Progettato da Kengo Kuma and Associates (KKAA) e da Yuki Ikeguchi, partner che ha guidato il progetto, l’OMM - Odunpazari Modern Art Museum rappresenta un importante punto di riferimento architettonico della città universitaria di Eskisehir nel nord-ovest della Turchia, a 200 km a sud-est di Istanbul. Inaugurato nel settembre 2019, l’Odunpazari Modern Art Museum è un museo d’arte moderna e contemporanea fondato dal collezionista Erol Tabanca. Il museo presenta un ricco programma di mostre multidisciplinari e la collezione permanente comprende oltre un migliaio di opere d’arte che vanno dagli anni ’50 ai giorni nostri, fra le opere di artisti turchi fra i quali Burhan Dogançay, Canan Tolon, Azade Köker, Nejad Melih Devrim, Erol Akyavas, Haluk Akakçe, Taner Ceylan, Inci Eviner, Gülsün Karamustafa ed Erdag Aksel, e gli artisti internazionali come Peter Zimmerman, Jaume Plensa, Marc Quinn, Robert Longo, Aron Demetz, Julian Opie, Sarah Morris, Stephan Kaluza, Hans Op De Beeck, Massimo Giannoni, Seon Ghi Bahk, Alfred Haberpointner. Il sito si trova nella zona denominata Odunpazari, alle porte di un’area urbana di recente sviluppo, e si affaccia sul paesaggio urbano circostante, caratterizzato da piccole abitazioni tradizionali. Secondo il progetto di Kengo Kuma, l’Odunpazari Modern Art Museum si presenta infatti come un agglomerato di edifici “ingabbiati” da travi orizzontali in legno incastrate perpendicolarmente, in modo tale da creare una continuità con le linee e la disposizione delle case ottomane circostanti.
Il museo, con una superficie di 4.500 mq, si pone come elemento di riconnessione fra la città e il suo patrimonio e più in generale come un punto di riferimento nello sviluppo culturale di Eskisehir e della regione dell’Anatolia centrale.

Una piramide di scatole di legno sovrapposte che cita l’architettura locale e crea una piazza su più livelli, l’Odunpazari Modern Art Museum si inserisce tra le strade tortuose di Eskisehir e sviluppa con esse un unico percorso continuo che fa emergere l’obiettivo dei progettisti, quello di evidenziare l’unicità di questo paesaggio.
Rendendo omaggio all’architettura e alle tecniche costruttive locali, l’architetto giapponese crea una piazza museale su più livelli che funge da punto di incontro per i cittadini e i visitatori. Il progetto di Kengo Kuma ha infatti origine proprio dall’integrazione del nuovo complesso nel tessuto urbano, nel voler rispecchiare la qualità del paesaggio stradale, componendo il volume per aggregazione, impilando una serie di scatole fino a raggiungere la dimensione urbana. Le scatole impilate a livello della strada si adattano alla scala delle case circostanti e si innalzano via via verso il centro del museo, fino a creare un nuovo landmark per il quartiere. L’edificio si compone di volumi cubici impilati e interconnessi rivestiti da travi in legno lamellare e declinati in varie dimensioni per creare diversi spazi espositivi all’interno. I volumi a sbalzo e la rotazione creano nuove prospettive e rendono il percorso attraverso il museo singolare e imprevedibile. Gli spazi più ampi al piano terra offrono l’opportunità di esporre opere d’arte e installazioni di grandi dimensioni, mentre le “scatole” si ridimensionano ai livelli superiori per mettere in mostra le creazioni più piccole. Il tutto ruota attorno al grande atrio centrale, dove una presa di luce dal lucernario sul tetto dell’Odunpazari Modern Art Museum “buca” l’intero edificio con un andamento rotatorio, inondando gli spazi di luce naturale.

I blocchi di forma quadrata sono stati organizzati in modo da far emergere quel senso di continuità con il paesaggio urbano circostante, un collegamento dal carattere unico, che offre l’opportunità di ospitare mostre e attività anche fuori dalle mura del museo. L’elemento legno viene in questa architettura adoperato da Kuma a partire dal nome stesso del museo, in quanto Odunpazari significa proprio “mercato della legna da ardere”, rendendo onore al legname come importante eredità della città: un modo per parlare della storia e della memoria del luogo che ospita il nuovo museo, costruendo con il legno uno spazio accogliente ed eco-sostenibile.
L’Odunpazari Modern Art Museum espone circa 1.000 pezzi di arte moderna e contemporanea di Tabanca, oltre a mostre temporanee, disposte sia in gallerie ampie e spaziose che in spazi più piccoli e raccolti, per alternare l’esperienza dei visitatori tra apertura e intimità. Al centro dell’edificio, dove si incontrano i quattro blocchi accatastati, emerge la presenza dell’atrio che si estende per l’intera altezza dell’edificio a tre piani, dove il lucernario rivestito in legno si attorciglia delicatamente percorrendo gli interni dell’Odunpazari Modern Art Museum in maniera verticale. Il museo si apre, inoltre, su una grande piazza con dei gradini che costeggiano l’edificio, collegata a una vecchia area residenziale: la connessione tra interni ed esterni riflette infatti il legame che l’Odunpazari Modern Art Museum si propone di creare tra persone e arte, dando vita a un accesso immediato e quotidiano alla memoria della propria città. I progettisti sono stati profondamente ispirati dalla storia, dalla cultura, dalle persone e dal paesaggio urbano di Odunpazari e hanno voluto che l’edificio “risuonasse su molti livelli”, nella speranza che il museo potesse dare nuova vita a Eskisehir, diventando un punto di incontro centrale e attraente per la città, e che i visitatori si potessero sentire entusiasti e a proprio agio, rendendo il museo non solo un luogo per godersi l’arte, ma un luogo dove il legame con la storia e la memoria del luogo potessero collegandosi al futuro.

LE LINEE GEOMETRICHE DIVENTANO IMMAGINI COMPLESSE
Nel progetto dell’Odunpazari Modern Art Museum OMM, Kengo Kuma ha reinterpretato il tessuto storico del Distretto di Odunpazarı con una prospettiva contemporanea. Con il suo caratteristico design caratterizzato da elementi in legno sovrapposti, che contraddistingue gran parte delle architetture di Kengo Kuma and Associates (KKAA), l’edificio di circa 4.500 m2 vuole rendere omaggio all’architettura locale di Odunpazarı. Kuma ha voluto reinterpretare l’architettura a cupola ottomana e l’architettura tradizionale giapponese, progettando un edificio caratterizzato da quattro componenti principali: geometria, luce, accatastamento e legname.
L’Odunpazari Modern Art Museum vuole allontanarsi dal design convenzionale attraverso la trasformazione di semplici linee geometriche in immagini complesse, la luce di alta qualità che penetra nell’edificio e le forme non lineari, l’impilamento architettonico e il sistema di costruzione in legno che alludono allo storico tessuto di Odunpazarı, costituiscono le fonti di ispirazione per l’architettura dell’edificio museale. Il design caratteristico basato su robuste doghe di legno impilate rende omaggio all’architettura locale, in particolare alle case storiche ottomane con livelli più alti in legno a sbalzo, tradizionali di Odunpazari, nonché alla storia della città come fiorente mercato del legname.
Costruito per formare una sorta di “piazza museo” che si collega alle altre istituzioni culturali, l’architettura distintiva di OMM segna una nuova pietra miliare per la città. Il progetto è caratterizzato da “scatole” in legno impilate, non chiuse, ma costituite da doghe che si ripetono sia all’interno che all’esterno.
Ogni “scatola” varia in dimensioni e altezza, a seconda del suo utilizzo.
Il museo è diviso in tre piani, a partire dagli spazi espositivi più grandi al piano terra, che riflettono il ritmo e le dimensioni del paesaggio urbano circostante, e continua con sale più piccole al piano superiore, progettate per ospitare opere d’arte più intime.
Un grande atrio centrale illuminato da un lucernario collega visivamente i diversi livelli, permettendo alla luce naturale di entrare nell’edificio.

Scheda progetto
Project: Kengo Kuma and Associates
Principal use: Art Museum
Partner in Charge: Yuki Ikeguchi
Project Architect: Yasemin Sahiner
Team: Yuki Ikeguchi; Partner in charge, Yasemin Sahiner; Project Architect, Man Wai Yiu, Anteo Taro Sanada
Structural Engineer: SIGMA
Facade Engineer: Ateknik Structural Design
Mechanical Engineer: TEMA Engineering and Consulting Trade Ltd.
General Contractor: Polimeks Holdings, INC.
Structural system: Steel, RC Major materials: Laminated Timber Pine, limestone, Oak flooring, plaster
Site area: 16,360 mq
Total floor area: 3,582 mq
Committente: Polimeks Holdings
Photos: NAARO, Batuhan Keskiner, Kemal Seçkin (Hotel)

Arketipo 140, Involucri, settembre 2020