Dopo due anni di lavori è stato concluso il progetto Monterosa Terme, sviluppato dall'architetto Fabrizio Bianchetti, in collaborazione con Architettura Tre: affacciato sul Monte Rosa, il complesso situato in Val d'Ayas è il risultato del recupero dell'ex palazzo del ghiaccio, trasformato in un centro benessere tra i più estesi e interessanti del Nord Italia.
Il progetto è iniziato nell’aprile del 2102 con l’aggiudicazione del concorso, attraverso la formula dell’appalto integrato, per proseguire nel marzo 2013 con l’apertura del cantiere, concludendosi proprio nel luglio 2015. Il progetto trae ispirazione dai materiali del luogo: l’acqua, la pietra ed il legno per farli divenire i medium espressivi della soluzione compositiva. Il centro benessere accoglie un’area SPA e wellness, spazi relax, l’estetica, il fitness, una palestra di roccia, un ristorante ed un auditorium polivalente. In base alle funzionalità, Monterosa Terme è organizzato in più macro-aree: conviviale, benessere e relax.
L'area conviviale si sviluppa su un unico livello fuori terra (piano terra) nella porzione a sud del complesso. Si compone di una hall, di una zona accoglienza e e di una sala polifunzionale per convegni e mostre: sono spazi che completano la dotazione del centro benessere vero e proprio e, diventano punti e luoghi di aggregazione e socializzazione. Una funzione “libera” aperta a tutti e non solo agli utenti del centro. Spazialmente tale funzione si sviluppa in maniera lineare ed è aperta con ampie finestrature verso l’esterno, proprio a sottolineare la volontà di far interagire la struttura con il contesto sia naturale che antropico.
Tutti gli spazi dell'area benessere sono organizzati in ambienti interni ed esterni. Ogni zona è accessibile da una porta o tornello con badge che registra e autorizza gli ingressi. Lo spazio termale è organizzato con una lunga vasca per il nuoto, il movimento, la ginnastica in acqua ed è dotata di docce massaggianti. La vasca si prolunga in uno spazio esterno, accessibile attraverso un varco climatizzato, in cui sono presenti lettini idromassaggio e sedute con massaggio lombare. Sono presenti all’interno altre tre vasche, saune finlandesi, sanarium, saune infrarossi, bagno turco, percorso kneipp umido, docce emozionali, fontana di neve, vasca di idromassaggio.
In interazione con la funzione di benessere, gli spazi per il relax e i trattamenti si sviluppano all’interno del complesso: aree per accappatoio e spugne, massaggi, servizi, la tisaneria, il relax e un “tappeto” in pietra per il massaggio plantare. Lo spazio dedicato alla palestra e fitness si configura con un ampia area interna attrezzata con varie macchine per esercizi, spazio per esercizi a terra e pilates. La palestra è completata da uno spazio esterno confinato e da un padiglione con un vano utile di 6,00 mt di altezza per installare le pareti di roccia artificiale. La pavimentazione di questi ambienti è in materiale resiliente ed elastico.
L’intera area del complesso seppur limitata, è stata ridisegnata, cercando di darle un ruolo importante nella definizione architettonica del volume.
Un’area in cui i percorsi sono definiti in maniera da evidenziare le funzioni interne e l’interazione tra il dentro ed il fuori. I percorsi sono segnati dagli elementi della natura, acqua, pietra ed il verde, che creano spazi conclusi a creare luoghi di aggregazione oltre che di passaggio.
Per raggiungere l’obiettivo di trasformare l’attuale volume in “un elemento del paesaggio”, si è proceduto a spogliare il perimetro esterno delle sue facciate originarie e si è proposta la creazione di un nuovo involucro, aggettante rispetto al filo della copertura con dei setti in legno che prolungano gli spazi interni creando veri e propri ambienti esterni attrezzati. Questo espediente, oltre a generare un diverso impatto visivo ed emotivo tra gli utenti e il complesso edilizio, permetterà loro di utilizzare i servizi delle strutture restando in ambienti protetti, ma immersi nella natura e nel panorama circostante.
L’edificio prende corpo, contestualizzandosi grazie all’uso di materiali della tradizione (pietra, scaglie di pietra, legno, intonaci di colore caldo) in un modo contemporaneo e totalmente innovativo e genera altre relazioni possibili. Le zone di balneazione sono delimitate da pareti rivestite con effetto legno, con vari usi e tipologie di impiego che, pur trattate con una lavorazione contemporanea, esprimono fortemente il richiamo con la tradizione. Le vasche utilizzano l’acqua calda che, in alcuni casi, zampilla direttamente all’interno come in un laghetto termale e in altre vi precipita fragorosamente attraverso cascate che evocano gli orridi naturali con tempeste di luci e di suoni invocando vere e proprie cascate d’acqua.