La New Street Station di Birmingham è un importante nodo di trasporto pubblico con un ruolo chiave nella città. Occupando una posizione urbana importante e gestendo una grande quantità di traffico, offre la prima impressione della città a un grande afflusso di visitatori delle Midlands. Il cantiere per la ristrutturazione della stazione, parte del piano urbano Big City Plan per la riqualificazione della città, è durato cinque anni e ha riconsegnato un edificio tre volte e mezzo dell’originario.
Il progetto è stato affidato allo studio AZPML a seguito del concorso bandito da Network Rail e Riba per la ridefinizione degli aspetti distributivi e funzionali, la creazione di una nuova facciata su strada e l’atrio d’ingresso. E fedelmente lo studio londinese ha risposto alla richiesta di un’architettura dalla forte connotazione, in grado di diventare un landmark facilmente riconoscibile e riferibile alla città. L’antica struttura dell’edificio, infrastruttura costruita negli anni Sessanta, è stata costruita per una prestazione diversa da quella necessaria in tempi recenti, sia in termini organizzativi sia visivi: doveva ospitare 650 treni per il trasporto di 60.000 passeggeri al giorno e oggi gestisce oltre 140.000 passeggeri al giorno, più del doppio della quantità per cui è stata progettata. Nel 2010 era diventata la stazione più trafficata al di fuori di Londra.
L’approccio progettuale vuole ristabilire la coerenza tra forma ed espressione nel nuovo progetto della ferrovia, sia nel rivestimento sia nella riorganizzazione dell’edificio di Birmingham. Il disegno della facciata è stato correlato allo spazio esterno, rendendo la costruzione uno strumento per intensificare la percezione della vita urbana di Birmingham all’interno dell’edificio, e non tanto per rivelare alla città la struttura interna. Le geometrie morbide in continuo movimento e la distorsione della percezione prodotte dalle curve dell’involucro sono state l’ispirazione per l’espressione architettonica del concept progettuale.
La riqualificazione ha lo scopo di innescare una nuova percezione di “situazioni urbane” intorno alla stazione. Il campo di riflessioni generato dall’involucro, volto a produrre un’identità coerente dell’edificio, si differenzia su ogni lato secondo le diverse opportunità urbane: il cielo di Birmingham, la folla di passeggeri, i treni in ingresso e uscita dalla stazione, le tonalità del tramonto e dell’alba e altri regimi dinamici presenti nell’intorno.
Secondo i progettisti, quest’approccio è un’evoluzione necessaria dei dogmi modernisti di trasparenza verso un approccio più pragmatico e strategico necessario per affrontare le complessità della cultura contemporanea.
Il rivestimento realizzato in acciaio riflettente diventa dunque un apparato significativamente complesso: pelle come volto dell’edificio verso l’esterno, sistema d’interfaccia con la città e i suoi abitanti. Per evidenziare i quattro punti di accesso principali, grandi schermi multimediali “a forma di occhio” sono stati integrati nella facciata.
Internamente prende corpo il nuovo atrio alto 35 metri, coperto da una struttura a cuscini pneumatici di ETFE da cui si riversa luce naturale e uno schema di traiettorie che metaforicamente rinviano al viaggio. La stazione si arricchisce, inoltre, del centro commerciale Gran Central, negozi, ristoranti e collegamenti funzionali, quindici ascensori pubblici e oltre trenta scale mobili.
Al fine di gestire il progetto di ristrutturazione per questo enorme complesso a Birmingham, lavorando a stretto contatto con la Rete Ferroviaria e il main contractor, la società in carica per la progettazione esecutiva ha concertato una gamma di specialisti multidisciplinari: dall’architettura, dall’ingegneria civile e di trasporti ad alta velocità, alla modellazione, agli specialisti delle telecomunicazioni, di paesaggio e di project management. L’adozione di soluzioni innovative per la gestione e per la consegna di una delle più grandi stazioni ferroviarie ristrutturate in Europa ha consentito il superamento di grandi sfide di cantiere. Il progetto ha previsto la valutazione delle strutture esistenti e la progettazione delle nuove, insieme alla costruzione della facciata, della copertura sul nuovo atrio e della struttura a telaio di acciaio del centro commerciale John Lewis, costruito in parte sopra l’originale copertura di calcestruzzo armato. Questo ha comportato la costruzione di un modello di analisi globale della stabilità strutturale (Global Stability Analysis Model - GSAM), per capire come la vecchia stazione e le nuove addizioni si sarebbero comportate con i diversi carichi, sia nel suo stato finale sia durante le fasi cruciali del programma del cantiere. Dove informazione è stata carente riguardo alle prestazioni strutturali dell’edificio originale, sono state intraprese indagini intrusive per confermarne le scelte.
La sfida maggiore per l’impresa esecutrice e per la società che ha ingegnerizzato il progetto esecutivo ha riguardato la gestione di un cantiere, dei relativi programma e costi, dentro a un edificio che doveva comunque continuare a funzionare correttamente, con conseguenti limiti temporali e di programmazione, al fine di assicurare e consegnare un’architettura di alta qualità, causando un’interruzione minima della funzionalità quotidiana del servizio ferroviario.