Comincia l'indagine di Arketipo anche su Expo 2025 Osaka, dopo gli approfondimenti sviluppati nel 2015 per Expo Milano e nel 2020 per Expo Dubai. Il primo passo verso la conoscenza della prossima edizione giapponese riguarda il Padiglione Italia, i cui cardini principali sono appena stati svelati nella cornice di Bergamo, Capitale Italiana della Cultura 2023 con Brescia, alla presenza del sindaco Giorgio Gori e del Commissario Generale per l'Italia a Expo 2025 Mario Andrea Vattani.

Il progetto, firmato da Mario Cucinella Architects, si vuole presentare come un organismo vivo, un hangar del saper fare italiano capace di dare spazio a sperimentazioni artistiche, scientifiche, imprenditoriali e sociali. “Progettare il Padiglione Italia per l’Expo di Osaka 2025 è un’opportunità unica per la creazione di un vero e proprio palcoscenico in cui non solo mostrare - ad un pubblico globale – cultura, storia e innovazione del nostro paese, ma creare un luogo in cui tessere connessioni: per future collaborazioni, per rafforzare legami per scambi culturali, sociali ed economici. In linea con il tema Saving lives e con gli obiet­tivi degli SDGs, il progetto e le conseguenti scelte compositive, tecnologiche e materiche, si faranno promotori di un rinnovato equilibrio tra uomo, natura e tecnologia e potrà diventare un potente strumento per promuovere, ispirare azioni e istau­rare nuove sinergie per lo sviluppo di un futuro più sostenibile. Il Padiglione rappresenta una nuova idea di società e di città: un organismo vivente in cui le relazioni fra uomo, arte, ambiente e storia possano materializzarsi", ha dichiarato Mario Cucinella.

Dal punto di vista compositivo, il padiglione è composto da due parti, una teca che contiene il cuore espositivo e una seconda sezione dedicata alle funzioni accessorie; ne parla lo studio MCA: "il padiglione si presenterà come una struttura permeabile alla luminescenza del cielo e del mare che la circondano. Sul fronte principale si aprirà con un ordine gigante di portali che concorreranno all’immagine di grande atrio porticato, posto ad inquadrare le architetture interne del percorso espositivo. Il visi­tatore, che sarà accompagnato attraverso un percorso creativo fino a diventarne parte, 'respirerà' l’Italia in maniera inequivocabile quando sarà investito dai colori dei quadri rinasci­mentali, dalle proporzioni degli spazi urbani e dalla socialità".

L'insieme è stato pensato come se fosse diviso in tre atti: il Teatro, uno spazio immerso e multisensoriale che metterà in scena suoni, movimenti, colori e suggestioni visive, in un dialogo fra reale e virtuale; La città ideale, tema che fa tornare indietro al XV secolo e luogo pensato come sede dove immaginare la città futuribile creando uno spazio dove valorizzare qualità e artigianalità italiane affiancate alle nuove tecnologie. "Sarà il corpo narrativo e di approfondimento del Padiglione, lo spazio del creare; accoglierà un insieme di moderne botteghe ognuna dedicata a diversi temi: tecnologia ed energia; alimentazione ed ambiente, manifattura e design, arte e architettura", racconta lo studio. L'ultimo 'atto', ospitato sulla copertura del padiglione, è stato chiamato Il giardino all'italiana e si tratta di una rielaborazione del classico elemento del labirinto dove però sperimentare un nuovo equilibrio fra uomo e piante.

Non ultimo, una volta conclusa Expo Osaka, ogni elemento del padiglione potrà essere riutilizzato senza subire ulteriori lavorazioni e adattarsi a nuove esigenze d'uso.