Muratura a sacco

Autore testo e disegno: Giuseppe Maria Bagnuoli, Carlo Castrogiovanni

Una particolare soluzione di muratura con mattoni faccia a vista è quella che possiamo definire a 'sacco' secondo le accezioni terminologiche e tecniche risalenti all'epoca degli antichi Romani. L'idea di base è quella di creare una struttura monolitica formata da due cortine murarie in mattoni, fra loro distanziate, e da un riempimento in conglomerato cementizio, eventualmente anche armato. Il risultato di tale procedimento costruttivo è una struttura muraria dotata di notevole solidità, monoliticità e resistenza statica, capace di dare adeguate risposte anche alle azioni sismiche. Nell'esperienza architettonica contemporanea Louis Kahn ha riproposto tale tecnica recuperando anche gli aggiornamenti apportati in Inghilterra sul finire del XIX secolo ai fini dell'adeguamento antisismico. Più recentemente, altri protagonisti dell'architettura quali Rafael Moneo, Julio La Fuente, Massimo Carmassi, hanno riproposto tale tecnica con ottimi risultati.
La muratura a sacco 'moderna', con getto di calcestruzzo ed armatura interna in acciaio, permette maggiore elasticità compositiva svincolandosi dalle rigide regole dei sistemi tradizionali, pur conservando quell'unità tra forma e struttura tipica dei muri portanti monostrato. Inoltre alle pareti a sacco perimetrali è possibile affidare tutti i compiti strutturali, liberando gli spazi interni da eccessivi vincoli. In tale logica gli impianti planimetrici presentano, nel tempo, anche la possibilità di assecondare le trasformazioni funzionali a causa di riusi o di nuove destinazioni funzionali.
Ad una valutazione superficiale il sistema può apparire antieconomico e lento nei tempi di esecuzione, specialmente per le attuali abitudini costruttive. In realtà, se si valutano le più elevate prestazioni statiche conseguibili (soprattutto per l'edilizia pubblica in luoghi sismici) si comprende che il sistema può consentire la realizzazione, pur entro la logica della tradizione compositiva dei sistemi murari, nuovi impianti distributivi caratterizzati da spazi più liberi e dimensioni maggiori.
 
Prescrizioni tecniche
Muratura a sacco realizzata con due pareti di mattoni riempite da conglomerato cementizio; da un punto di vista esecutivo, in genere, si predispongono le due pareti in mattoni - distanziate opportunamente a seconda dello spessore complessivo di progetto della muratura a sacco - per un'altezza di circa 60 cm, entro cui viene posizionata l'armatura metallica; a questa operazione segue il getto in conglomerato cementizio. Completato questo primo ciclo si procede ad innalzare di nuovo le pareti in mattoni ripetendo le medesime operazioni sopra citate. Chiaramente le cortine in mattoni, durante le operazioni di getto, devono essere opportunamente irrigidite e controventate nelle faccie esterne per contrastare le spinte provocate dalla massa pastosa del conglomerato.
 
Fonte testo e disegno:
A. Acocella, L'architettura del mattone faccia a vista, Roma 1989.

Fonte foto:
C. Latina, Muratura portante in laterizio, Roma 1994.

Muratura multistrato a sacco

Muratura multistrato a sacco

Muratura multistrato a sacco

Muratura multistrato a sacco