Testo a cura della redazione

METRA
   Testo a cura della redazione

Ensun acquisisce il 70% di Elettropiemme

Lo sviluppo delle energie rinnovabili è la finalità di Ensun, la società nata nel 2006 su iniziativa di Metra, Gefran e Palazzoli. Nell'ambito di questo progetto rientra l'acquisizione della maggioranza di Elettropiemme, società trentina tra i leader in Italia nella realizzazione di impianti fotovoltaici.
Elettropiemme, fondata nel 1964 da Marcello Pegoretti, ha ricevuto l'anno scorso da parte di Eurosolar, il premio per la migliore realizzazione industriale nel campo delle tecnologie fotovoltaiche grazie a SincroSunSystem, inseguitore solare che aumenta la produzione di energia elettrica del 35-40% rispetto ai sistemi fotovoltaici fissi. Nel 2007 l'installazione complessiva di Elettropiemme raggiungerà 1MW su un centinaio di impianti.
Ensun, con l'acquisizione di Elettropiemme, si avvale di un partner fortemente orientato alla progettazione e realizzazione di impianti nel settore fotovoltaico, che è in grado di sviluppare le sinergie e competenze messe a sua disposizione dalle tre realtà industriali.
Ensun, inoltre, aumenta le proprie prospettive di affermazione nel campo delle energie rinnovabili alle quali soprattutto la piccola e media industria è fortemente orientata, grazie anche alle agevolazioni fiscali  previste prima dalla Legge Finanziaria 2007 e poi da quella 2008 in materia di efficienza energetica  e fonti rinnovabili.

Metra rappresenta l'Italia al premio europeo EAA

Tre su dieci i premi portati a casa dall'Italia alla finale dell'European Aluminium in Renovation Award, svoltosi a Parigi in occasione del Batimat. Su 47 progetti presentati da 13 paesi europei ne sono stati premiati 10 di cui tre realizzati in Italia da altrettanti progettisti in partnership con METRA. Una medaglia d'oro, un premio speciale e l'onorificenza della giuria è il ricco bottino dell'Italia, a riconoscimento della qualità dei lavori selezionati, tutti eseguiti con sistemi o profilati speciali estrusi da METRA.
Il Grattacielo Pirelli (Milano), il cui recupero e restauro è opera degli architetti Renato Sarno e Corvino+Multari, serramentista I.S.A.(Fano), ha vinto la medaglia d'oro per la categoria "Edifici Storici", con la seguente motivazione:" Per il recupero del Grattacielo Pirelli, parzialmente danneggiato da un incidente aereo, su indicazione della Regione Lombardia è stata adottata la tecnica della "Anastylosis", che si basa su un attento studio e misurazione, utilizzando, dove possibile, gli elementi architettonici originali. Si tratta del primo esempio di applicazione di questa tecnica di conservazione della facciata. Inoltre, i nuovi standard prestazionali hanno reso necessario lo studio approfondito di nuove applicazioni dell'alluminio. L'alluminio è stato restaurato là dove era possibile, attraverso i seguenti procedimenti: smontaggio, pulizia, rianodizzazione, riassemblaggio degli elementi. Le parti distrutte, sono state ricostruite con la stessa morfologia. In questo progetto di ristrutturazione è stato utilizzato il più possibile il materiale originale, adottando nello stesso tempo le più moderne tecniche di costruzione".
Il Premio speciale per la categoria "Porte e finestre" è stato assegnato al Borgo Wührer (Brescia) progettato dagli architetti Alberto Racheli e Adriana Massoni, serramentista Seralluminio Rodengo (Brescia), con la seguente motivazione: "L'intervento è dedicato alla ristrutturazione di un complesso industriale preesistente, attualmente convertito in un'area a destinazione funzionale mista. La conformazione delle nuove finestre ha rispettato quella originaria pur dovendo affrontare le nuove normative riguardanti gli standard energetici. Tutto questo è stato fatto in relazione alla significativa varietà di infissi esistenti congiuntamente alla ricerca di nuovi profilati nel rispetto della costruzione industriale del 19° secolo".
La Biblioteca di San Ponziano (Lucca) dell'architetto Stefano Dini, serramentista Davini Prefabbricati (Lucca), si è aggiudicata, invece, il Premio speciale della Giuria, con la  seguente motivazione: "L'intervento nella storica chiesa con una funzionale e luminosa "scatola vetrata" permette di apprezzare la fattura barocca dell'edificio. La combinazione di alluminio e vetro risalta nel design della raffinatissima libreria".

Il premio EAA viene assegnato a progetti di rinnovo di edifici, segnalati direttamente dai progettisti (architetti, ingegneri e geometri), nei quali l'alluminio sia stato applicato in modo innovativo e sostenibile. In Italia il concorso è organizzato da Alubuild (gruppo di lavoro formato dalle Associazioni italiane, AITAL, CENTROAL, QUALITAL, UNCSAAL) e sponsorizzato da AFFG (Aluminium For Future Generations - Alluminio per le generazioni future), mentre il premio europeo è organizzato da EAA Building (European Aluminium Association - Associazione europea dell'alluminio - divisione edilizia).

Progetto FFVBC - Facciate fotovoltaiche a basso costo

L' Integrazione architettonica dei moduli fotovoltaici a film sottile su vetro
L'idea del progetto nasce in seguito ad alcune considerazioni:
- il mercato del fotovoltaico è uno dei mercati in più rapida espansione degli ultimi anni;
- l'applicazione del fotovoltaico all'edilizia ottempera a tutti i requisiti di:
- spazio in quanto non sono necessarie superfici dedicate ai pannelli e quindi il ricorso alla stessa struttura dell'edificio;
- estetica le aree attualmente dedicate alla posa dei pannelli fotovoltaici turbano l'ambiente mentre l'edificio fotovoltaico non comporta alcuna modifica architettonica;
- economia / ecologia l'energia prodotta da fotovoltaico non produce inquinanti e l'obiettivo del basso costo rappresenta una considerevole opportunità di insediamenti industriali e relativi posti di lavoro.

L'obiettivo del progetto si è quindi evoluto verso l'analisi della realizzabilità industriale di un'entità produttiva nazionale per la costruzione a basso costo di facciate fotovoltaiche per l'edilizia.
La soluzione tecnologica è stata identificata nella deposizione di materiale fotovoltaico con la tecnologia del film sottile che richiede notevoli investimenti sul processo tecnologico, compensati da un notevole abbattimento del costo del prodotto.
Con questa soluzione l'applicazione è possibile su vetri, pannelli e superfici di materiale vario, sia di dimensioni che di forme diverse.
Nell'ambito del progetto sono stati realizzati due prototipi: uno di laboratorio e uno funzionale, il primo, per poter eseguire lo sviluppo di alcuni componenti prototipali  (contatti e circuiti elettrici) e, il secondo, per validare il progetto mediante la verifica del comportamento della struttura "in opera".

Prototipo funzionale
Il prototipo funzionale consiste in un applicazione, per più di 60 mq, di moduli fotovoltaici in film sottile di silicio amorfo depositato su vetro. Tale applicazione, realizzata presso la fattoria "Il Mielograno" a Leno, provincia di Brescia, consiste nel primo prototipo applicativo del sistema FFVBC ovvero il sistema integrato moduli fotovoltaici in film sottile, struttura portante di alluminio, sistema di connessione e inverter. Si tratta di una azienda agricola pronta a trasformarsi in un edificio completamente autonomo dal punto di vista energetico dove verranno sfruttati anche altri diversi tipi di energia rinnovabile

La struttura dell'applicazione presenta:
Al piano terra due facciate verticali speculari orientate verso SUD, ciascuna con l'applicazione di tre tipologie di vetri: fotovoltaico semitrasparente; fotovoltaico opaco; non fotovoltaico.
Sul tetto del portico due gruppi di 12 moduli opachi tripli FV orientate verso SUD, per un totale di circa 50mq. Tali moduli presentano la stessa inclinazione del tetto ovvero di circa 12°.
Sul corpo centrale dell'edificio due gruppi di 4 moduli opachi singoli FV, con posizionamento verticale, orientati verso SUD e due moduli opachi tripli laterali FV orientati rispettivamente a EST e OVEST.

Tale varietà di tipologie e orientamenti rispetto al sole fa si che tale applicazione sia da considerare a tutti gli effetti un laboratorio di verifica delle effettive rese, sia di potenza che di energia prodotta dai moduli, nelle diverse condizioni di irraggiamento solare. A tal fine il sistema di collegamento elettrico prevede collegamenti separati per ciascun gruppo e la visualizzazione delle grandezze elettriche, elaborate con sistema a microprocessore, su display.
Obiettivi e risultati

Il progetto ha perseguito i seguenti obiettivi e risultati:
Drastica riduzione dei costi dell'impianto FV
Grazie all'utilizzo di film sottile il costo (in Euro/kWp) rispetto agli attuali costi di impianto in silicio mono e policristallino risulta più che dimezzato
Salvaguardia dell'estetica degli edifici e dell'ambiente
L'aspetto esteriore dell'edificio appare inalterato: i vetri - FV opachi, FV semitrasparenti e non FV -  hanno, dall'esterno, lo stesso aspetto e il sistema di connessione è completamente invisibile.
Impiego di materiale FV non inquinante e di facile reperimento
rispetto ai moduli in silicio mono e policristallino e ad altri materiali FV in film sottile viene utilizzato il silicio amorfo, di facile approvvigionamento, con tecnologia di deposizione PECVD (deposizione chimico-fisica da fase vapore assistita da plasma) che consente la deposizione di una quantità di materiale di circa 0.3micron di spessore cioè oltre 600 volte inferiore rispetto ai moduli tradizionali in silicio cristallino.

E' d'obbligo precisare che il prototipo evidenzia alcuni vincoli: la soluzione con i  moduli fotovoltaici in film sottile, rispetto agli attuali impianti in silicio mono e policristallino, a parità di potenza installata, richiede una superficie quasi doppia, che si riduce mediamente a 1,5 volte se il confronto viene eseguito a pari energia prodotta.

Il vantaggio economico è tuttavia confermato dal costo Euro/kWp che è circa dimezzato.