Galleria fotografica – La continua ricerca di nuove soluzioni in laterizio degli architetti Williams & Tsien, ha generato un edificio essenziale e luminoso per il Cranbrook centre a Bloomfield Hills (Michigan)

Cranbrook è un centro educativo immerso nel verde a Bloomfield Hills (Michigan), dedicato a diverse fasce d'età, fino all'universitaria, con speciale orientamento alle discipline pertinenti il mondo dell'arte. L'insediamento s'impossessa del sito con un grappolo di edifici singoli, spesso collegati da percorsi all'aperto. Primo resident-architect di Cranbrook è Eliel Saarinen; la moglie Loja ne guida l'Accademia d'Arte, mentre il figlio Eero, studente a Cranbrook, muove qui i primi passi professionali disegnando a vent'anni gli arredi della scuola Kingswood per ragazze.

Il natatorium
Il desiderio del natatorium nasce ipotizzando, nell'attività sportiva e nell'equilibrio psico-fisico, condizioni in grado di favorire le fasi del percorso formativo della persona, con valore analogo agli esercizi del ginnasio nel mondo classico, facendo proprio il monito di anima sana in corpore sano, o meglio, tenendo conto della destinazione d'uso specifica, di sanitas per aqua. Il percorso esterno che conduce verso il nuovo volume, aperto su ampie aree alberate, raggiunge uno spazio pavimentato, quasi una palestra sotto il cielo, avente quale quinta frontale un setto continuo di mattoni, che accoglie come un abbraccio chi arriva. Oltre il setto ci sono gli spogliatoi; sulla destra s'impone il volume della piscina.

La sperimentazione materica di Williams & Tsien
In tale contesto, gli architetti Tod Williams e Billie Tsien, assai apprezzati per le investigazioni continue sulla materia e gli accostamenti fra elementi costruttivi, proseguono la ricerca sui materiali laterizi già intrapresa al Mattin Student Art Center di Baltimora.
Il mattone, tradizionalmente legato con malta cementizia - in questo caso d'impasto bianco per non smorzare le tonalità della terra cotta - si sviluppa in due fasce di differente colore e posa. Lavorando, infatti, sugli elementi dell'impasto di base, si ottiene una cromia tendente al verde per il piano basso e al rosso brunito per quello alto. Il trattamento di smaltatura superficiale nel primo caso e le minime differenze di componenti e cottura nel secondo, garantiscono il risultato di non perfetta omogeneità fra i singoli mattoni, più vicino al mondo naturale che ai tipici esiti seriali dell'industria.

L'avvicinamento alla natura
La doppia tonalità ripresenta la suggestione delle essenze naturali ricoprenti alcuni brani dei prospetti storici del Cranbrook Centre. Tra i due piani è posto uno stacco appena più grande di quello cementizio fra i mattoni, ben visibile per gioco di profondità e d'ombra. Il tema degli accostamenti materici e delle fasce differenti in altezza ritorna ampiamente negli interni, specialmente nei raccordi fra spogliatoi e vasca, in cui tessere maiolicate sono posate a mattone nei rivestimenti di parete.
Entrambi i lati lunghi della piscina aprono un grande nastro orizzontale, poco sopra il pelo dell'acqua, a inquadrare sui fianchi ora gli altri edifici del centro, ora il bosco circostante.

Accanto al nastro sono ricavati tagli verticali quasi a tutta altezza: assecondano la dimensione prevalente degli alberi, pure richiamati dal materiale delle ante lignee d'oscuramento. In corrispondenza del soffitto blu intenso, riprodotto dai riflessi delle corsie, si disseminano punti luce in posizione apparentemente casuale; tra questi, due possenti oculi di matrice geometrica conica attraversano lo spessore di solaio guadagnando l'esterno. Qui di nuovo, per un attimo, tornano alla memoria le ampie e colorate modanature circolari caratterizzanti i soffitti della casa poco distante di Eliel Saarinen.