Un centro per la cura delle malattie mentali in cui tutti i servizi per la riabilitazione sono raggruppati in un complesso formato dalla ripetizione di un modulo spaziale standard. Un sistema di costruzioni economicamente sostenibili ed energicamente efficienti, in cui la scala domestica e il calore degli spazi interni si integrano con la natura circostante e concorrono alle finalità delle cure. Il complesso, situato vicino ai principali centri sanitari al di fuori del comune di Vic, nella contea di Osona, è circondato da un parco e, grazie alla modularità della costruzione e alla distribuzione dei volumi sul terreno, si apre con corti verdi e ampie viste all’intorno. Il suo programma, che copre un’area di 1.657 mq, è sostanzialmente sviluppato al piano terra per facilitare la mobilità degli utenti e garantire il rapporto diretto con la natura: attorno a un blocco principale che contiene gli ingressi, la hall centrale e le aree di sosta e distribuzione, si articolano altri quattro padiglioni, ognuno con il suo programma di cure specifico.

Il concept di progetto, nonché la sua struttura, si fondano su un modulo spaziale base largo 6 m e di lunghezza variabile; l’aggregazione di due o tre moduli forma i singoli blocchi. Fulcro del progetto è il blocco centrale dal quale hanno accesso gli altri quattro padiglioni. La topografia del luogo e la flessibilità del concept nell’adattarsi al terreno fa sì che fra un blocco e l’altro vengano a crearsi aree verdi coltivate a giardino o a frutteto dagli stessi pazienti, come parte delle terapie di cura. Lievi rampe collegano ogni blocco al centro e agli spazi esterni in un fluire di percorsi senza barriere. Anche la tecnica costruttiva è stata studiata da Comas-Pont Arquitectes in modo da risultare semplice, con una riduzione significativa dei tempi del cantiere, ed efficiente, con una gestione delle risorse energetiche ottimizzata in relazione all’utilizzo effettivo dello spazio. Il rapporto fra struttura, involucro e materiali viene integrato e sistematizzato in un modulo spaziale funzionale in modo che i singoli padiglioni siano energeticamente autonomi e si autoregolino termodinamicamente grazie alle strategie costruttive adottate.

La struttura portante è costituita da profili tubolari metallici (200x100x6 mm) che coprono una luce di 6 m, distanziati ogni 2,4 m, che disegnano un volume allungato dalla copertura a volta. Le chiusure verticali sono progettate in modo differente secondo l’esposizione: verso sud, al di là del portico chiudibile con tende in pvc che contiene le serre bioclimatiche, grandi vetrate in vetro stratificato e serramento in legno di larice si alternano a partizioni opache in blocchi di cemento isolate e finite con pannelli di sughero lasciato a vista; sul fronte nord invece, una maggiore massa termica (in doppio strato di lana di roccia) funge da isolamento contro la dispersione del calore. La copertura è ventilata, finita con un pannello sandwich in lamiera d’acciaio ondulata, e completata da camini di aerazione prefabbricati. L’austerità dell’uso di un singolo rivestimento in lamiera di acciaio per le facciate e per la copertura fa da contraltare alle serre bioclimatiche dei fronti esposti a sud, in cui è la vegetazione a diventare fronte dei blocchi, e all’uso del legno, di larice e in pannelli OSB, come elemento principale degli spazi interni.

IL COMPORTAMENTO BIOCLIMATICO
Il sistema costruttivo modulare e il comportamento energetico ad alta efficienza consentono di adattare la domanda di energia in base all’occupazione interna e al clima esterno. Il singolo modulo, poi variamente assemblato a formare i blocchi funzionali, ha struttura in profili tubolari metallici con una luce fissa di 6 m, modulata ogni 2,4 m per una lunghezza variabile; la copertura a volta è leggera, ventilata e dotata di camini solari prefabbricati. I fronti sono progettati secondo l’orientamento: lungo quelli esposti a sud, un portico lineare profondo 1,5 m svolge la funzione di buffer zone grazie all’effetto serra, sul fronte nord, un tamponamento stratificato con una maggiore massa termica è finito con lamiera di acciaio, come la copertura.
Durante l’inverno, la copertura metallica ventilata con camini solari concorre al guadagno solare chiudendo la camera d’aria per conservare il calore e irradiarlo verso l’interno con meccanismi automatizzati. Le serre esposte a sud rimangono anch’esse chiuse grazie a un sistema di tende in pvc che permettono il passaggio della radiazione solare, mentre la facciata retrostante, finita con pannelli di sughero nelle porzioni opache e con serramenti di legno di larice e vetrocamera, concorre all’immagazzinamento all’interno del calore prodotto. La facciata nord, grazie alla maggiore inerzia termica, concorre alla non dispersione. In estate, al contrario, la ventilazione della copertura viene attivata tramite i camini solari (ventilazione passiva) e le bocchette alla base delle cupole (ventilazione meccanica) in modo da garantire la fuoriuscita di calore in eccesso e il ricambio d’aria. Le serre vengono aperte e, riparate da portici ricchi di vegetazione, garantiscono la protezione delle facciate dalla radiazione solare incidente senza ostacolare l’aerazione. La sinergia dei sistemi costruttivi e delle strategie energetiche adottate è valsa al centro psicopedagocico la classe energetica A.

Scheda progetto
Località: C/Josep Maria Selva 2, Vic (Barcelona), Spain
Architetti: Comas-Pont Arquitectes Jordi Comas and Anna Pont
Collaboratori: Anna Prat, Maria Camps
Promoters: Fundació Centre Mèdic Psicopedagògic d’Osona
Date: Project 2015, Work completion 2016
Strutture: Manuel Arguijo and Associats
Engineering and environmental consulting: La Vola 1981 SA
Acustica: SIS consultoría acústica
Technical architect: Vinclament Slp - Xavier Badia
Constructor: Construccions Ferrer SL
Area: 1,657 mq
Costo: 1.884.513 euro
Photos: Adrià Goula

Arketipo 137, Curare, Aprile 2020