Una proposta di progetto per il nuovo stadio della Fiorentina nel quartiere Novoli di Firenze. Pierattelli Architetture ha sviluppato un masterplan che prevede una riqualificazione dell’area (oggi adibita al mercato agro alimentare) che lascerebbe in dote alla città non solo un impianto sportivo all’avanguardia, ma un distretto funzionale e accessibile, riqualificato per servizi e tempo libero.

Il progetto per il nuovo stadio diventa così l’occasione per trasformare l’importante infrastruttura sportiva in un segno di rinnovamento, crescita ed espansione urbana, ridisegnando lo scenario urbano di una delle zone più vitali della città.
Il progetto è molto più di un’opera di design sportivo: ridefinisce i rapporti tra architettura e contesto, risolvendo proprio attraverso l’arrivo dello stadio anche altre criticità che gravano sull’intera area. L’occasione consente infatti di progettare un riadattamento della rete viaria, a oggi caratterizzata da importanti carenze infrastrutturali, ridisegnando e creando un nuovo equilibrio con il Mercafir (il mercato agroalimentare di Firenze). La costruzione di colline artificiali completa il progetto per creare un’architettura viva e fruibile con servizi sempre aperti per i cittadini: il nuovo stadio presentato da Pierattelli Architetture si sviluppa quindi all’interno di un masterplan articolato, volto a ridefinire e riqualificare l’importante area di zona Novoli, porta di ingresso della città.

Caratterizzato da una forma organica, lo stadio ricorda per la sua particolare conformazione, più alta da una parte e più bassa dall’altra, un “Sasso”. Una maglia metallica colorata ricopre la struttura esterna, contraddistinta dai colori sociali della squadra: viola, bianco e rosso. 16 ingressi, di cui 4 dotati di tornelli, con ascensori e scale panoramiche, permettono di accedere ai 3 anelli di tribune, oltre che alla galleria commerciale e alla zona ristorazione, sempre aperte al pubblico.
Il progetto del nuovo stadio rappresenta sicuramente un’opportunità unica per Firenze - ha commentato l’architetto Massimo Pierattelli - utile per ripensare il rapporto tra l’edificio, le sue funzioni e la città, attribuire nuovi significati alla struttura e creare valore aggiunto per i cittadini, oltre che per i tifosi”.
Il nuovo stadio pensato da Pierattelli non è quindi solo un innesto sul tessuto urbano preesistente, ma un elemento parte di una nuova visione della città, capace di coniugare funzioni diverse, lasciando in dote delle aree attive tutto l’anno. Una visione olistica del rapporto tra architettura, urbanistica e vita sociale, in grado di ottimizzare il rapporto tra vita cittadina e sportiva.

La superficie di circa 60 ettari della zona Novoli, a nord ovest della città, è caratterizzata da una maglia urbana molto attiva e dinamica, che tuttavia sconta una significativa carenza di infrastrutture che ne limitano il ruolo e le potenzialità. Proprio partendo dalla valutazione dei limiti e criticità dell’area, Pierattelli Architetture ha impostato il progetto sul ridisegno della rete viaria che si sviluppa attorno all’area del Mercafir.
Viale Guidoni - su cui al momento si riversa la maggior parte del traffico in ingresso e in uscita dalla città - viene interrato tramite un tunnel con ingresso in prossimità della ferrovia e uscita di fronte al Palazzo di Giustizia, modificando il senso di marcia in un’unica direzione e mantenendo una strada pedonale e ciclabile a livello zero per gli abitanti del quartiere.
A nord dell’area è stata aggiunta una strada che collega l’attuale piazza Artom con via dell’Olmatello, tagliando a metà l’area Mercafir. Quest’ultima viene mantenuta, ma ridimensionata nell’ottica di un’ottimizzazione di spazi e risorse: l’area viene resa interamente pedonale, isola di quiete all’interno del traffico intercomunale.
Lungo i lati lunghi dell’area di progetto, si è poi scelto di sviluppare 4 colline artificiali, create per delimitare la zona, rappresentando al tempo stesso un nuovo polmone verde per la città. Architettura viva e fruibile quotidianamente, le colline, con un’altezza massima di 6 m, sono posizionate in modo da non rappresentare un ostacolo visivo.

Il progetto dello stadio proposto da Pierattelli Architetture si caratterizza per la peculiare silhouette, quasi organica, e una superficie curva in acciaio con una maglia metallica a disegno romboidale. I colori delle superfici rimandano a quelli della squadra: viola, bianco e rosso, con una leggera trasparenza che lascia intravedere gli elementi distintivi dello stadio anche dall’esterno. Il mosaico colorato è inizialmente caratterizzato da una forte predominanza del viola, fino ad arrivare alla copertura in cui è il bianco dominante: da una visione area l’intera struttura sembra così richiamare un enorme fiore.
Lo stadio con un perimetro di circa 600 m, una larghezza massima di oltre 200 m e una lunghezza massima di oltre 150 m, prevede una capienza di 40.000 posti. L’altezza della struttura varia da 30 a 40 m: la parte più alta, che sovrasta le tribune e si trova di fronte al nuovo ingresso, è pensata per ospitare la tribuna giornalisti.
L’impianto è dotato di 16 diversi ingressi con scale panoramiche e ascensori: 4 sono provvisti di tornelli per manifestazioni sportive e quindi utilizzabili esclusivamente durante gli eventi. Gli ingressi principali, posizionati secondo gli assi principali alla base, permettono di accedere a un anello costituito al piano terra da un doppio volume che corre lungo tutta la dimensione del piano e che distribuisce il flusso delle persone nelle diverse zone.
Il progetto prevede l’integrazione di servizi sempre aperti al pubblico, come la galleria commerciale a doppio volume e il ristorante con terrazza panoramica.
Al centro del secondo anello è presente una zona dedicata alle tribune autorità e onore, 10 skybox di 16 mq l’uno e quattro sale riunioni attrezzate per eventuali summit di mercato o dirigenziali. Quest’area ha un eccesso esclusivo dalle scale panoramiche a nord.
L’ultimo anello domina tutto lo stadio e, per enfatizzare lo stacco tra le tribune e la copertura, non ospita servizi, ma solo i setti e le colonne che reggono la struttura interna.
La parte interrata dello stadio è dedicata i servizi: spogliatoi per gli steward comprensivi di piscina, zona riscaldamento e centro benessere, una grande area hospitality da cui è possibile accedere alla sala stampa, delle zone skybox, tribune autorità e locali di servizio.