Confronto
Nuovi Laici - Toscana, Marche, Abruzzo
Luca Gelmini


Tutto  il materiale realtivo all'esposizione d'Architettura LABORATORIO ITALIA 2005 è presentato all'interno del portale www.floornature.it


Anche se inevitabilmente riduttivo il termine "nuovi laici" rappresenta un possibile punto di partenza per parlare di un fenomeno diffuso a livello nazionale, che connota il lavoro di giovani architetti apparentemente lontani da condizionamenti culturali - di metodo e spesso anche di forme - propri delle scuole d'architettura e dei loro maestri.
L'idea d'architettura è inevitabilmente legata al modo d'intendere le cose materiali e immateriali: il personale rapporto con la vita, la natura e gli altri individui. In molti casi la riflessione sull'opera e il pensiero di un altro architetto, artista o intellettuale, segna l'inizio di un proprio percorso di ricerca, che poi procede seguendo uno sviluppo non necessariamente coerente con i riferimenti iniziali.
L'universo laico dell'architettura si basa sul presupposto che la realtà ha molteplici sfaccettature e che per questo di essa è possibile dare diverse interpretazioni. Tale affermazione di estremo relativismo nei confronti delle possibilità del progetto, libera da ogni dubbio o preclusione ideologica, lascia tuttavia in sospeso tutta una serie di questioni tra cui la scelta degli strumenti per sondare la realtà. E proprio la questione dello strumentario a disposizione dell'architetto contemporaneo costituisce aspetto di distinzione e allo stesso tempo di condivisione fra i gruppi considerati in questa sezione. Nell'area del Centro Italia sono stati individuati nove studi di architettura che coinvolgono quattordici architetti provenienti da Toscana, Marche e Abruzzo. Essi costituiscono un gruppo eterogeneo, per formazione ed esperienze professionali, difficile tracciarne quindi un profilo comune senza commettere omissioni e semplificazioni.
Antonello Boschi vive e lavora a Follonica. Ha studiato a Firenze, dove è tuttora impegnato come docente in corsi teorici sulla cultura del progetto. E' autore di articoli e saggi apparsi sulle principali riviste internazionali. Tra il 1998 e il 2000 ha lavorato al progetto e alla realizzazione di un museo lapidario a Piombino che ha le sue premesse metodologiche in un'attenta rilettura dell'opera di Carlo Scarpa e del suo rapporto con l'antico.
Andrea Milani, senese laureatosi allo IUAV, ha un proprio studio a Siena composto da circa dieci persone. Negli ultimi anni, ha partecipato a concorsi nazionali ed internazionali tra i quali si ricordano quelli per la realizzazione dell'ampliamento di un ospedale psichiatrico nel Cantone S. Gallo, Svizzera, e per la nuova Biblioteca Pubblica del Centro Culturale di Jalisco a Guadalajara in Messico. Tra i progetti recentemente realizzati: il Graduate College Santa Chiara, frutto della riconversione di un ex convento di Cappuccine sul colle di S.Chiara a Siena.
Marco D'Annuntis, oltre al lavoro professionale, svolge dai primi anni Novanta attività didattica e di ricerca presso le Facoltà di Architettura di Pescara e Ascoli Piceno. Con i suoi lavori ha ottenuto premi e riconoscimenti in concorsi e seminari nazionali ed internazionali. Con il progetto per la "Casa ad evoluzione indeterminata", costruita a Sant'Egidio alla Vibrata presso Teramo, D'annuntis materializza parte della sua ricerca sulle dinamiche territoriali della costa adriatica. La casa diventa un sistema spaziale, aggiornabile e modificabile nel tempo, senza rinunciare al rapporto con il contesto ambientale e culturale.
Lo studio MDU (Misuratori Differenziale Urbano) di Prato è stato fondato da Valerio Barberis, Alessandro Corradini e Marcello Marchesini, tre architetti che oltre alla libera professione svolgono attività accademica nelle facoltà di Parma e Firenze. MDU è studio associato di architettura che si occupa di progettazione dalla scala urbana a quella dell'interior design, ricercando una sintesi tra differenti approcci che provengono dalla cultura contemporanea (arte, architettura, sociologia, letteratura,..).
Maurizio Meossi, dopo la laurea all'Università di Firenze, consegue nel 2002 il Master in teoria della Progettazione presso il Design Research Lab (DRL), Architectural Association di Londra. Negli anni di frequentazione londinese collabora con lo studio Zaha Hadid Architects. Dal 2003 è coordinatore del progetto costruttivo per il Museo delle Arti del XXI secolo di Roma per conto di SPC Engeneering. Insieme a Filippo Innocenti, ha dato vita a partire dal 2000 a SPIN+, un "gruppo di progettazione aperto, un'esperienza di ricerca applicata e volta ad esplorare le nuove dimensioni spaziali dell'architettura contemporanea". Il gruppo rappresenta una fra le realtà emergenti nel complesso e variegato panorama dell'architettura digitale. Nel 2002 SPIN+ è tra i gruppi invitati ad una mostra di Gemona del Friuli interamente dedicata al rapporto tra informatica e architettura.
Pao Atelier d'arte e d'architettura nasce a Firenze nel 1995 e si trasferisce a Pesaro nel 2000. Lo studio, fondato dagli architetti Silvia Caringi e Omar Toni, opera  senza soluzione di continuità tra il mondo della progettazione architettonica e quello dell'arte e della scenografia.
Il gruppo n'TT di Macerata composto dagli architetti Carlo De Mattia, Michele Marrozzini e Guidomassimo Postacchini, si occupa di architettura, design e comunicazione. Un'apertura ambiziosa verso il mondo della professione che ha permesso fino ad ora al gruppo di occuparsi di molti temi fra loro profondamente differenti: dal design delle interfacce allo studio di concept architettonici per centrali termoelettriche, dalla progettazione di ampi interventi residenziali all'industrial design e parallelamente di intrattenere contatti con altrettanto diversi tipi di committenza, dalla grande azienda multinazionale al piccolo privato.
David Raponi (studio HOV) di Ancona, è un architetto laureatosi a Firenze che si divide tra l'insegnamento universitario e i lavori di studio e ricerca personale. Fra i temi di indagine e sperimentazione cari a Raponi-HOV il viaggio in riflessioni astratte mediante l'uso della tecnologia digitale, alla scoperta di forme insediative e di aggregazione alternative a quelle del mondo reale.
E infine, Salvatore Re architetto laureatosi a Firenze con studio a Pisa. Lavora prevalentemente nelle province di Livorno e Pisa occupandosi di un ambito che va dalla progettazione architettonica al restauro.
Gli architetti e le architetture proposte in rassegna, si legano ad un insieme di riflessioni-provocazioni con lo scopo di innescare la discussione, raccogliere pensieri, impressioni e stati d'animo, ampliare il campo d'azione in modo da coglierne le molteplici variazioni. Ciò che dovrebbe emergere alla fine da questa mappatura estesa a livello nazionale, è l'insieme di atteggiamenti, modi d'operare e intendere l'architettura e il mondo, che contraddistingue il lavoro di giovani architetti provenienti da realtà diversificate uniti da un senso di non appartenenza a scuole o correnti precostituite.