Interviste – L'architetto e designer Stefano Giovannoni illustra gli scenari e le tendenze del settore

Lo showroom milanese la Casa del Bagno, in una conferenza stampa su 'Oltre il design: il bagno intelligente ', ha dato spazio all'intervento di voci autorevoli del design come Stefano Giovannoni, che, nell'occasione, ha tracciato il profilo dell'azienda giapponese Toto, che proprio quest'anno festeggia i suoi novant'anni di vita. Lo abbiamo incontrato per parlare delle prospettive del settore bagno.

Quali sono i nuovi scenari del bagno?
«Il bagno è oggi l'ambiente wellness per eccellenza, il luogo per la cura del corpo e la ricerca del benessere. Lo stretto legame con l'acqua porta alla ricerca degli archetipi che vedono a contatto due entità di base: l'uomo e l'acqua, con tutto ciò di ancestrale che questo rapporto evoca. Il bagno, quindi, è sempre più associato all'idea di relax, all'ambiente naturale, a tutto ciò che riguarda la sfera sensoriale. Oggi con la tecnologia gli effetti artificiali più sofisticati simulano ciò che possiamo riscontrare in natura: la cascata d'acqua, gli effetti illuminotecnici, la climatizzazione, ci permettono di calibrare il microclima dell'ambiente in modo sempre più complesso e personalizzabile».

Nel futuro un ruolo sempre più importante sarà giocato dall'uso dei materiali. I tempi sono maturi per aprire nuove tematiche progettuali?
«Per realizzare il progetto dell'ambiente bagno generalmente si parte dalla scelta dei sanitari in ceramica, che diventano spesso gli elementi di connotazione dell'ambiente. Oggi pensare il bagno in modo nuovo significa concepirlo attraverso una visione più globale, partendo dalle caratteristiche primarie dello spazio fra cui la scelta dei materiali che costituisce uno degli elementi determinanti. A questo proposito riscontriamo il ritorno dei materiali naturali che enfatizzano il rapporto diretto uomo-natura. Credo che ripensare all'ambiente bagno partendo da una scelta sui materiali possa generare un nuovo approccio al progetto, dove l'ambiente non deriva da una sommatoria di oggetti, ma è generato dall'idea di insieme basandosi sulle caratteristiche primarie dello spazio: ovvero materiali, luce, colore e superficie.
Il design è entrato ormai da più di un decennio nell'ambiente bagno e sono nate molte aziende che hanno prodotto una serie innumerevole di sanitari. Questi prodotti, inoltre, spesso si assomigliano tra loro e generano un catalogo ormai estremamente ricco, dove il nuovo ha il problema di differenziarsi rispetto all'esistente in un contesto in cui la tecnologia produttiva è la stessa da decenni. Da quando il design è entrato nel contesto dell'arredo bagno, dieci anni di sperimentazione hanno portato a una serie di prodotti estremamente interessanti, trasformando alle radici il modo di concepire il bagno, ma oggi è difficile vedere ulteriori sviluppi particolarmente significativi.
L'ambiente doccia, al contrario, che si allontana dal limite produttivo della ceramica, è quello che ha avuto il dato d'innovazione più significativo. Le aziende, negli ultimi anni si sono evolute soprattutto nello studio della doccia e hanno recuperato una dimensione che ha relegato in secondo piano il ruolo più tradizionale dei sanitari. La visione di possibili scenari futuri parte oggi proprio da quanto si è verificato recentemente per l'ambiente doccia».

In questa evoluzione come si colloca Toto, uno fra i maggiori produttori mondiali di sanitari tecnologicamente avanzati, che quest'anno al Salone del Mobile ha presentato soluzioni innovative?
«Quest'anno Toto ha partecipato al Salone del Mobile ed io mi sono occupato della progettazione dello stand in cui è stato presentato Luminist, materiale da loro brevettato e Neorest, la nuova tipologia di washlet. L' intervento è stato volutamente coreografico, in quanto dovevo mostrare le caratteristiche del materiale. Luminist è una resina satinata trasparente dalla superficie soft touch e si stampa per colaggio. Le lastre standard sono di dimensioni tre metri per novanta centimetri, con spessore ideale di quindici millimetri. Luminist permette il passaggio della luce con un effetto soft molto particolare. La sua colorazione e il modo in cui filtra la luce permette molteplici applicazioni.
Da Toto è utilizzato in questo momento per lo stampaggio di alcuni lavabi e piani cucina, anche perché ha un' ottima resistenza al calore. La sua versatilità ha permesso di realizzare negozi e progetti di interni, sfruttando questa interessante relazione con la luce naturale e artificiale, generando effetti luminosi interessanti. Il secondo intervento è stato focalizzato su Neorest, il nuovo tipo di Washlet integrato. In passato il Washlet era la parte superiore del wc, un 'coperchio' che si poteva aggiungere a qualsiasi sanitario esistente e permetteva di eliminare il bidet unendo la funzione dei due sanitari in uno solo. Oggi Toto ha sviluppato un nuovo prodotto, il Neorest, che, oltre ad essere un insieme integrato di funzioni, si presenta come un oggetto di forma compatta, permettendo così di ottenere un articolo semplice e al tempo stesso tecnologicamente sofisticato».