Massetti

Autore testo: Serena Groppo

Con il termine massetto si identifica generalmente lo strato di fondo delle pavimentazioni; analizzandone le funzioni sarebbe più corretta l'identificazione con gli strati funzionali di regolarizzazione e portante.
Il sottofondo permette infatti di uniformare e ridurre le asperità della superficie, ma soprattutto supporta i carichi degli strati superiori e dei carichi oltre che degli sovraccarichi.
Ci sono inoltre casi in cui riveste funzione di isolamento, abbinando alla sua funzione portante quella isolante. Perciò il sottofondo influenza direttamente il sistema di pavimentazione; le deformazioni ad esso connesse si riverberano sugli altri strati.
E' lo schema funzionale che determina la soluzione conforme e la soluzione tecnologica.
Per esempio quando i lavori impongono tempi rapidi di essiccazione, è necessario orientarsi verso massetti di fondo a rapido indurimento e asciugamento; quando le esigenze primarie sono di autolivellamento, soprattutto per pavimenti interni civili, allora la scelta cade su massetti di fondo con spiccate caratteristiche autolivellanti; e quando mancano esigenze prioritarie la scelta può cadere su un massetto di cemento.
Anche le esigenze di isolamento e la scelta di pavimenti sensibili all'umidità richiedono massetti realizzati con premiscelati.

La realizzazione di un sottofondo, a prescindere dal tipo di massetto che si voglia e si debba utilizzare, prevede una serie di operazioni standardizzate.
La preparazione del piano di posa: la superificie deve essere opportunamente liberata da sporco e polvere; da rimuovere anche tracce di oli, grassi e qualsiasi altra sostanza che potrebbe interferire con gli impasti selezionati; bisogna accertarsi inoltre che non vi siano crepe, e che l'estradosso del solaio sia secco e stabile. La presenza di eventuali impianti impone la loro protezione e il distanziamento.
Nel caso di massetti autolivellanti è necessario preparare, lungo le pareti perimetrali, un nastro di materiale comprimibile, dello spessore di almeno 1 cm e alto quanto il massetto da realizzare. La fascia ha il compito di desolidizzare il massetto dalle altre strutture portanti.
Si procede poi alla stesura dei fogli di polietilene nella direzione della gettata, in modo che i fogli sormontino le giunzioni di almeno 25 cm. e rimontino sulle pareti laterali e gli elementi in elevazione di qualche centimetro oltre la banda posata.
Ultimate le operazioni sul piano di posa il lavoro prosegue con la preparazione dell'impasto, la stesura , la livellatura con staggia e la frazzatura, procedure che non possono prescindere dai tempi di utilizzo della malta scelta; nel caso dei massetti ad asciugamento rapido, per esempio, il tempo disponibile è di circa un'ora.
In generale, la preparazione è possibile sia manualmente che meccanicamente, con betoniera o impastatrice a coclea o planetaria, quando i prodotti sono disponibili in sacchi.
La stesura avviene con pompa a vite continua o tubo flessibile. Importante accertarsi che le temperature non siano troppo rigide o troppo elevate (in genre non inferiori a 5°C e non superiori a 35°C) e proteggere il massetto dall'umidità e dall'acqua che in questa fase potrebbe alterare le caratteristiche prestazionali.
La livellatura è tradizionale con staggia, seguita dalla frazzatura, manuale o meccanica.

Fonte testo:
www.uni.com
www.iso.ch
www.leca.it
www.sika.it