Alla 19. Mostra Internazionale di Architettura – La Biennale di Venezia, il Padiglione Canada ospita Picoplanktonics, un’esposizione visionaria curata dal Living Room Collective e commissionata dal Canada Council for the Arts. Il progetto si propone come un laboratorio vivo e dinamico, capace di mettere in discussione le pratiche convenzionali dell’architettura, immaginando un futuro in cui i sistemi costruiti possano coesistere con quelli naturali.

Picoplanktonics è il risultato di quattro anni di ricerca interdisciplinare guidata da Andrea Shin Ling, che ha coinvolto scienziati dei materiali, biologi, esperti di robotica e design computazionale. Al centro dell’esposizione del Padiglione Canada si trovano grandi strutture stampate in 3D contenenti cianobatteri viventi, organismi capaci di sequestrare il carbonio e quindi contribuire alla lotta contro il cambiamento climatico.

Queste strutture, prodotte con una piattaforma per la biofabbricazione sviluppata presso il Politecnico federale di Zurigo, sono le più grandi mai realizzate in materiale vivente. Per accoglierle, il padiglione è stato appositamente adattato per garantire condizioni ottimali di luce, calore e umidità, consentendo ai microrganismi di crescere, evolversi e interagire con l’ambiente.
Un team dedicato sarà presente per tutta la durata della mostra per monitorare e curare gli elementi viventi, sottolineando l’importanza della manutenzione e dell’attenzione nel processo progettuale.

Picoplanktonics è concepito come un esperimento continuo. Non solo mostra forme architettoniche innovative, ma invita il pubblico a riflettere sul ciclo vitale dei materiali viventi: crescita, malattia, mutamento e morte sono parte integrante dell’esperienza. La mostra propone una riflessione sull’architettura rigenerativa, non più orientata unicamente alla sopravvivenza umana, ma alla resilienza ecologica come valore primario.

"Picoplanktonics segna il culmine di quattro anni di ricerche condotte presso il Politecnico federale di Zurigo unitamente a collaboratori internazionali esperti in scienza dei materiali, biologia, robotica e design computazionale. Nell’introdurre questi prototipi viventi nel Padiglione Canada, siamo oltremodo lieti di invitare il pubblico a osservare questo esperimento aperto che rivelerà tutte le fasi della vita del materiale, incluse la crescita, la malattia e la morte, mentre immaginiamo collettivamente un approccio al design rigenerativo come rimedio per il pianeta”, Andrea Shin Ling, Living Room Collective.

Il Canada Council for the Arts, promotore del progetto, ha selezionato Picoplanktonics tramite un concorso nazionale, giudicato da un comitato composto da esperti di architettura, arte e curatela: “La mostra canadese di quest’anno unisce fra loro l’innovazione tecnologica e la gestione ecologica. Si tratta di una mostra unica che non mancherà di ispirare il pubblico di tutto il mondo e di dare adito a importanti conversazioni su come l’ambiente che abbiamo costruito possa meglio ospitare e usare i sistemi naturali per un futuro più sostenibile”, Michelle Chawla, Direttrice e AD, Canada Council for the Arts.

Commissionata dal Canada Council for the Arts, la mostra di quest’anno, Picoplanktonics, curata dal Living Room Collective, è stata selezionata attraverso un concorso presieduto da una commissione giudicatrice composta da: Aziza Chaouni (architetta, titolare della Aziza Chaouni Projects e professoressa associata presso la John H. Daniels Faculty of Architecture, Landscape, and Design dell’University of Toronto); David Garneau (Métis, pittore, curatore, critico d’arte e professore presso il Visual Arts Department dell’University of Regina); Daniel Pearl (architetto, titolare de L’OEUF Architectes e professore presso la School of Architecture dell’Université de Montréal); Siamak Hariri (architetto, socio fondatore della Hariri Pontarini Architects); e Sepake Angiama (curatrice, educatrice e direttrice artistica presso l’Institute for International Visual Art).