Mauro Bertagnin
intervista di Angela Amoruso

Il problema della modernità, a mio parere, presuppone comunque l'esistenza di una tradizione , di un punto di partenza necessario per dare agli sviluppi successivi un'attualità che abbia però una sua identità. Hassan Fathy a New Gourna, riesce ad integrare in maniera esemplare tradizione e innovazione, dove per innovazione si intende la metabolizzazione, adattata al contesto, delle tecniche costruttive locali e il loro impiego appropriato per la costruzione di nuovi edifici. In un progetto di Florence LipsKy e Pascal Rollet, a cui ho lavorato, abbiamo cercato di sintetizzare, in modo didascalico, il rapporto fra tradizione e modernità della terra cruda costruendo un edificio sperimentale "istantaneo", come piace a noi , che abbiamo montato in quattro giorni all'interno della Grande Halle della Villette, a Parigi in occasione dell'esposizione "Habiter 88", dedicata all'impatto della domotica sull'abitare. Abbiamo proposto "la maison pour demain" composta da un cuore in terra cruda, la tradizione ancestrale dell'uomo, composto da una serie di cupole collegate tra loro fatte in blocchi di terra stabilizzata e compressa, e un involucro esterno, la modernità "high tech", in struttura di vetro e acciaio in grado di modificarsi, guidato da un computer, per adattare le proprie prestazioni al corso delle stagioni e al diverso grado di insolazione, in modo da risparmiare energia. Tradizione e innovazione fusi in un unico edificio dove tecnologie e materiali vengono impiegati e fatti interagire in modo da garantire una nuova qualità dell'abitare nella modernità.