Weiwuying, il centro nazionale Kaohsiung di Taiwan per le arti, è l’ultimo progetto completato da Mecanoo Architecten a Kaohsiung, Taiwan e simboleggia la trasformazione della città, un tempo importante porto internazionale, in una realtà moderna e diversificata con un ricco panorama culturale. L’edificio, il cui progetto è stato iniziato nel 2007 a seguito di un concorso internazionale di progettazione, si trova all’interno di un parco subtropicale di 460.000 mq, precedentemente un’area militare, pensato appunto per avere un impatto sociale positivo sui residenti di Kaohsiung. La nuova realizzazione mira inoltre a incorporare le principali istituzioni del Paese nei campi del teatro, della danza, dello spettacolo e della musica: il Teatro Nazionale e la Sala dei Concerti di Taipei (NTCH) e il Teatro Nazionale di Taichung (NTT). Il Centro, conosciuto come Weiwuying, ha una superficie di 141.000 mq, raccolta al di sotto di un tetto ondulato di 34.843 mq, di 225 m di larghezza per 160 m di profondità, che sfuma i confini tra spazio interno ed esterno. All’interno sono contenuti quattro nuovi spazi: un teatro dell’opera da 2.236 posti, posto al centro, una sala concerti da 1981 posti, un teatro da 1.210 posti e una recital hall da 434 posti. È inoltre presente un anfiteatro all’aperto prospiciente il parco. La forma dell’edificio è ispirata alle formazioni vegetali degli alberi di Banyan e alla loro iconica chioma: “ogni esemplare maturo - spiega Francine Houben, socio fondatore di Mecanoo Architecten - può raggruppare tre o più alberi collegati, le radici di questi alberi si allargano e si allungano, unendosi al tronco primario o per formare nuovi tronchi. Al contempo, la chioma del Banyan è spessa e molto orizzontale, una copertura fitta che offre protezione dalla pioggia e dal sole”.

Tipico delle regioni subtropicali, la città prende vita al tramonto del sole, intorno alle sei o alle sette. Durante queste ore del crepuscolo, quando la temperatura si raffredda, le persone passeggiano per le strade, fanno la spesa e mangiano fuori. Sotto i baldacchini, così come sotto gli alberi, hanno luogo spettacoli informali: le persone ballano, suonano musica, o praticano il Tai-Chi. L’edificio è stato concepito partendo da queste osservazioni e il risultato è uno spazio continuo che collega gli spazi interni a una successione di spazi pubblici esterni, coperti, che permettono ai residenti di stazionarvi. La struttura è stata pensata inoltre avendo in mente il clima subtropicale: la copertura offre ampie zone pubbliche ombreggiate e le ampie e distribuite aperture permettono al vento di soffiare liberamente lungo gli spazi in modo da creare un microclima di comfort nella piazza Banyan, lo spazio, liberamente accessibile, che si crea tra i volumi dei teatri. Ogni spazio teatrale è caratterizzato da una diversa conformazione geometrica, di layout e di prestazioni acustiche, per rispondere alle esigenze delle attività che ospita. La Concert Hall è rivestita in legno di quercia e la sua struttura ricorda quella di un vigneto a gradoni, con il palcoscenico al centro e terrazze a diverse altezze che circondano il podio. Il pubblico accede dal piano terra e si muove attraverso delle scalinate a spirale. Con posti a sedere su tutti i lati del palco, il pubblico si trova in prossimità della performance stessa. La Recital Hall da 434 posti, fra le quattro sale, è quella dall’atmosfera più intima. Con una conformazione asimmetrica e i posti a sedere disposti su due livelli, è stata progettata per accogliere la musica da camera e gli spettacoli di teatro. Le sedute sono rivestite con lo stesso tessuto dorato della Concert Hall e le pareti rivestite in legno di quercia. La parte superiore di questa sala è racchiusa da un rivestimento semicircolare fonoassorbente, permettendo di sintonizzare il tempo di riverbero all’interno dello spazio su specifici tipi di performance. La Playhouse è progettata per gli spettacoli teatrali e di danza.

La flessibilità è l’elemento centrale nel design di questo spazio multifunzionale, il cui layout può essere modificato ricreando un tipico palcoscenico con il pubblico frontale o distribuito su tre lati. Le sedute sono rivestite di un tessuto con una particolare colorazione blu. L’Opera House è l’auditorium principale. Ha un impianto a forma di ferro di cavallo con tre balconate circolari e può ospitare un’orchestra di tipo occidentale di oltre settanta musicisti, ma può anche essere adattata acusticamente per accogliere l’opera cinese manovrando un controsoffitto acustico sospeso. Le sedute sono rivestite con un tessuto nelle colorazioni rosso e viola, con una decorazione che richiama i fiori taiwanesi, in contrasto con le pareti più scure. Planimetricamente l’edificio è articolato su tre livelli principali: il piano interrato che ospita locali tecnici e parcheggi, il piano terra in cui sono localizzati i volumi delle quattro sale e i relativi ambienti di servizio (foyer, spogliatoi, bagni, sale riunioni ecc.) a collegamento delle prime in modo da creare un’area a utilizzo del personale, il piano secondo in cui sono presenti la Banyan plaza, l’accesso all’an teatro all’aperto e l’ingresso alle sale e i cui volumi sono chiaramente identificabili quali elementi a definizione dei spazi pubblici. Lo spazio coperto è armoniosamente collegato con la piazza esterna, pur essendo a quota più bassa e ripropone una serie di aree verdi di forma organica. L’Opera House è inoltre caratterizzata da un vasto magazzino tecnico sotterraneo che si estende per più piani e da una torre scenica di altezza elevata, ma sempre posizionata al di sotto del tetto ondulato e quindi non visibile. Quest’ultimo è l’elemento uniformante tutto il complesso e che dà l’impronta stilistica al progetto: il risultato finale è un telo metallico ondulato che copre i volumi delle sale andando a creare una serie di spazi comuni. Questi “vuoti”, e, in particolare, le parti a sbalzo agli estremi dell’edificio, permettono inoltre di alleggerire l’impatto visivo del complesso, malgrado le sue imponenti dimensioni.

LA STRUTTURA
La struttura di Weiwuying è realizzata: in calcestruzzo per le parti interrate e i vani ascensori, in acciaio per la struttura fuori terra (i solai collaboranti in lamiera grecata e calcestruzzo). Le fondazioni sono costituite da 789 pali con una lunghezza di 30-40 m, su cui poggia la platea dell’interrato, sviluppata su quote differenti, in particolare in corrispondenza dell’Opera House in cui trovano posto locali tecnici sotterranei su più livelli. Per la realizzazione della struttura fuori terra sono state impiegate 21.000 tonnellate di acciaio: la scelta di questo materiale è dovuto alla velocità di esecuzione e alla facilità nel reperire la manodopera specializzata sul posto, dato che Kaohsiung è una città portuale con molti cantieri nautici. La struttura dei volumi della sale è quindi realizzata con pilastri e travi a parti preassemblate e imbullonate in loco. Questi “macropilastri” sono poi collegati da una struttura reticolare spaziale, con andamento ondulato che definisce il volume dell’edificio, realizzata con pro lati a caldo per le parti nascoste o perimetrali (per permettere l’appensione del rivestimento esterno in alluminio) o in tubolari saldati per le parti a vista e/o calandrate. Le attività previste dentro l’edificio hanno, ovviamente, richiesto elevate prestazioni acustiche, sia sul controllo della qualità del suono dentro gli spazi sia in termini di isolamento dai rumori esterni: per quest’ultimo ne sono state messe in atto le soluzioni tipiche della costruzione stratificata a secco. La struttura portante è lo strato centrale del pacchetto costruttivo su cui si sovrappongono il rivestimento esterno, realizzato con una chiusura in pannelli sandwich con al di sopra la sottostruttura in profili pressopiegati a sostegno del rivestimento in alluminio, e il rivestimento interno con una propria sottostruttura e con finiture a maglie d’acciaio e pannelli acustici multistrato (al ne di isolare dai rumori esterni ma anche dal rumore delle condutture impiantistiche).

I RIVESTIMENTI
La copertura del tetto è stata realizzata con un rivestimento in alluminio preverniciato, progettato per resistere a una depressione del vento di 10 kPa, a causa del pericolo di uragani e con un fattore di sicurezza pari a 2,5. A causa dell’articolazione complessa della superficie, si è resa necessaria una progettazione 3D di tipo parametrico: la superficie è stata divisa in 4.600 elementi, ognuno con un codice univoco. I pezzi sono stati poi prodotti sul posto con una macchina per lo stampaggio di lastre 3D, appositamente costruita a Taiwan. Oltre alle elevate prestazioni meccaniche la copertura è caratterizzata da un’elevata insonorizzazione, alfine di garantire la qualità acustica delle sale: Rw 40 dB per il rumore trasmesso per via aerea e Rw 37 dB per il rumore impattivo della pioggia. Per il controsoffitto a vista delle aree pubbliche, a doppia curvatura, uno degli elementi caratterizzanti il progetto, era stato inizialmente previsto un rivestimento in piastrelle, successivamente abbandonato a favore di una soluzione che richiamasse l’ambiente nautico e la tradizione cantieristica di Kaohsiung e le finiture tipiche, e con maggiore durabilità, di una nave cargo: da qui la scelta di un rivestimento in lamiera metallica da 6 mm di spessore. Per la realizzazione della complessa geometrica delle sale e della copertura è stato fondamentale il ricorso a tecnologie BIM: varie interfacce di lavoro sono state integrate per aumentare l’efficienza e la precisione della comunicazione: nel caso, ad esempio, del rivestimento in acciaio del controsoffitto, ogni elemento da saldate era unico e collegato con angoli diversi agli altri vicini. Per la realizzazione della pelle in acciaio (la più grande al mondo con struttura a curva libera, con questo materiale) è stata impiegata una tecnologia di costruzione di tipo navale, in collaborazione tra un costruttore navale locale e uno olandese. Il rivestimento è stato suddiviso in 21 zone e 1.177 componenti, ognuno del peso di circa 1,2-2,4 tonnellate, è con una forma tridimensionale unica e analizzato integrando due set di software BIM per la creazione di modelli - di tipo navale e architettonico. Il modello è stato quindi ri-analizzato e sezionato per generare i disegni costruttivi per il costruttore navale. La pelle d’acciaio è collegata alla struttura portante principale attraverso 8.000 ganci che assorbono le forze sismiche, termiche e del vento. Al fine di ottenere una superficie liscia a vista, le saldature sono state realizzate con il sistema del Ceramic weld backing, dove i supporti fra le parti da saldare sono in ceramica e si applicano a rovescio del giunto, in modo che la saldatura rimanga nascosta all’interno della superficie a vista.

Scheda progetto
Committente: Ministry of Culture (MoC) Taiwan
Superficie: 141,000 mq
Costo: 366 million USD
Design: 2007-2011
Periodo di costruzione: 2010-2017
Premi: 1st prize Cityscape Architectural Award, Dubai 2008; 3rd prize International Design Award, IDA Los Angeles 2009; Chicago Athenaeum International Architecture Award 2009; Digital prize at Idea-Tops Awards 2017
Architetto: Mecanoo Architecten, Delft, The Netherlands
Local partner: Archasia Design Group, Taipei, Taiwan
Site supervision: Archasia Design Group, Taiwan
Partner in charge: Francine Houben
Project architect: Nuno Fontarra
Project director: Friso van der Steen
Team di progetto: Aart Fransen, Bohui Li, Ching-Mou Hou, Danny Lai, Frederico Francisco, Jaytee van Veen, Joost Verlaan, Leon van der Velden, Magdalena Stanescu, Nicolo Riva, Rajiv Sewtahal, Reem Saouma, Sander Boer, Sijtze Boonstra, Wan-Jen Lin, Yuli Huang, William Yu, Yun-Ying Chiu
Ingegnere strutturale: Supertech, Taiwan
Ingegnere meccanico: Yuan Tai, Taiwan
Ingegnere elettrico: Heng Kai, Taiwan
Consulente acustico: Xu-Acoustique, France
Consulente per il teatro: Theateradvies, The Netherlands; Yi Tai, Taiwan
Lighting consultant: CMA lighting, Taiwan
Sicurezza fuoco: Ju Jiang, Taiwan
Consulente copertura e facciata: CDC, USA
Consulente 3D: Lead Dao, Taiwan
Consulente per il traffico: SU International, Taiwan
Photos: Iwan Baan, Shawn Liu, Ethan Lee

Arketipo 130, Aggregazioni, giugno 2019