996). Con la presentazione del nuovo spazioso sistema di arredamento eleven22 alla fine del 1999, USM si riallaccia alla filosofia fondamentale del suo classico, ma calca nuove vie per adempiere le molteplici esigenze di un mondo di lavoro computerizzato e permanentemente rinnovato e proteso al minor dispendio di risorse.