Paisley è una piccola città del Renfrewshire, situata a una decina di chilometri da Glasgow, nelle Lowlands scozzesi. La città, che oggi ha poco più di 77mila abitanti, è stata per oltre due secoli un importante centro industriale e manufatturiero, nota a livello internazionale soprattutto nell’ambito della produzione tessile. A seguito della delocalizzazione della maggior parte delle industrie, la città ha vissuto lunghi periodi di crisi nella seconda metà del Novecento, per poi avviare una transizione verso il settore tecnologico e dei media digitali, con una crescente attenzione agli aspetti legati allo sviluppo sostenibile. Ne ha tratto giovamento anche l’industria creativa (arti digitali, graphic design, settore dei videogiochi), che sta trasformando la città in un cluster che coltiva e promuove talento e innovazione. Il Paisley Learning and Cultural Hub, la biblioteca civica della città, si inserisce pienamente nella trasformazione in atto, assieme agli interventi di riqualificazione del vecchio Municipio, trasformato in luogo per eventi, spettacoli, attività culturali e aggregazione sociale, e del Paisley Museum & Art Gallery, di cui è in fase di realizzazione un vasto progetto di rinnovamento e ampliamento curato dallo studio AL_A di Amanda Levete. Questi tre interventi sono parte di un piano di investimenti sulla città di oltre 100 milioni di sterline, finanziato dal governo locale assieme al National Lottery Heritage Fund e al Regeneration Capital Grant Fund, un programma nazionale che sovvenziona progetti di rigenerazione urbana sviluppati a livello locale con il coinvolgimento delle comunità locali.
Il centro di Paisley, così come le altre principali strade commerciali di tutte le città della Scozia, hanno subìto un forte declino negli ultimi dieci anni: la pandemia del 2020-22, lo shopping on-line, l’aumento del costo della vita e degli affitti e i centri commerciali fuori città hanno portato alla chiusura di molte attività commerciali, tanto che le statistiche correnti dichiarano che, in Scozia, un negozio su sei nei centri urbani è vuoto e sfitto. Paisley risulta essere una delle città più duramente colpite in questo ambito, e il programma di investimento del governo locale intende far fronte a questo progressivo spopolamento con un piano di rigenerazione che prevede, oltre agli interventi su biblioteca, municipio e museo, di trasformare un complesso commerciale in un nuovo quartiere residenziale, di realizzare un centro polifunzionale con cinema e attività di ristorazione, di rigenerare il sistema degli spazi pubblici, coprendo fino al 90% dei costi di restauro delle facciate storiche dei negozi della High Street, e promuovendo le piccole attività commerciali con il motto “Buy local or bye bye local”. Anche la biblioteca, il municipio e il museo si attestano lungo la High Street, e di questa intendono essere il volano per la sua rivitalizzazione. Il Paisley Learning and Cultural Hub, costato in tutto 7 milioni di sterline, è stato realizzato su progetto dei Collective Architecture, ristrutturando un edificio della seconda metà del XIX secolo, ormai fatiscente, al civico 22 della High Street, che aveva in precedenza ospitato attività commerciali, e della cui facciata storica era rimasta soltanto la parte dei due piani superiori. Al piano terra, con affaccio su strada, si trovano i servizi di accoglienza, l’area di ingresso (browsing area) e la sezione bambini.
Quest’ultima è caratterizzata, oltre che da spazi per la lettura e le attività laboratoriali e di narrazione, dalla “Children’s Boat”, che accoglie postazioni pc per i bambini, nonché una complessa struttura in legno, progettata assieme all’artista Claire Barclay, che si sviluppa su due livelli lungo i muri perimetrali, e che compone una successione di stanze, nicchie e anfratti, con un percorso in quota destinato ai più piccoli, accessibile mediante scalette, rampe e gradonate, e da cui si scende anche tramite uno scivolo. Al piano primo si trovano la narrativa e alcune postazioni di lettura lungo il parapetto, affacciate sulla vetrata a doppia altezza fronte strada, una sala attrezzata con postazioni informatizzate e una sala polifunzionale per riunioni, corsi e attività laboratoriali. Al secondo piano si trovano la saggistica e diverse postazioni per lo studio e la lettura, con una terrazza di pertinenza. Al terzo piano vi è, infine, un soppalco destinato ai giovani, con scaffali, pc e sedute di vario genere. Il progetto del Paisley Learning and Cultural Hub rispecchia e sintetizza al meglio i criteri che ispirano i Collective Architecture, una società di progettazione fondata nel 2007, che oggi conta oltre 50 dipendenti e che ha sedi a Glasgow, Edimburgo e Dundee e che è caratterizzata dal fatto di essere interamente di proprietà degli architetti che ne fanno parte, nella forma dell’Employee Ownership Association, ovvero di un’azienda interamente posseduta e gestita dai dipendenti. Questa peculiarità cambia completamente i rapporti gerarchici tipici delle società di progettazione, portando a una maggiore responsabilizzazione e partecipazione di tutti coloro che ne fanno parte, i quali intervengono in modo più attivo, imprenditoriale ed efficiente. I Collective Architecture sono stati la prima società di questo genere in Scozia nell’ambito dell’architettura, e hanno sin da subito puntato a un approccio alla progettazione teso a valorizzare la partecipazione, a preferire il recupero edilizio rispetto alle nuove costruzioni, con maggiore attenzione per la sostenibilità ambientale, il risparmio energetico, la qualità dell’abitare e del vivere degli utenti.
RECUPERO EDILIZIO E ORIGAMI DI FACCIATA
Il progetto è un esempio di recupero attento e intelligente di un edificio preesistente, di cui vengono valorizzate la storia e le sue stratificazioni: portando alla luce i muri in arenaria e mattoni che ancora conservano le tracce dei caminetti e le trasformazioni che si sono susseguite nel tempo; restaurando sapientemente la facciata storica su strada, nei cui bow-window trovano spazio nicchie e posti per la lettura e il relax; rimuovendo le superfetazioni e gli interventi realizzati nel 1961; inserendo una nuova struttura di travi e pilastri in acciaio a integrazione e parziale sostituzione di quella pre-esistente in acciaio e calcestruzzo, con solette in cls su lamiera grecata; inserendo nuovi elementi architettonici ben distinti dall’esistente (la scala metallica, l’ascensore, muri e partizioni in cartongesso), ma nel rispetto delle proporzioni delle campate esistenti, garantendo armonia tra vecchio e nuovo. Particolarmente complessi sono stati la rimozione dei rivestimenti antincendio in amianto risalenti agli anni Sessanta e la realizzazione della nuova struttura in acciaio. Data la conformazione del lotto, inoltre, è stato studiato un sistema di prevenzione incendi ad hoc, con camini di ventilazione e specifiche compartimentazioni che hanno consentito di realizzare un’unica scala antincendio. Pur trattandosi del recupero di un fabbricato storico, l’edificio ha ottenuto una valutazione energetica EPC A, anche grazie all’accurato progetto impiantistico, con sistema di climatizzazione VRF a espansione diretta, ventilazione meccanica ad alta efficienza e recupero di calore integrata con ventilazione naturale, e sistema di rilevamento e controllo automatico dell’illuminazione a led ad alta efficienza. Il progetto della facciata, i cui due piani inferiori erano stati demoliti nel 1961, ha inteso differenziare l’edificio dai negozi adiacenti, per evidenziare la nuova destinazione d’uso pubblico dell’edificio. È stata dunque realizzata una griglia di alette metalliche verniciate di bianco, in lamiera d’acciaio da 8 mm, che scandiscono i due livelli della facciata davanti al sistema di vetrata continua e hanno una forma piegata che richiama la piegatura di un foglio di carta per creare un origami o fare da segnalibro. La facciata è visivamente aperta e consente ai passanti di guardare all’interno della biblioteca, accentuando la visibilità degli spazi interni e la continuità con la strada.
Scheda progetto
Architects: Collective Architecture
Location: Paisley, Renfrewshire, Scozia
Client: Renfrewshire Council / Hub West
Area: 1,075 m2
Cost: 5 M €
Design: 2020-21
Construction: August 2021 - October 2023
Structures: Baker Hicks
Impianti M&E Systems: Wallace Whittle
Quantity surveyor: Armour Construction Consultants
Project manager: Hub West
Main contractor: CCG, Glasgow
Awards: 2024: AJ Architecture Awards, Civic Project, Shortlisted (vincitore verrà annunciato a inizio Dicembre 2024) 2024: Scottish Design Awards, Regeneration Project of the Year, Secondo classificato 2024: Scottish Property Awards, ESG Best Refurbishment Project, vincitore 2024: Edge Awards, Physical Space Award, vincitore 2024: Herald Property Awards, Special Award, vincitore 2024: Herald Property Awards, Best Regeneration Project - Commercial, Shortolisted
Photos: Keith Hunter Photography, Kirsty Anderson Photography
Arketipo 179, Collectives, dicembre 2024