Muratura con blocchetti di tufo

Autore testo e disegno: Giuseppe Maria Bagnuoli, Carlo Castrogiovanni

I notevoli progressi scientifici nella ricerca teorica e sperimentale sul comportamento delle strutture murarie e le innovazioni tecnologiche nelle attività estrattive e nelle costruzioni civili hanno creato un rinnovato interesse per le murature di blocchi di pietra naturale. Allo stato attuale le pietre naturali vengono estratte per segaggione da rocce tenere, denominate Tufi, di natura vulcanica (Toscana, Lazio, Campania, parte della Sicilia) o calcarea (Puglia, Sardegna, Sicilia). Oggi il tufo mantiene la sua piena validità per l'indiscusso valore estetico e compositivo, per le elevate e favorevoli caratteristiche fisiche e meccaniche. In particolare le tecnologie cinerarie, che consentono di produrre direttamente in cava i blocchi squadrati, e l'adozione di solai in cemento arsato, che realizzano ad ogni piano un telaio ben rigido collegato alle pareti, conferiscono alle odierne strutture murarie notevoli capacità statiche, rilanciando l'impiego del tufo in settori ben più ampi di quelli finora utilizzati, con indiscussi vantaggi estetici ed economici. Peraltro le crescenti esigenze di risparmio energetico e di coibenza acustica si combinano a tal punto con un materiale del tutto naturale, dalle buone caratteristiche meccaniche, di isolamento acustico e termico, di resistenza al fuoco e di resistenza alla aggressione chimica degli inquinanti atmosferici. Il tufo vulcanico può essere utilizzato nel campo delle costruzioni per la realizzazione di muri portanti di fabbricati, muri di sostegno, muri di tamponamento e muri divisori in blocchi squadrati dalle dimensioni più opportune rispetto alle normative per le costruzioni in muratura e per le costruzioni da realizzarsi in zone sismiche in quanto, il materiale, date le sue caratteristiche meccaniche, assicura le resistenze minime necessarie alla sicurezza. La progettazione, esecuzione, collaudo ed il loro consolidamento sono regolamentati dalle norme tecniche di cui al D. N. 28/11/1987 e, per le zone sismiche, dall'ultimo D. N. 16/1996, ambedue emanati in forza del punto a dell'art. 1 della Legge n. 64 del D2/D2/197. Ma la vera forza del tufo risiede nella adattabilità in tutti quei tipi di opere murarie che si devono integrare con l'ambiente circostante.
 
Fonte testo e disegno:
G.K. Koenig, B. Furiozzi, F. Brunetti, Tecnologia delle costruzioni, Firenze 1989.

Muratura con blocchetti di tufo

Muratura con blocchetti di tufo