Mayo Clinic, organizzazione non-profit per la pratica e la ricerca medica che si trova in tre aree metropolitane degli Stati Uniti, ha inaugurato un nuovo intervento a Rochester, nel Minnesota.
Il progetto, firmato da Foster+Partners e da CannonDesign – vincitori del concorso a tema, introduce nuove strutture che combinano concetti di cura innovativi e tecnologie digitali per trasformare l'esperienza del paziente, promuovere più cure e migliorare i risultati. Il progetto mira a realizzare una vera e propria integrazione degli spazi fisici e delle funzionalità digitali per favorire il lavoro di squadra dei medici e soddisfare le esigenze in evoluzione dei pazienti.
Norman Foster commenta in prima persona l'intervento: "Si tratta di un momento rivoluzionario per l'assistenza medica e di un ripensamento completo dell'edificio ospedaliero tradizionale così come lo conosciamo; offre la massima flessibilità per le esigenze future, assicurando al contempo che l'interesse del paziente rimanga al centro della sua assistenza sanitaria. Il nostro progetto è incentrato sulla luce naturale, sulle viste e sulle connessioni con la natura, per facilitare le nuove scoperte e contribuire a fornire il più alto livello di assistenza, con calore e compassione".

Due nuovi edifici clinici al centro del campus della Mayo Clinic rappresentano il nodo centrale del progetto; situati sui siti dell'attuale complesso Ozmun e della Rampa Damon, sono sviluppati su nove piani e collaborano nel definire un nuovo punto di arrivo centrale, con le uscite nord e sud che convergono in un ingresso principale unificato. Al di sopra di questo punto di arrivo centrale, uno skybridge collega orizzontalmente i due nuovi edifici con l'edificio Gonda esistente, consentendo alle équipe di cura multidisciplinari della Mayo Clinic di collegarsi efficacemente all'interno del sito. Lo skybridge è parte integrante di un livello di socialità a doppia altezza, che offre ai pazienti e ai loro cari uno spazio per riposare, connettersi e ricaricarsi. Questo livello è chiaramente visibile sulla facciata dell'edificio, per cui è facilmente individuabile da qualsiasi punto del campus.
"Siamo stati onorati di avere questa incredibile opportunità di progettare per la trasformazione della sanità. Il nostro progetto è flessibile per il futuro, amplia gli edifici clinici esistenti ed è supportato da un'infrastruttura urbana di parcheggi, centri logistici e strutture di servizio, tutti collegati con ponti e gallerie. Questo crea una fusione di servizi ospedalieri e ambulatoriali per formare un'unica piattaforma di cura: un campus completamente integrato", ha dichiarato Nigel Dancey, responsabile dello studio e senior executive partner di Foster + Partners.

Sviluppato rispettando il concetto fondante per le Mayo Clinic, "I bisogni del paziente vengono prima di tutto", il progetto trasforma l'accesso ai servizi per i pazienti - dai laboratori e la diagnostica per immagini, alle consultazioni e ai trattamenti - creando "quartieri" di cura dinamici che semplificheranno l'esperienza del paziente e sosterranno meglio un modello collaborativo di cura. Questi quartieri, incentrati sulla comunità, uniranno i servizi in base alle esigenze dei pazienti e a malattie specifiche, creando ambienti di assistenza continua che fungeranno da case dei pazienti durante la permanenza alla Mayo Clinic.
I giardini d'inverno a doppia altezza si trovano al centro di questi quartieri di cura, unendoli e fornendo spazi luminosi con viste sulla città. Gli spazi comuni sono al tempo stesso sociali e funzionali, offrono opportunità per nuove forme di riposo e guarigione, di collaborazione e cura.
"L'importanza di questo impegno è impareggiabile. Non si tratta solo di costruire i migliori edifici della categoria, ma di rimodellare attivamente gli ambienti sanitari per le generazioni attuali e future. Stiamo creando un futuro in cui gli spazi fisici e le funzionalità digitali non solo coesistono, ma convergono senza soluzione di continuità, spingendo i confini dell'integrazione verso territori inesplorati. È un progetto che definisce la carriera di tutti i membri del nostro team, pieno di momenti da 'categoria uno'", chiude Michael Pukszta, direttore e co-direttore del settore sanitario di CannonDesign.