Contribuire a dare un nuovo volto alla città di Padova, in particolare in alcune aree dimenticate dalla città stessa, perché fragili e problematiche, prive di qualità urbana nonostante alcune si trovino in zone centrali e caratterizzate da un significativo valore storico.
Spinta da questo obiettivo, l'Associazione culturale Di Architettura in collaborazione con il Comune di Padova ritorna nella città del Santo con un ricco programma che coinvolgerà le istituzioni, la cittadinanza, quattro poli universitari - lo IUAV di Venezia, il dipartimento di architettura dell'Università di Bologna, il Politecnico di Milano, gli atenei tedeschi di Postdam e Aachen - e il Liceo artistico Modigliani di Padova.
Dopo un'analisi del comitato organizzativo sulla città di Padova sono state individuate sei aree da riqualificare e sono state affidate a sei architetti di fama internazionale, provenienti da Italia, Germania e Spagna. A loro è stato chiesto di presentare un progetto con un alto indice di applicabilità, volto a favorire nuove opportunità sociali e di aggregazione.
Alla conferenza stampa di presentazione, svoltasi lunedì 15 luglio a Palazzo Moroni a Padova, hanno partecipato l'Assessore all'urbanistica Marta Dalla Vecchia, il Capo servizio tecnico pianificazione urbanistica del comune Franco Fabris, gli architetti protagonisti del progetto e i rappresentanti dell'Associazione Di Architettura.
"Vogliamo che la città di Padova riprenda ad occuparsi di se stessa, a partire dalla valorizzazione di alcune aree dimenticate, e invitiamo in primis i cittadini a partecipare all'evento, contribuendo a sensibilizzare l'opinione pubblica su un tema di primaria importanza", hanno spiegato Alessandro Tognon e Cinzia Simioni, rappresentanti dell'Associazione e organizzatori dell'evento.
Le aree individuate e gli architetti a cui saranno affidate:
- Borgomagno a Jan Kleihues;
- Piazzale Stanga e Via Venezia a Gino Malacarne;
- Zona a sud del Bassanello a Carlo Magnani;
- Caserma Piave (ex convento Domenicano Sant'Agostino) a Uwe Schröder
- Caserma Prato della Valle (ex convento Benedettini) a Guillermo Vázquez Consuegra
- Caserma Prandina (ex monastero Benedettine) ad Antonio Monestiroli.
I principali problemi delle zone da riqualificare riguardano i disagi dovuti dal traffico e dalla circolazione e lo stato di abbandono di alcuni capannoni ed edifici che necessitano di un recupero architettonico e culturale. L'evento, dal titolo Padova 2013 Architettura e in programma dal 19 settembre al 13 ottobre a Palazzo della Gran Guardia, si compone di tre fasi:
- la presentazione delle sei aree selezionate, affiancate dall'esposizione di un plastico della città di Padova su scala 1:1000 progettato e realizzato da un gruppo di studenti del Liceo artistico Modigliani;
- il workshop degli architetti con gli studenti delle Università e del Liceo Modigliani. Un laboratorio a porte aperte, voluto per favorire l'interazione e rendere partecipi i cittadini. Gli architetti presenzieranno a conferenze e dibattiti aperti al pubblico.
- la mostra dei progetti realizzati porterà alla luce la possibilità concreta di agire non più sull'espansione della città, ma sul recupero e la valorizzazione di aree interne o limitrofe alla stessa, ricche di significati storici e culturali. L'esposizione sarà arricchita da due conferenze che porteranno sullo stesso tavolo giornalisti, scrittori, registi e imprenditori, chiamati a dare una risposta a un quesito di Aldo Rossi datato 1968 ma tutt'ora attuale: "Che fare delle vecchie città?".