Dopo anni di chiusura al pubblico, la Palazzina Reale di Firenze è stata oggetto di un progetto di riqualificazione che ha portato la struttura a nuova vita. Restituita ai fiorentini e riscattata dall'abbandono, la Palazzina è diventata la Casa dell'Architettura della città, e ufficialmente la nuova sede dell'Ordine degli Architetti della Provincia di Firenze e della Fondazione Architetti di Firenze, proponendosi alla città come nuovo Centro per l'Architettura. Lo spazio, costruito tra il 1934 e 1935 e concepito come luogo dedicato all'accoglienza dei sovrani d'Italia in transito a Firenze, fu l'ultima parte realizzata del grande progetto della Stazione di Firenze, sviluppato dal Gruppo Toscano guidato da Giovanni Michelucci. L'Ordine degli Architetti di Firenze insieme alla Fondazione Architetti Firenze, in accordo con Grandi Stazioni, hanno dato nuova vita a questo edificio e ai suoi spazi, non solo riportando delle funzioni stabili ma facendone un luogo di cultura aperto alla città: nel 2012, infatti, un bando di evidenza pubblica lanciato dall'Ordine ha individuato la Palazzina Reale come il luogo più rispondente all'idea di Casa dell'Architettura di Firenze. Una scelta confermata dagli iscritti all'Ordine, che hanno avuto la possibilità di esprimere il loro parere sia attraverso una consultazione online che durante i periodici Consigli aperti dell'Ordine.
La Palazzina è un buon esempio che, oltre a recuperare la dignità di un luogo, si riconsegna a Firenze come un punto d'incontro, un centro, dove sviluppare i temi dell'architettura per il futuro di Firenze e della sua provincia. Lo spazio, riaperto lo scorso 25 aprile dopo un lungo periodo di abbandono, si propone come nuovo polo culturale cittadino, al tempo stesso contenitore delle attività professionali e punto di riferimento sul territorio per la promozione dell'architettura. Tra i primi obiettivi del Centro, l’impegno degli architetti di Firenze a riconquistare un ruolo guida nel panorama nazionale e internazionale dell’architettura, attraverso la promozione e la diffusione della cultura architettonica. La nuova sede, inoltre, si animerà attraverso a una serie di attività come workshop, mostre, corsi di aggiornamento professionale ed eventi mirati ad avvicinare la cittadinanza al mondo dell’architettura.
Considerata dalle cronache dell'epoca come un “edificio di perfetto buon gusto e di compiutezza assoluta”, la Palazzina Reale, negli spazi vicini alla Stazione di Santa Maria Novella, marca il suo status senza mediazioni con il fabbricato “viaggiatori”, tramite una giunzione netta che dà inizio al pregiato rivestimento marmoreo di tutto l'involucro, la cui sagoma delimita l'invaso di piazza Stazione. Tutto il padiglione è composto da un’attenta selezione di materiali pregiati consoni alla destinazione dei luoghi, spazi che non hanno mai avuto la possibilità di funzionare agli scopi per cui sono stati concepiti, subendo nel tempo un destino incerto se non addirittura l'abbandono.