Nozal head office  

Località Aubervilliers, Parigi,
Francia
Committente
Nozal-Arus
Progettazione Jean Claude Donnadieu
Architecte
Assistente B. Pouillard
Direttore dei
lavori
SIDEC, Bobigny, A.F.I.I. (società
delegata)
Ingegneria strutturale
B.T.P.
Ingegneria tecnica Berim
Ufficio di
controllo
Socotec (Agenzia Seine Saint-Denis)
Impresa
generale
Dumez, Ile de France
Superficie lotto
3.450 m2
Superficie costruita 9.770
m2
Volume 34.195 m3
Costo globale Euro
11.433.676

Il nuovo palazzo per uffici della KDI (Klöckner Distribution Industrielle),
sorge, non distante da Parigi, in una località del dipartimento francese di
Seine Saint-Denis, Aubervilliers, nota per la sua consolidata tradizione
industriale. La sua origine è infatti legata alla presenza del canale, che dà il
nome alla regione, tramite il quale si effettuava il trasporto delle merci
pesanti su speciali imbarcazioni, destinate a servire il nord della Francia.
Tale vocazione ha caratterizzato l'intero sviluppo della città influenzandone in
modo decisivo l'evoluzione urbana. Testimonianza ne sono i nuovi grandi
complessi del terziario avanzato che indicano, ormai da qualche decennio, le
ultime tendenze dell'economia moderna.
L'edificio, di cui ci occupiamo,
rientra a pieno titolo nell'alveo delle attività di servizio, trattandosi di una
struttura nata in origine per ospitare la Sede Sociale della Società Nozal,
filiale del gruppo Usinor-Sacilor, confluita in seguito, insieme ad altri gruppi
societari, nel grande consorzio tedesco denominato Arbed.
Lo Studio
Donnadieu, incaricato della realizzazione dell'edificio, ha posto come
condizione imprescindibile la necessità di esprimere, attraverso il mezzo
progettuale, lo spirito e la cultura attuale dell'insediamento urbano.
Il
complesso si articola su più fronti: il Boulevard Felix Faure, che costituisce
il fronte principale, il retrostante e parallelo canale di Saint Denis e
l'attraversamento diagonale della Rue du Tournant. L'impianto spaziale
dell'edificio sfrutta con una certa sapienza, tramite l'utilizzo di slittamenti,
brevi rotazioni ed altri dispositivi geometrici, la conformazione assegnata del
sito. Il lieve gomito prodotto dalla deviazione dell'asse del Boulevard Felix
Faure serve per inserire un corpo più basso che spezza la struttura a maglia
regolare del blocco; mentre l'asse diagonale, che si proietta sul prospetto
principale, viene assunto come spunto interessante per l'apertura di un portale
attraverso cui è possibile leggere la presenza, sul retro, del canale di Saint
Denis. Il prospetto sul canale risulta maggiormente frammentato anche grazie
all'inserto di un corpo nero che fa da controcanto al suo simmetrico trasparente
posto sull'altro lato del portale. Il dinamismo con cui si struttura il
manufatto sul versante urbano, letto per brevi scorci e improvvisi cannocchiali
visivi, si esplica simultaneamente lungo il prospetto che si affaccia sul
canale.
Qui la scansione data dal passaggio vuotopieno imprime su tutto il
fronte un andamento ritmico, bruscamente contraddetto dalla sincope
dell'elemento nero opaco, vero corpo estraneo di tutto l'intervento.
Il
sistema costruttivo impiegato è la struttura a telaio, realizzata interamente in
acciaio inox. Tale scelta strutturale assume un deciso valore estetico nei due
prospetti longitudinali, dove il sistema di montanti e travi a sezione
circolare, con giunti ad incastro e controventatura di irrigidimento, si traduce
nella monumentalizzazione dell'esoscheletro. Quest'ultimo termina in alto con un
brise-soleil metallico, posto orizzontalmente su un doppio profilo inclinato, a
protezione dei terrazzamenti con giardini pensili che si affacciano sul canale
di Saint Denis. Il leitmotiv della struttura, oltre a caratterizzare fortemente
l'immagine esterna del complesso, si ripropone, negli interni, mediante
l'ossatura in acciaio a vista dei pilastri, a tratti suggerito anche nel
trattamento dell'impianto orizzontale (travi e solai metallici).
L'involucro
che, secondo un'espressione entrata ormai nell'uso comune, viene definito dai
progettisti come la pelle dell'edificio, acquista una qualità di leggerezza
grazie al suo arretramento rispetto alla struttura in acciaio.
La relazione
tra i due elementi è evidente: l'involucro staccato da terra si comporta come un
muro sospeso ancorato alla struttura portante esterna mediante un apposito
sistema di fissaggio. La rinuncia alla continuità col terreno, che non avviene
se non per punti discreti, appartiene oggi al linguaggio moderno
dell'architettura, ossia a quel carattere di astrazione in cui si riconoscono
molti progettisti che operano all'interno di un rapporto critico con la
tradizione.
Non ci troviamo di fronte ad un'opera esemplare, bensì ad un
esempio di architettura che fa uso di un certo linguaggio diffuso, partecipe di
un comune sentire almeno negli ambienti della nostra disciplina.
I materiali
usati, oltre all'acciaio, sono il vetro e il grès porcellanato. Questi ultimi
compongono la superficie dell'involucro esterno: il grès porcellanato
GranitiFiandre, impiegato nei due tipi a tinta unita, il Pario e il Black
levigati, è costituito da pannelli 60 x 60 cm applicati alla struttura con
sistema di ancoraggio a scomparsa.
Infine la distribuzione interna delle
funzioni si articola su nove livelli complessivi di cui sei fuori terra. Nei
piani interrati sono collocati i locali di servizio e un parcheggio con 200
posti auto. La scelta della pianta libera, coerente con l'identità
dell'intervento e con il tipo di attività, consente la massima flessibilità
distributiva: i locali di servizio, le sale riunione ed il sistema di
collegamenti verticali e orizzontali sono concentrati nella parte interna
dell'edificio, mentre gli uffici sfruttano la migliore condizione di luce delle
aree perimetrali.
L'individuazione di alcuni elementi singolari scelti
nell'impianto di distribuzione, gli ascensori vetrati e la scala a pianta
circolare, in asse con l'ingresso, agganciata ad un sistema di cavi verticali in
acciaio, organizza la fruizione degli spazi interni e denota, non senza un certo
compiacimento dell'autore, la concezione strutturale dell'insieme.

Testo di Filippo Nicotra
Estratto da Materia n. 37

Informazioni
Elementi in grès
porcellanato per pareti ventilate GranitiFiandre, prodotto
Pario e Black della collezione Tinte Unite formato 60 x 60 cm superficie
naturale e levigata
Ascensori Mitsubishi
Brise-soleil
Acoveen Steel
Controsoffittature
Mineral
Copertura Terrasse
Elementi
d'illuminazione Europhane
Fornitura elementi d'acciaio
Nozal
Posa elementi d'acciaio
Usinor
Elementi in vetro
Decoglass
Facciate St. Gobain,
Verre
Finiture metalliche Stainless, Steel
Fondazioni
Pieux/Paroie, Moulée
Impianto anticendio Peinture
Intumescente

Impianto d'illuminazione interna
Europhane
Pannelli Decoglass
Pavimenti
prefabbricati Plancher Collaborant
Rivestimenti
Vinyl
Strutture Metallique

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