Luogo: Nembro (BG), Italia
Committenza: Amministrazione comunale di Nembro
Progetto architettonico: Archea Associati (Laura Andreini, Marco Casamonti, Giovanni Polazzi, Silvia Fabi, Gianna Parisse, Massimiliano Giberti)
Collaboratori: Francesco Giordani, Giuseppe Pezzano
Progetto strutture: Favero e Milan Ingegneria
Progetto verde: Studio Archea
Progetto impianti: Favero e Milan Ingegneria
Progetto impianti elettrici: Favero e Milan Ingegneria
Progetto illuminotecnico: Favero e Milan Ingegneria
Impresa di costruzione: Zeral srl
Tempi progetto: 2000-2001
Tempi di realizzazione: 2002-2007
Superficie costruita mq: 1.800
Volume costruito mc: 11.200
Costo complessivo: euro 2.088.817
Fotografie: Piero Savorelli
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Il contesto
A Nembro, comune di 11.000 abitanti in provincia di Bergamo, l'amministrazione comunale ha deciso di convertire l'ex scuola elementare nella biblioteca comunale aggiungendo un nuovo corpo di fabbrica. La scuola risale alla fine dell'Ottocento e, da allora, l'edificio ha cambiato più volte destinazione d'uso ma grazie alle pregiate caratteristiche architettoniche ha sempre mantenuto un ruolo di punto di riferimento all'interno della cittadina.
Il progetto
Il progetto si basa sulla ristrutturazione interna dell'edificio esistente, appartenente alla tipologia a corte, a forma di "C", e sulla nuova edificazione di un corpo edilizio che ne completa il lato aperto.
I due corpi di fabbrica, esternamente separati l'uno dall'altro, sono tuttavia collegati da un piano sotterraneo illuminato da una serie di lucernari (vetri pedonabili) creati nella pavimentazione della corte esistente.
L'intervento di ristrutturazione consiste prevalentemente nella chiusura dei portici esistenti, nella creazione di spazi ampi ai piani superiori e nell'inserimento di una nuova scala interna curva. La scala originaria è stata infatti sostituita da una in ferro, staccata dalla parte muraria, che collega l'edificio con il nuovo piano sotterraneo. Da qui si snoda un percorso, lungo il quale si articola la mediateca con i suoi computer di consultazione, che porta al nuovo edificio della biblioteca. L'edificio preesistente ospita inoltre l'ingresso principale e una serie di servizi quali l'emeroteca, la sala polifunzionale da 40 persone e diverse sale di consultazione. Il portico sulla corte è stato chiuso da grandi pareti vetrate e costituirà un percorso espositivo lungo il quale trovare le novità editoriali.
Lo schermo rosso carminio
Il nuovo intervento architettonico si distingue nettamente da quello esistente perché è caratterizzato dal colore rosso carminio del rivestimento. Si tratta di una sorta di schermo che si sovrappone al volume dell'edificio costruito in acciaio e vetro, ed è composto da migliaia di formelle in cotto smaltato. Le tavelle quadrate (di lato 40 cm x 40cm) sono montate su pilastri in acciaio, accoppiati a loro volta, e fissati alla struttura in acciaio dell'edificio retrostante. Le tavelle possono ruotare sul loro asse e, in tal modo, movimentare la facciata creando degli spazi pieni alternati a spazi vuoti. Il risultato è la creazione di una superficie irregolare che esternamente riflette la luce (grazie allo strato vetroso) e, attraverso le "finestrelle" aperte, lascia intravedere il volume vetrato e i rivestimenti in legno delle parti interne. Dall'esterno verso l'interno la luce penetra in modo colorato.
Lo spazio interno
La nuova biblioteca si articola internamente come uno spazio a tripla altezza a pianta unica. Al centro, il nucleo è costituito da una grande libreria in legno intorno alla quale si può girare liberamente affacciandosi da un lato sulla vetrata che si apre sulla corte interna e, dall'altro, attraverso i ballatoi interni, sullo spazio interno del piano terreno dove si trova la sala lettura principale. I corpi scala con i relativi ingressi sono posti ai due estremi del volume in modo da non interrompere lo spazio aperto interno e la vista continua verso l'esterno.