Sul fronte lungo porto nel quartiere di Frederiksstaden, nel centro di Copenaghen in Danimarca, poco a nord rispetto al Royal Danish Playhouse progettato dallo studio Lundgaard & Tranberg Architects nel 2008 per riunire i tre palcoscenici teatrali della città, ha preso vita, a continuazione di quella ispirata progettazione, un’ambiziosa opera di ingegneria e urbanistica conclusa nel 2016. Successivamente alla costruzione della Playhouse, il concept della piazza, già presentato in sede di concorso, è stato realizzato da Kvæsthusselskabet, una joint venture tra il Ministero della Cultura danese, proprietari sia del teatro che di Ofelia Square, e l’associazione filantropica Realdania.
A continuazione e completamento del teatro infatti, una costruzione che coniuga i materiali della tradizione con la trasparenza del vetro per regalare alla città preziosi palcoscenici che hanno l’acqua come sfondo d’eccezione e che si ampliano all’aperto con un molo digradante in legno di quercia, il pontile di sbarco delle merci del porto costruito nel XIX secolo è stato “scavato” per creare un ampio parcheggio con tre livelli interrati (meglio, tre livelli sotto il mare) e la sua superficie a filo d’acqua ripristinata e restituita alla cittadinanza.

Uno spazio pubblico, un camminamento e un luogo di sosta in continuità con la passeggiata in legno prolungamento del foyer del teatro, punteggiato da una serie di piccole strutture rivestite in metallo che fungono da scale per accedere al parcheggio sottostante e da bocche per la ventilazione dei piani interrati, ma anche da bar e palcoscenici per piccoli spettacoli all’aperto.
Il molo, che conta una superficie complessiva di 16.000 mq, sorge dal quartiere Nyhavn, si estende su entrambi i lati del Royal Playhouse e prosegue verso settentrione, dove la rampa di cemento grigio scuro immerge il suo bordo più esterno sotto il livello dell’acqua invitando il mare a tracciare liberamente il suo contorno. Verso l’interno, il bacino di Kvæsthus con l’ampia scala/sosta in legno di quercia offre un punto di incontro intimo e tranquillo, mentre, verso l’esterno, il canale principale del porto è ora crocevia delle rotte dei traghetti da e per Oslo e per le isole e i porti del Baltico. I tre piani interrati sono stati sottratti all’oceano con imponenti opere di ingegneria: paratie in calcestruzzo armato e una struttura di acciaio, oltre che a intercapedini e impermeabilizzazioni lungo tutto il perimetro, articolano un grande parcheggio che prende aria e luce dall’alto. Uno spazio di distribuzione a tripla altezza che corre longitudinale rispetto al molo è disegnato in superficie da blocchi circolari di vetro a creare un piacevole gioco di luce sia nel sottosuolo sia in superficie, di notte, quando il parcheggio è illuminato. La grande piazza soprastante è punteggiata da una serie di padiglioni rivestiti in metallo, echi dei container delle merci e ora quadro contemporaneo all’aria aperta della nuova vita del porto: caffè, vendita di biglietti, servizi igienici, discese al parcheggio sotterraneo e un palcoscenico per spettacoli all’aperto.
“Ofelia Square completa la nostra visione per l’area circostante il Royal Danish Theatre’s Playhouse”, raccontano Lundgaard & Tranberg Architects. “Abbiamo tentato di intervenire nel modo più delicato possibile nell’area dove il denso tessuto storico incontra il fronte del porto, offrendo alla città uno scenario per la vita pubblica in precedenza assente”.

CONTAINER CANGIANTI SCANDISCONO IL MOLO
Dieci i padiglioni posizionati sul molo. Organizzati lungo una fascia di luce realizzata in blocchi circolari di vetro annegati nella soletta di cemento che da luce ai tre piani di parcheggio interrato, richiamano i container un tempo dislocati nel porto. Oltre ad assolvere funzioni di servizio, quali le scale di discesa al parcheggio sottostante, la sua aerazione e i servizi igienici, ospitano caffè, biglietterie e palcoscenici per piccoli spettacoli all’aperto. L’area è volutamente lasciata libera, fruibile a tutti, a esclusione di alcune panche di legno, proprio per permetterne la massima flessibilità di utilizzo. I padiglioni sono costruiti da una struttura in profili di acciaio zincato e rivestiti da una lamiera di tombak. Il tombacco è una lega di rame (80%), zinco (16%) e silicio (4%) chiamata anche “similmoro” perché ne ricorda la particolare cromia. È stata utilizzata come rivestimento verticale e orizzontale in spessori diversi (da 3 mm fino a 10 mm per conferire massa e resistenza ai portali) sia con texture piena sia stirata per favorire la ventilazione dell’interno dei padiglioni.

IL PARCHEGGIO SOTTO IL LIVELLO DEL MARE
La nuova superficie del molo è contemporaneamente la copertura del parcheggio sotterraneo: tre livelli costruiti sotto il livello del mare che hanno alleviato il traffico nella zona e permesso l'apertura di piazza St. Annæ. Gli edifici storici della piazza ora fanno da scenario a una rinnovata vita del porto a tutte le ore del giorno. Costruiti tramite ingenti lavori di scavo e di contenimento delle acque, con paratie di calcestruzzo armato e strutture metalliche, i piani interrati sono organizzati lungo un sistema di distribuzione longitudinale a tutta altezza che permette l’ingresso della luce naturale e l’aerazione a tutti i livelli. Il parcheggio risulta perfettamente isolato, anche acusticamente, rendendo alcuni dei suoi ambienti adatti a ospitare particolari performance teatrali o mostre.
La pavimentazione del molo è costruita da blocchi di calcestruzzo fibrorinforzato gettati in loco e sorretta da imponenti travi di acciaio. Solcati da tagli longitudinali poco profondi, fatti a mano con l’ultima finitura, la pavimentazione è ritmata dai canali di scolo e dai giunti di dilatazione in ghisa, così come la finitura dei bordi del molo. Verso il mare, i confini della banchina sono sfumati dall’acqua, che secondo le maree e le correnti, ne disegna confini sempre mutevoli.

Scheda progetto
Località: Sankt Annæ Plads 36, Copenhagen, Denmark
Architetti: Lundgaard & Tranberg Architects
Committente: Realdania Kvæsthusselskabet A/S
Ingegneri: Cowi A/S Traffic
Advisor: Via Trafik
Paesaggio: Lundgaard & Tranberg Architects, Julie Kierkegaard
Artistic consultant: Finn Reinbothe
Area: urban space 16,000 mq, carpark 17,800 mq (500 parking spaces)
Design year: 2010-2012
Anno: 2013-16
Awards and nominations: 2017 EUmiesaward top 40 nomination, 2017 In-Situ Award, 2016 Diploma, Society for the Beautification of the Capital
Photos:  Jens Markus, Lindhe, Lundgaard & Tranberg Architects

Arketipo 139, Parcheggi, giugno 2020