Testo di Davide Cattaneo

Nuovo istituto scolastico superiore nel Campus di Sondrio
Testo di Davide Cattaneo

Luogo: Sondrio
Committente: Provincia di
Sondrio
Progetto e Direzione Lavori: LFL
architetti
Progetto strutture: Alderighi Ingegneri
Associati
Progetto impianti meccanici: Studio Tecnico
Ingegneria Impiantistica Lecco
Progetto impianti elettrici:
Famlonga Amerino s.r.l.
Impresa costruttrice: G.L.G. di
Trivella Lino & C. s.n.c., Cedrasco, So
Tempi di
progetto
:
progetto definitivo-esecutivo - 2002/2003
realizzazione
- 2003/2005
Superficie: 4314
m²
Volumetria: 15.050 m³
Costo di
costruzione
: 2.810.000,00 Euro. Pari a Euro. 50/mq.

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ARCHITETTO

L'edificio e il Campus

Un Concorso di Progettazione promosso nel 2001 si proponeva di realizzare un
nuovo edificio scolastico, primo passo di un più ampio programma di
riqualificazione complessiva di un Campus scolastico nel quale strutture
esistenti isolate e distanti occupavano una vasta area priva di gerarchie degli
accessi e dei percorsi, di aree ricreative e di attrezzature sportive. La
stereometrica immagine del nuovo edificio si inserisce tra le sagome dei rilievi
montuosi di Sondrio quasi a definirne un nuovo orizzonte artificiale che
"misura", con il proprio rigore geometrico, le irregolarità del suolo per
valorizzare l'identità del luogo. Sin dall'inizio è apparsa evidente
l'importanza della collocazione del nuovo edificio e del suo rapporto con le
altre strutture esistenti: il nuovo volume si inserisce nel cuore del Campus,
definendo un nuovo asse centrale che diventa punto di riferimento per tutta
l'organizzazione dell'area. I progettisti hanno pensato ad un edificio che si
potesse estendere longitudinalmente connettendo le aree marginali del campus e
assecondando i dislivelli naturali del terreno per definire spazi aperti dalla
nuova identità. Questa soluzione consente di creare collegamenti funzionali tra
gli istituti esistenti e di risolvere il tema della centralizzazione degli
impianti e della dotazione di aree e strutture collettive a servizio delle
scuole. Dalle esigenze funzionali e dalla definizione degli obiettivi prendono
forma corpi e volumi di grande valore estetico, che esaltano la chiarezza
dell'impianto la qualità nella definizione dei dettagli e nell'uso dei
materiali. Ne è testimonianza la pensilina in aggetto accanto all'ingresso che
si interrompe per lasciare spazio ad un albero che la supera in altezza, segno
della compenetrazione e del rapporto intenso tra verde ed edificio.

Le scelte progettuali

L'edificio è organizzato su due livelli e sfrutta l'irregolare altimetria del
terreno, in declivio da nord a sud. Tre semplici corpi di fabbrica, distinti ma
collegati tra loro, corrispondono a specifiche destinazioni d'uso; volumi puliti
definiscono spazi e percorsi delineando chiaramente la struttura complessiva e
integrando spazi interni ed esterni per ottenere luoghi accoglienti e
funzionali.
Ad est, su un basamento organizzato a corte affacciano i
laboratori nel quale sono disposti i locali tecnici, di archivio e supporto,
parzialmente interrati verso nord. Gli spazi aperti sistemati a verde, sono
attrezzati con percorsi parzialmente protetti da pensiline e con alcune sedute e
consentono, nella buona stagione, di espandere le attività direttamente
all'esterno.
Un corpo longitudinale che si estende per circa 110 m. su due
livelli ospita le 14 aule didattiche; il fronte delle aule è protetto da un
sistema di frangisole a lamelle orizzontali, costituito da scatolari in
alluminio dipinti di bianco, mentre sul fronte opposto, il lungo corridoio è
evidenziato dalla sottili aperture longitudinali. A nord un volume di tre piani
si attesta sul piazzale esistente e individua l'accesso principale alla scuola
che ospita l'atrio di ingresso a tutta altezza, gli spazi per le segreterie e
per gli insegnanti. Lo spazio a tripla altezza dell'atrio di ingresso mette in
comunicazione visiva i diversi livelli della torre; dall'atrio si accede alla
strada interna sulla quale si apre la sequenza delle aule. La parete ovest è
solcata da due serie di finestre orizzontali; le differenti altezze delle
aperture consentono la vista all'esterno sia stando in piedi sia sedendo su una
lunga panca opportunamente predisposta. A metà del percorso, una grande apertura
nella parete individua uno spazio comune, in corrispondenza del quale si trovano
i servizi e una seconda scala che conduce ad uno spazio analogo, al piano
inferiore, ad uso dei laboratori. Al primo livello, nella parte terminale sud
antistante la palestra esistente è stato ricavato uno spazio utilizzabile per
spogliatoi e servizi per un futuro utilizzo indipendente dalla scuola, a
supporto delle aree sportive del campus.

Lo studio delle aperture

Il rapporto tra spazi interni ed esterni e la distribuzione funzionale dei
volumi è ben espressa dalla tipologia e dalla disposizione delle aperture:
un'ampia vetrata a tutta altezza contraddistingue l'atrio di ingresso, i
laboratori a piano terra vengono illuminati da ampie aperture, mentre i corridoi
di distribuzione delle aule al piano superiore sono caratterizzati da lunghe
finestre a nastro. Anche la posizione del serramento varia in base alla
tipologia delle aperture: a filo interno in corrispondenza della fascia
superiore del nastro di aperture, a filo esterno nella fascia sottostante. Il
disegno dei serramenti è irregolare e presenta una linea orizzontale collocata
ora più vicina al limite inferiore del serramento, ora a quello superiore.
Schermature in alluminio tinteggiato permettono di controllare la radiazione
solare proteggendo i fronti a seconda dell'esposizione e connotando i prospetti.
Il rapporto tra illuminazione naturale e artificiale conferisce un'immagine
mutevole all'edificio: di sera le luci interne creano nel secondo livello due
lame luminose in corrispondenza delle finestre a nastro, mentre l'atrio di
ingresso diventa trasparente scoprendosi verso l'esterno.

Materiali, illuminazione e colore

Le strutture dell'edificio sono costituite da telai in cemento armato, con
solai in predalles prefabbricate e tamponamenti esterni in blocchi cavi di
cotto. I volumi sono caratterizzati da un differente utilizzo dei
materiali: un rivestimento in lastre di pietra grigia, squadrate, levigate e
posate accostate è stato utilizzato nel basamento dei sei laboratori
contrapponendo la propria matericità alla trasparenza degli ampi spazi vetrati;
nell'insieme il basamento scuro e vetrato è arretrato rispetto al filo facciata
del piano superiore. Il differente taglio e la tipologia delle aperture
caratterizzano i restanti volumi dalle superfici interamente intonacate. Grande
attenzione è stata dedicata al colore: oltre al bianco delle pareti, ai toni
brillanti dell'acciaio e a quelli caldi del legno sono state previste pareti
dipinte di rosso che diventano punti focali della struttura, tagli di colore
interni e si rivelano all'esterno attraverso le aperture, creando giochi nei
piani delle aule e identificando elementi forti come l'ingresso. Lo sfondo rosso
a tutta altezza mette ancor più in evidenza la scala e la passerella appese alla
copertura mediante cavi in acciaio, che sembra porsi come oggetto d'arte da
contemplare, anche grazie alle lampade che si agganciano alla parete rossa.