L’NH CityLife Hotel, progettato dallo studio italiano AAAA Quattroassociati, occupa il lotto di un ex complesso clericale novecentesco, oggi in prossimità del centro congressi MiCo nell’area di CityLife, un ambito urbano della città di Milano che in questi anni si sta trasformando radicalmente nelle destinazioni e nelle forme. Si tratta di un intervento volto a recuperare il rilevante manufatto di una chiesa sconsacrata esistente nel lotto a disposizione per il progetto, che prevedeva l’insediamento di un hotel con diverse strutture accessorie e di supporto proprie della funzione ricettiva di alto livello. Il complesso originario si componeva di tre parti costruite in differenti periodi: nel 1934 viene completata la costruzione del primo corpo, la chiesa in muratura con pianta a croce latina a tre navate, conclusa da un’abside a emiciclo in corrispondenza della quale si elevava la torre campanaria in mattoni faccia a vista. Il prospetto principale era caratterizzato da una triplice partizione degli ordini e dallo sviluppo preponderante della campata centrale conclusa da un frontone a timpano retto, tipica espressione del linguaggio neo-manieristico. Successivamente, nel 1949 e nel 1966 vengono rispettivamente completati l’edificio monastico di accoglienza su via Colleoni e la costruzione di una scuola su via Tranchedini.

Dopo la sconsacrazione della chiesa del 2017 e la conversione a uso alberghiero del lotto, si sarebbe potuti procedere con un intervento di completa demolizione e ricostruzione, poiché il complesso risultava privo di vincoli. Tuttavia, il processo progettuale ha riconosciuto la centralità del volume della chiesa, la qualità dei materiali da costruzione e soprattutto il suo ruolo di riferimento identitario nel tessuto urbano limitrofo, una presenza rilevante e connotativa in un ambito urbano in forte trasformazione. Questi aspetti hanno condotto alla scelta di conservare la chiesa attraverso interventi che ne riconvertono l’aspetto integrandola al programma ricettivo-alberghiero. Gli spazi della chiesa, per le particolari qualità volumetriche e stilistiche, vengono reinterpretati e funzionalmente convertiti per le principali attività di accesso dell’hotel, mentre tutti i servizi, la logistica, le aree congressuali, il ristorante e le camere vengono realizzate in nuove strutture edilizie connesse e relazionate a essa. Il volume della chiesa viene ripensato riducendolo alla propria stereometria essenziale, eliminando gli elementi connotativi tipici del luogo di culto ed evidenziando il valore paradigmatico degli elementi morfologici dell’architettura civile che ha caratterizzato nel XVIII e XIX secolo la città di Milano. Da questo nucleo originario si eleva la svettante torre a pianta rettangolare che occupa il lotto in profondità, mentre un’articolata parte basamentale si sviluppa in volumi più bassi e strettamente legati agli spazi aperti disposti sul fianco ovest della chiesa.

Dopo la demolizione dei corpi dell’ex convento su via Colleoni e dell’ex scuola, il progetto ha previsto l’eliminazione di alcuni elementi di facciata quali il timpano e l’apertura sulle navate laterali delle arcate interne, oltre alla demolizione controllata del campanile e del corpo absidale. Partendo dagli assi principali della navata centrale e dal transetto, si generano le direzioni in cui si sviluppano i nuovi edifici in continuità con la chiesa. Il transetto viene convertito a foyer d’ingresso, mentre la grande aula della chiesa, resa permeabile dalle aperture sui tre prospetti, assume le caratteristiche di un grande spazio porticato d’accesso. Il livello del piano terra è stato portato alla stessa quota del pavimento della chiesa, sopraelevando su un unico podio gli spazi interni ed esterni di un metro rispetto al livello strada. Entrambi i corpi bassi del ristorante e del centro congressi definiscono dei propri spazi di pertinenza all’aperto in relazione al muro perimetrale del lotto: uno caratterizzato da una pergola come prolungamento dell’edificio del ristorante, e una pensilina che separa il giardino dallo spazio all’aperto pavimentato del centro congressi. Sono presenti quattro accessi indipendenti per l’hotel, il centro congressi e il livello dei parcheggi interrati e le parti di logistica. La distribuzione delle camere all’interno della torre di nuova costruzione è organizzata lungo un corridoio centrale, che, in corrispondenza del terzo piano, si collega all’edificio della chiesa e dà accesso alle dieci suites duplex. Il sistema delle camere rimane invariato per tutti i dodici piani della torre, che termina al tredicesimo piano con una terrazza con piscina.

Il progetto di recupero e rifunzionalizzazione adotta qui la strategia di uniformare le diverse parti del complesso partendo dalla reinterpretazione delle forme e degli spazi dell’esistente e ricercando soluzioni di continuità tra gli edifici. Tra i fattori caratterizzanti l’architettura della chiesa esistente, viene scelta in particolare la lesena come comune denominatore, elemento verticale sporgente con funzione decorativa che scandisce la facciata esistente e che nel nuovo complesso definisce l’alternanza di pieni e vuoti. Applicata sulle superfici delle facciate laterali sia della chiesa sia della nuova torre delle camere, permette di percepire le diverse parti costitutive l’intervento come un’unica volumetria d’insieme. Va aggiunta la volontà di applicare una scelta cromatica e materica come forma di riduzione unificante, riconducendo al colore bianco le pareti delle strutture esistenti come gli elementi prefabbricati in cemento bianco adottati per le lesene distribuite su tutte le facciate esistenti e nuove. Negli spazi del corpo chiesa, oltre al portico e alla hall d’ingresso, viene scelto di inserire le suites a due piani; dal terzo piano della torre si accede in quella che era la volta della navata centrale della chiesa, che, grazie all’inserimento di due solai, ospita la zona giorno delle suites, collegata tramite una scala interna alla zona notte sovrastante e che permette l’accesso alle terrazze tra gli archi rampanti.

GLI INTERVENTI NELL’EX CHIESA
La valorizzazione funzionale e architettonica dell’edificio chiesa, integrata nel nuovo complesso ricettivo dell’hotel, presuppone il recupero degli spazi e degli elementi architettonici esistenti con la finalità di caratterizzare l’ospitalità e l’immagine della nuova architettura. La rifunzionalizzazione ha richiesto la reinterpretazione degli spazi e delle distribuzioni nelle logiche delle necessità della nuova destinazione d’uso, creando tre macroambienti. L’aula, grazie alle demolizioni controllate delle murature di chiusura delle navate laterali, si presenta come un portico d’accesso coperto, divisa dalla hall, ospitata nell’ex transetto, da un grande serramento articolato che ne permette la chiusura. La volta della navata centrale ospita le suites duplex grazie all’inserimento di un solaio di chiusura a livello del primo ordine di colonne esistenti, caratterizzato da travi IPE e lamiera grecata con getto. Lo strato coibente esterno permette il miglioramento delle prestazioni residue della muratura con la sola applicazione di una rasatura sulla volta interna restaurata. Il serramento d’ingresso alla hall segna la linea termica, oltre alla quale è stato realizzato un vespaio aerato con casseri a perdere nel solaio contro terra dell’ex transetto. Con un’altezza massima di quasi 11 metri, il serramento si articola sia in pianta che in alzato riprendendo le forme e gli allineamenti dei pilastri polistili tra i quali viene predisposto grazie a uno scasso lineare che ne permette l’inserimento senza l’aggiunta di montanti a essi affiancati. Il piano delle demolizioni controllate sull’edificio dell’ex chiesa ha previsto anche la rimozione di elementi quali il timpano e i contrafforti di facciata, insieme alle nuove aperture verticali tra gli archi rinforzati da profili d’acciaio e la sostituzione di alcune porzioni di muratura tramite la tecnica di cuci e scuci.

Scheda progetto
Località: via Bartolomeo Colleoni, 14 - Milano
Committente: CLH srl, ing. Paolo Cardano, Gruppo IGEFI srl with NH Hotels
Area: totale area costruita 15,990 mq ca.; gross built area SL (ex SLP) 6,866 mq
Volume costruito: totale 64,500 mc
Costo: 18.000.000 euro building costs + FF&E (interiors) 4.0000.000 euro
Service design: ESA engineering
Structural design: BIESSE Ingegneria
Main contractor: DVC, Di Vincenzo Dino & C. spa
3D visualization: AAAA Quattroassociati
Design period: initial proposals 2016; detailed and executive design 2018-2020 + interior design 2021
Construction period: site start October 2019 - completion date april 2022
Program: restaurant and congress centre; 15 above ground floors; 1 basement level; 185 rooms; congress centre with 460 seats
Photos: Andrea Martiradonna

Arketipo 160, Recupero, Novembre 2022