Padiglione dell'Utopia a Lisbona

STUDIO SOM, PADIGLIONE DELL'UTOPIA, LISBONA, (1998)

Testo di Enrico Sicignano
 
Il Padiglione dell'Utopia è stato realizzato a Lisbona, in occasione dell'Expo '98. E' proprio durante questi particolari avvenimenti che spesso la ricerca e l'applicazione tecnologica trovano campo fertile per nuove sperimentazioni, nelle nuove tecniche costruttive e nell'espressione formale di nuovi linguaggi.
Collocato in un punto emergente della vasta area destinata all'Esposizione, il Padiglione dell'Utopia si distingue per la peculiarità della sua forma a conchiglia richiamante lo scafo di una nave.
Il complesso, il nuovo principale stadio coperto portoghese, offre una capienza di circa 15.000 posti, con un interno attrezzato per la massima flessibilità nel consentire le più svariate forme di spettacolo. 'Questa versatilità è ottenuta attraverso l'impiego di strutture mobili e intercambiabili che in tempi brevissimi consentono di regolare l'impianto sonoro e di illuminazione, l'altezza del pavimento e la climatizzazione interna'[1].

La volta cupoliforme, appoggiata ad otto pilastri posti all'interno delle facciate, è sostenuta da una orditura ad archi triangolari in legno lamellare, rivestita da lamine di zinco e titanio, ricoprente un'area di circa 2.000 mq. Le dimensioni assegnano una lunghezza di 120 metri per l'asse longitudinale mentre scendono ad un minimo di 60 metri per l'asse trasversale. L'altezza massima raggiunge i 41, 5 metri.
'Lo zinco traslucido delle coperture, percorso nella parte superiore da aperture per l'illuminazione zenitale, nasconde al proprio interno un sistema di sostegno della volta realizzato interamente in carpenteria lamellare incollata, una caratteristica unica ed eccezionale, anche solo per dimensioni e per complessità geometrica. L'utilizzo di un materiale come il legno, impiegato, per certi aspetti nel segno, nei modi e nelle forme di una tradizione costruttiva nazionale'[2].
'La superficie coperta (') è il risultato di un `planning' rigorosissimo, in grado di tener conto delle caratteristiche specifiche del materiale, del taglio, dell'incastro e dell'incollaggio dei singoli pezzi, della scelta del legname e dei suoi tempi naturali di essiccamento, oltre che del montaggio, organizzato giorno per giorno, nei minimi dettagli.(') La struttura, costituita da una serie di costole lunghe oltre centoventi metri, consente, oltre a una elevata resistenza al clima marino, una eccezionale tenuta alla trazione e alla compressione, con un coefficiente di carico analogo a quello dell'acciaio e certamente superiore a quello del cemento, in un'area geografica caratterizzata da una sismicità quasi costante'[3].
 
Note
[1] F. B. Gadola, Come una chiglia ' Utopia Pavilion, Expo 98, in 'L'Arca Plus- Complessi multifunzionali', p. 84.
[2] Ibidem.
[3] Ibidem.

Bibliografia
R. Cruz, 'Atlantico' ' Le Pavillon Polyvalent Expo '98 Lisbonne, in «Architecture méditerranéenne», n. 52, nov. 1999.
F. B. Gadola, Come una chiglia ' Utopia Pavilion Expo 98, in «L'Arca Plus, Complessi multifunzionali», IV trimestre 1999. 

Fase del montaggio della copertura

Fase del montaggio della copertura

Pianta

Pianta

Sezione longitudinale

Sezione longitudinale

Veduta interna

Veduta interna