Un cantiere che prosegue senza sosta alle porte della città di Lodi. È in corso di realizzazione, infatti, la nuova sede della facoltà di Medicina Veterinaria dell’Università degli Studi di Milano, che sarà trasferita interamente nel capoluogo lodigiano. Il progetto è stato sviluppato dall’architetto giapponese Kengo Kuma che ha previsto la creazione di due edifici simili caratterizzati però da una progettazione strutturale estremamente differente.


Il cantiere è diviso in due lotti: l’edificio Nord del lotto 1 è destinato ad aule e laboratori per la didattica con aula magna da 350 posti a struttura inclinata alta sei metri, mentre a Sud nel lotto 2, saranno collocati i dipartimenti e i laboratori di ricerca. Nel progetto di Kuma, lo stabile 2 è collegato al primo da un edificio ponte di 28 metri, che attraversa la roggia Bertonica con una struttura portante in cemento armato precompresso. L’elemento naturale del canale, che attraversa il sito, diviene così il fulcro del complesso, con l'edificio rivolto alla natura, parte intrinseca del contesto circostante.

Il nuovo campus di Medicina Veterinaria ospiterà circa 2.200 studenti, oltre a 300/400 unità tra personale docente, tecnici di laboratorio, dottorandi, dipendenti tecnico/amministrativi e di servizio. Le dimensioni dei lotti 1 e 2 sono pari a circa 40.000 metri quadri, su cui sono stati edificati oltre 25.000 metri quadri di impalcati. I 2 lotti sono stati volutamente progettati con funzioni diverse. Di conseguenza, anche la progettazione strutturale dei due lotti ha seguito strade separate. In entrambi travi e pilastri sono a struttura mista acciaio-calcestruzzo NPS®. Cambia invece il tipo di solaio, alveolare nel lotto 1, predalles nel lotto 2.


Come spiegato dagli ingegneri Alessandro Pieretto e Alfredo Scattolin, progettisti delle strutture miste NPS® di Tecnostrutture, i due edifici hanno peculiarità differenti: “L’edificio 1 è caratterizzato da ampi spazi - per esempio nell’aula magna -, solai inclinati nelle aule e dislivelli anche significativi tra solai adiacenti. Tutto ciò si trasforma in una sfida costruttiva da risolvere grazie all’unione di un sistema misto a pareti di cemento armato controventanti e un classico telaio pilastri-trave, giuntata all’angolo del fabbricato. L’edificio 2 presenta numerosi e ampi fori nell’impalcato, detti pozzi di luce, che precludono l’uso di solai precompressi. Per l’edificio 1 è stato impiegato un sistema composto da pilastri PTC® bipiano ad alta resistenza in calcestruzzo centrifugato, travi NPS® composite in acciaio e calcestruzzo e solai precompressi alveolari alti 30 e 50 cm. Una struttura poderosa dove solo per la copertura dell’aula magna, il peso dei singoli elementi alveolari arriva a 15 tonnellate. Il peso dei singoli elementi alveolari è di 15 tonnellate. Per l’edificio 2, invece, sono stati scelti setti a struttura mista, pilastri NPS® PTC® bipiano in calcestruzzo centrifugato, travi miste NPS® e solai predalles: una struttura leggera dove il peso massimo del singolo elemento non supera le 3,5 tonnellate”.

La filosofia che caratterizza lo studio di Kengo Kuma, fondata sul rispetto e la valorizzazione del paesaggio culturale e naturale esistente si declina anche nel progetto del campus universitario di Lodi. Il contesto agricolo destinato al nuovo campus, caratterizzato da un articolato sistema di rogge e canali, è stato scelto come elemento fondamentale del progetto, allo scopo di creare un forte legame con il paesaggio della campagna lodigiana. Grandi vetrate consentiranno alla natura di entrare all’interno dell’edificio durante tutte le stagioni, permettendo al paesaggio di farsi parte integrante del progetto stesso. La cura per il legame con il territorio si rifletterà anche nella scelta dei materiali: legno, pietra e vetro, per sfumare il più possibile la percezione del confine tra architettura e natura.

Scheda progetto
Direttore artistico opere architettoniche: arch. Kengo Kuma and Architects
Direzione Lavori architettonici: arch. Emanuele Pession (Studio associato Pession)
Direzione opere edili: ing. Silvano Bandolin (Studio Archiloco)
Progettista delle strutture: ing. Alberto Grimond
Direzione Lavori strutturali: ing. Alessandro Bonaventura (F&M Ingegneria)
Progetto delle strutture NPS®: ingg. Alessandro Pieretto e Annarita Benincasa – Tecnostrutture S.r.l.
Direzione del montaggio NPS®: geom. Alessandro Baldo – Tecnostrutture S.r.l.
Esecuzione Lavori: R.T.I. tra Consorzio Ciro Menotti – Pro.Edil – SALC – Coop. Viridia
Committente: Università degli Studi di Milano
Data di inizio lavori: Dicembre 2015
Data di fine lavori: Novembre 2017