Dopo aver commissionato a Jean Nouvel, Massimiliano Fuksas, Renzo Piano e Marco Visconti quattro progetti all’interno del complesso di Maranello (Mo), la Scuderia Ferrari ha scelto lo studio Wilmotte & Associés Architectes per l’ultima realizzazione in seno agli storici headquarters: si tratta del nuovo edificio della Gestione Sportiva (GES), che ospita le principali attività della squadra di Formula 1, gli uffici tecnici e amministrativi e le officine di produzione. Il progetto possiede un’identità visiva molto forte dove il protagonista è, come nelle opere precedenti, ancora una volta l’acciaio. Il GES, costruito in soli 20 mesi, sorge su un’area di proprietà della casa automobilistica, precedentemente adibita a parcheggio; occupa una superficie complessiva di circa 9.000 metri quadri, cui si aggiungono le aree a verde circostanti e la viabilità interna, per un totale di 16.000 metri quadri. In pianta l’edificio è un quadrilatero lungo 115 metri, con i lati nord e sud paralleli che misurano rispettivamente 100 e 50 metri; il lato ovest è invece lungo 130 metri.
Il fabbricato si sviluppa su quattro livelli: due interrati e due fuori terra; gli spigoli sono arrotondati per comunicare una immagine di leggerezza e dinamismo. La struttura è stata realizzata in cemento armato sino al piano terra, la scelta è invece ricaduta sull’acciaio per la parte fuori terra, così da consentire future possibili estensioni della costruzione. Il telaio principale della struttura fuori terra è impostato su una maglia tipo 16,2 x 16,2 m ed è composto da pilastri in profili cavi in acciaio a sezione circolare di Ø 610 e spessore 6 mm, da travi principali HLA 1000 al piano primo ed HEA 900 al piano copertura. Le travi secondarie sono previste in profili alveolari con aperture circolari, rispettivamente: ACB 900/170 (ricavate dall’unione di due semiprofili HEA 600) al primo livello ed ACB 890/115 (ricavate dall’unione di due semiprofili IPE 600) in copertura. Le travi alveolari nelle zone a giardino sono sostituite da profili ad anima piena HEB 900.
Alla base della concezione della facciata sono i colori identitari della Ferrari: i “rossi” storici e il nero alternati a trasparenze trasmettono un’idea di edificio in continuo movimento, richiamando la velocità delle autovetture. La modularità dei pannelli, unita ad un particolare trattamento serigrafico conferiscono inoltre all’insieme un effetto cangiante di estrema eleganza. In continuità con il piano interrato anche la facciata del piano terra è costituita da pannelli verticali, realizzati in vetro trasparente con l’aggiunta di linee orizzontali anch’esse serigrafate, per impedire la vista dall’esterno e per permettere una corretta illuminazione degli ambienti interni.
La nuova sede delle Scuderie Ferrari di Maranello, punta a raggiungere lo standard Net Zero Emission Building (NZEB): edificio ad energia quasi zero, con consumi abbattuti e alimentazione da energia pulita. Se l’Europa ha fissato al 2021 la data ultima entro la quale tutti gli edifici dovranno essere ad “Energia Quasi Zero”, la Ferrari ha anticipato le scadenze, trasformando già in chiave green l’intero parco Testa Rossa.
(Courtesy of Fondazione Promozione Acciaio - Text by Valentina Piscitelli)