ospedali – Bergamo. Alle porte della Città dei Mille sorgerà il nuovo impianto ospedaliero Giovanni XXIII: un centro all'avanguardia tecnologica e nella cura dei pazienti.

Tutto ha inizio 11 anni fa con il bando di un concorso internazionale per la progettazione del nuovo polo ospedaliero dei Riuniti di Bergamo. Un ospedale concepito secondo le ultime avanguardie in fatto di tecnologia ed organizzato secondo un ottimizzato schema distributivo di tutte le funzioni interne e periferiche.

L'intero impianto è creato su di una maglia strutturale quadrata, così da ottimizzarne la flessibilità architettonica e la facilità di costruzione. Sono stati effettuati grandi lavori di consolidamento del terreno, utilizzando il metodo della "iniezione di colonne di ghiaia", ottime per la stabilità. Per venire incontro alla necessità di velocizzare i lavori e la chiusura del cantiere nei tempi previsti, si è optato per l'utilizzo diffuso della prefabbricazione delle fondamenta e della maggior parte della struttura portante. Al piano terreno, è stata interrata un numero elevato di corridoi per il passaggio dei mezzi di servizio ed emergenza, nonché per la distribuzione interna con trasporto automatizzato. Tutta la rete di corridoi corrisponde alla viabilità superiore, per un miglioramento dell'efficienza interna. I servizi e le infrastrutture di interscambio, la stazione dei tram e
quella ferroviaria, sono posti perifericamente rispetto al corpo
centrale e sono collegati attraverso un tessuto connettivo comune a
tutto l'impianto.

Il concetto dello schema a "nucleo" permette infatti una equidistante distribuzione di tutti i reparti, centralizzando e rendendo più facilmente accessibile dall'esterno il pronto soccorso e la piastra centrale per le diagnosi. Intorno al cuore del complesso, si sviluppa la "hospital street", concepita come una vera e propria strada coperta che distribuisce gli utenti ai sette edifici che coronano l'intero impianto, dove sono posizionati i reparti di degenza dei diversi settori. Questa strada interna è concepita con una struttura reticolare in acciaio e vetro camere in grado di mantenere una temperatura interna costante, sia durante il periodo invernale e quello estivo. Esternamente le diverse parti sono identificate dall'utilizzo di soluzioni architettoniche e di rivestimento continue: il nucleo centrale è caratterizzato da una copertura ad inclinazione attenuata in alluminio, materiale utilizzato anche per le facciate esterne dei sette corpi esterni. Ogni facciata è sormontata da una serie di frangisole e passerelle metalliche che permettono un migliore controllo dell'irraggiamento solare in corrispondenza delle camere di degenza, in un'ottica di sostenibilità.

Risparmio energetico
Prima dell'esecuzione dei lavori inerenti gli isolamenti termici, le caratteristiche dei componenti l'involucro edilizio sono state migliorate rispetto al progetto definitivo redatto nell'anno 2003. Questo per effetto dell'avvenuta entrata in vigore nel frattempo del D.Lgs. 192/05, il quale, sebbene non vincolante per la realizzazione già avviata ha fornito un indirizzo di principio cui si è ritenuto di doversi adeguare. Pertanto tutte le facciate hanno trasmittanza inferiore a 0,37 W/m2K e tutte le coperture inferiore a 0,34 W/m2K. I vetri esterni impiegati sono del tipo selettivo stratificato 66.2; quelli interni del tipo bassoemissivo 44.2 con pvb antirumore. La composizione dei vetri di copertura è completata da una maglia metallica in acciaio inox 52% messa a punto per ridurre l'irraggiamento solare e sostitutiva del sistema frangisole previsto nella soluzione progettuale iniziale.

Sempre nell'ottica di assecondare i principi del D.Lgs. 192/05 per l'approvvigionamento dei fluidi termovettori è stato sfruttato un servizio di teleriscaldamento urbano erogato da ASM con back-up costituito da due caldaie per la potenzialità totale.

All'interno degli ambienti, la climatizzazione è assicurata dalle più aggiornate tecnologie in termini di comfort, affidabilità e risparmio energetico. Il comfort in qualsiasi ambiente, abitativo o produttivo, dipende essenzialmente dalla temperatura dell'aria, temperatura media radiante, velocità dell'aria, umidità relativa, attività fisica, abbigliamento. Nelle camere di degenza una soluzione ottimale è la combinazione di aria primaria col sistema radiante a soffitto, il quale scambia calore principalmente mediante irraggiamento controbilanciando idealmente la naturale dissipazione dal corpo umano. Con tale tecnologia sono stati ottenuti: contenimento dei consumi energetici (bassi valori della portata d'aria e temperature meno estreme dell'ambiente a parità di comfort); maggior comfort rispetto alle installazioni che si basano sul trattamento di grandi quantità di aria, a ventilconvettori o a induttori; aumento della manutenibilità e durabilità degli impianti ed aumento della flessibilità degli impianti, in quanto i soffitti radianti sono facilmente modificabili, senza intervenire presso le centrali e le sottocentrali.


scheda studio

Studio: Progettisti Associati Tecnarc

Indirizzo: Via Lampedusa 13

Città: 20141 - Milano

Telefono: 02 45490600

Fax: 02 45490601

e-mail: direzione@progettisti-associati.it

www: www.progettisti-associati.com

scheda progetto

luogo: Bergamo

cliente: Azienda Ospedaliera Ospedali Riuniti

progetto architettonico: ATI costituita da SCAU sas, Progettisti Associati Tecnarc srl, ETS,STEAM, MMAR, Studio Traversi

impresa di costruzione: DEC

progetto strutture: ETS

impianto elettrico: Progettisti Associati Tecnarc srl, STEAM

tempi di progettazione: 2000 - 2004

tempi di realizzazione: 2005 - 2011

superficie costruita mq: lorda 185.000; ospedaliera 150.000

cv pat

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