Ha aperto al pubblico il nuovo ingresso principale della National Gallery, progettato dallo studio newyorkese Selldorf Architects, guidato da Annabelle Selldorf, in stretta collaborazione con gli specialisti del restauro architettonico di Purcell. L’intervento rappresenta una delle componenti centrali dell’ambizioso programma “NG200 Welcome”, del valore di 85 milioni di sterline, ideato per celebrare il bicentenario dell’istituzione museale londinese. L’ingresso rinnovato, situato nell’Ala Sainsbury, è pensato per accogliere un pubblico in costante crescita rispetto a quello previsto al momento della concezione originale dell’ala, nei primi anni Novanta. Il progetto ha l’obiettivo di migliorare l’accessibilità universale e la qualità dello spazio pubblico affacciato su Trafalgar Square, mantenendo un equilibrio tra esigenze contemporanee e il rispetto per l’architettura postmoderna di Venturi, Scott Brown and Associates, autori del progetto originario del 1991.

Annabelle Selldorf descrive così l’approccio progettuale: "Abbiamo cercato di fare solo ciò che era essenziale per soddisfare le necessità funzionali del brief: trasformare l’Ala Sainsbury nel principale ingresso della National Gallery, capace di accogliere milioni di visitatori in più rispetto al 1991. Abbiamo aperto le visuali, semplificato l’accesso e i controlli di sicurezza, e introdotto una maggiore quantità di luce naturale. Tutto ciò con grande rispetto per i principi fondanti del progetto originario. L’obiettivo è far sentire le persone più accolte, aiutarle a orientarsi meglio e rafforzare il legame con Trafalgar Square".
L’ingresso, ora a livello strada e privo di barriere architettoniche, si apre da una nuova piazza pubblica posta all’angolo sud-ovest dell’edificio ottocentesco progettato da William Wilkins. Il foyer, ridisegnato e inondato di luce naturale, offre il 60% di spazio pubblico in più rispetto alla configurazione precedente.
Due nuovi volumi a doppia altezza, a est e a ovest dell’ingresso, accolgono i visitatori mantenendo la sensazione di “compressione” e “rilascio” spaziale tipica dell’architettura manierista e postmoderna dell’ala. Il progetto celebra la grande scala che conduce alle gallerie rinascimentali superiori — definite da Gabriele Finaldi “praticamente perfette” — anch’esse firmate da Venturi e Scott Brown.
Il primo piano, che ospita una nuova libreria, un ristorante e un bar, è stato ridefinito come un vero mezzanino, connesso visivamente e funzionalmente alla sequenza di arrivo del piano terra. Il vetro scuro della scala laterale è stato sostituito da superfici trasparenti, permettendo alla luce naturale di attraversare l’intero foyer e rivelare scorci raffinati dell’edificio storico ottocentesco. Dall’esterno, per la prima volta, è possibile scorgere la scala monumentale e l’attività all’interno, contribuendo a una maggiore trasparenza e senso di orientamento.

Il nuovo foyer si distingue per la chiarezza e la sobrietà degli spazi, con una circolazione semplificata, un impianto illuminotecnico rinnovato e servizi meccanici perfettamente integrati. Il risultato è uno sfondo elegante e discreto che valorizza l’architettura protetta di grado I firmata da Venturi e Scott Brown.
Alasdair Travers, partner di design presso Purcell, sottolinea: "Dal punto di vista della conservazione, questo intervento rappresenta la sfida di affrontare il cambiamento necessario senza tradire l’identità del luogo. Era fondamentale che l’Ala Sainsbury continuasse a essere riconoscibile, ma più leggibile e accessibile per i visitatori. Per questo abbiamo voluto esaltare gli elementi postmoderni più audaci, come la scala principale".
La palette materica dei nuovi ambienti comprende la stessa pietra serena utilizzata nelle gallerie originarie, accompagnata da pietra calcarea Chamesson della Borgogna settentrionale, ardesia, rovere e granito nero. Dove possibile, materiali esistenti sono stati riutilizzati o impiegati in altri progetti dell’edificio, in un’ottica di sostenibilità.
Il progetto paesaggistico della nuova piazza d’ingresso, pavimentata in Yorkstone, è firmato dallo studio VOGT. L’intervento prevede l’inserimento di panchine in calcestruzzo con inerti di pietra di Portland, concepite come luoghi d’attesa, incontro e contemplazione della vita cittadina e del flusso di visitatori della National Gallery. Martijn Slob, direttore della sede londinese di VOGT Landscape, ha dichiarato: "talvolta progettare un paesaggio significa rimuovere piuttosto che aggiungere. Abbiamo eliminato un cortile poco utilizzato per creare una nuova piazza pubblica: un ingresso generoso alla National Gallery, un punto di contatto più diretto con Trafalgar Square e uno spazio sociale in cui incontrarsi, giocare o semplicemente rilassarsi".
Oltre alla nuova piazza, all’ingresso e al foyer, il progetto NG200 Welcome di Selldorf Architects prevede anche la futura apertura della Supporters’ House, un collegamento sotterraneo diretto tra l’Ala Sainsbury e l’edificio principale esistente, e un rinnovato Centro di Ricerca. Tutti questi interventi, realizzati in collaborazione con Purcell, costituiscono la seconda fase del programma di trasformazione.

Scheda progetto
Project name: National Gallery
Project address: Trafalgar Square, London WC2N 5DN, United Kingdom      
Architecture Team:
Selldorf Architects: Design Architect
Purcell: Heritage Architect 
Vogt: Landscape Design