La piscina della città di Torino progettata da Arata Isozaki & Associates, ArchA e Arup si inserisce in una ampia area dedicata allo sport, nella zona della piazza d’armi di Torino, insieme al Palasport Olimpico, lo stadio Olimpico e la piscina per l’uso più pubblico, dotando la città di una struttura sportiva di valenza nazionale e internazionale. La piscina, che ospita due vasche olimpioniche da 50 m, una per le competizioni pubbliche e l’altra di allenamento, è caratterizzata dall’apertura verso la città e in particolare verso via Filadelfia attraverso una grande vetrata alta 5 m, protetta dall’aggetto caratterizzante il volume architettonico, rompendo lo stilema della piscina introversa e chiusa su sè stessa. L’intervento si sviluppa su vari livelli con le differenti funzioni necessarie al funzionamento della piscina: i due livelli interrati ospitano i parcheggi, i locali tecnici e la piscina interrata con quattro corsie per gli allenamenti, illuminata da lucernari zenitali. Il piano terra ospita lo spazio principale con la vasca da competizione con otto corsie, gli spogliatoi e i percorsi di accesso, mentre negli spazi del piano superiore, ricavati sotto la grande tribuna, sono ospitate zone di servizio per gli spettatori.

Il volume è indubbiamente caratterizzato dalla grande, unica, falda che raggiunge il punto più alto di 15 m sopra le tribune e scende verso la pubblica via proteggendo con un aggetto di 16 m la facciata vetrata principale esposta a nord, scendendo a circa 6 m di altezza. Lo sbalzo è ricoperto lateralmente con lastre in acciaio inox satinato e in copertura con lastre inox 304, ponendosi in contrasto con le vetrate sottostanti e le lamelle frangisole posizionate sulla facciata sud, completamente opaca a parte l’ingresso e ribaltando la trasparenza della grande vetrata settentrionale. Il concept strutturale è stato definito pensando alle necessità dell’edificio circa eleganza ed efficienza, con una costruibilità che garantisse velocità di costruzione ed economia delle risorse impiegate, oltre a garantire un approccio standardizzato sia nel progetto che nelle fasi in cantiere, puntando alla massima rigidezza con il minimo peso strutturale. Si sono scelte quindi strutture in calcestruzzo gettato in opera e prefabbricato per le strutture interne verticali e orizzontali, garantendo resistenza al fuoco e velocità di costruzione specialmente grazie agli elementi prefabbricati. Per la copertura si è scelto di utilizzare una struttura in acciaio con grandi luci, per garantire visibilità e flessibilità agli spazi sottostanti, con 9 capriate disposte ogni 8,1 m lungo la sezione trasversale della struttura. Il reticolo è costituito da correnti superiori e inferiori, montanti verticali e diagonali, realizzati con profili di tipo HEB e HEM.

Lo schema e il sistema strutturale scelti per la realizzazione della copertura sono caratterizzati da deformazioni consistenti, anche sotto l’azione di carichi d’esercizio, quali la neve e il vento, richiedendo una attenzione maggiore per le finiture come l’impermeabilizzazione e nell’interazione tra la copertura e la facciata sottostante. La facciata infatti è divisa in porzioni di vetrata triangolari o a parallelogramma, inserite in profili progettati per assorbire le deformazioni termiche delle lastre stesse ed eventuali deformazioni strutturali. In aggiunta la facciata è irrigidita e controventata con cavi in acciaio zincato, per controbilanciare il carico di vento agente direttamente su di essa. La vasca principale, omologata per le competizioni fino al campionato mondiale, è larga 20 m e lunga 50, ospitando 8 corsie che risultano in diretta comunicazione visiva con l’esterno. A essa si aggiunge la vasca di allenamento e riscaldamento da 50x8,50 m posizionata al livello interrato ma illuminata da lucernari che seguono le quattro corsie sottostanti. La hall con l’ingresso sul lato sud, protetto da una pensilina più piccola che rimanda quella verso via Filadelfia, e gli spazi di accesso alla vasca principale e agli spogliatoi sono caratterizzati da pavimenti e pareti in marmo di Carrara a macchia aperta con venature continue, mentre il soffitto è realizzato con pannelli con finitura a specchio, nei quali sono incassati gli apparecchi illuminanti, ottenendo riflessioni che aumentano la luminosità degli ambienti. Innovativo è l’approccio del sistema di depurazione dell’acqua della piscina che, diviso per le due vasche, è caratterizzato dall’uso dell’ozono al posto del cloro, ottenendo una qualità migliore dell’aria interna, riducendo al contempo la corrosione sulle strutture metalliche e garantendo una qualità dell’acqua migliore, a beneficio degli utilizzatori della piscina. I sistemi di climatizzazione sono alimentati dal teleriscaldamento comunale in inverno mentre per l’estate sono presenti dei gruppi refrigeranti posizionati all’aperto nel piano dei parcheggi.

STRUTTURE RETICOLARI E MODULARI IN ACCIAIO PER OTTIMIZZARE IL MONTAGGIO
Scelta delle soluzioni costruttive più consolidate e affidabili, tecniche di progettazione innovative e integrazione del progetto delle strutture con l’architettura e gli impianti sono stati i punti caratterizzanti l’approccio progettuale adottato dai progettisti strutturali di Arup. Il calcestruzzo armato è stato scelto per le strutture interrate oltre ai solai e alle gradonate: l’uso di elementi prefabbricati è stato preferito per aumentare velocità in cantiere e qualità costruttiva, ottenendo maggiore garanzia di durabilità, spostando la maggior parte dei lavori all’esterno del cantiere. Parallelamente all’uso del calcestruzzo per gli interrati e le strutture fuoriterra inferiori, per la grande copertura si è preferito l’uso dell’acciaio, che garantisce le luci e la visibilità richieste dal progetto. Gli aspetti considerati nel progetto riguardano i carichi statici e dinamici dovuti agli occupanti, le combinazioni di carico dovute a neve e vento tenendo in conto l’aerodinamicità del volume costruito, la semplicità costruttiva e la ripetitività degli elementi, l’economia generale della costruzione e l’ottimizzazione generale del sistema strutturale. La copertura, elemento caratterizzante del progetto, è realizzata con 9 capriate disposte ogni 8,1 m con una altezza di 3,5 m a nord e 1,5 m a sud: al fine di garantire la stabilità della struttura nel piano di copertura, limitandone gli spostamenti, sono stati disposti dei controventi orizzontali distribuiti sulla copertura e delle briglie di collegamento tra i correnti inferiori e quelli superiori, permettendo il trasferimento delle azioni orizzontali dagli elementi superiori a quelli inferiori e quindi alle colonne e alle strutture in c.a. La struttura della copertura è stata adeguatamente protetta contro la corrosione con particolare attenzione alle esalazioni contenenti cloruri presenti nell’ambiente delle vasche, infatti, nonostante l’adozione del sistema ad ozono per la depurazione dell’acqua, il cloro viene utilizzato per la pulitura dei filtri.

FACCIATE IN VETRO A TUTT'ALTEZZA CONTRAPPOSTE AD ACCIAIO INOX, ALLUMINIO E CALCESTRUZZO
Vetro contrapposto ad acciaio e alluminio caratterizzano il volume fuori terra del Palazzo del Nuoto di Torino: vetrate alte fino a 5 m, vengono affiancate da pareti opache ricoperte di scandole in acciaio inox, mentre lamelle ellissoidali in alluminio satinato caratterizzano la facciata sud filtrando la luce in corrispondenza degli elementi vetrati. Le differenti finiture restituiscono effetti di luce e di riflessione differenti a seconda dell’ora del giorno e della posizione dell’osservatore. In aggiunta l’illuminazione esterna integrata restituisce ulteriori suggestioni notturne. La facciata principale è stata realizzata con vetrate regolari di 5,60x2,60 m, mentre quelle laterali sono caratterizzate da forme variabili: la giunzione tra i prospetti è stata realizzata con elementi a sezione circolare evitando il telaio d’angolo e lasciando libera la vista. Le vetrate sono composte da vetri stratificati con PVB su entrambi i lati e una camera da 20 mm riempita con Argon, arrivando all’ottima trasmittanza di 1,5 W/m²K, necessaria per limitare le dispersioni termiche, il discomfort degli occupanti e la condensa superficiale nelle stagioni più critiche. Le altre porzioni opache dell’involucro sono state isolate con cassette in lamiera zincata con lana di roccia per le pareti laterali, mentre pannelli in poliuretano rivestiti di acciaio zincato sono posizionati sulla facciata sud, tecnologie completamente a secco sono utilizzate in copertura. Internamente le finiture, a parte per l’ingresso in marmo e alluminio specchiato, sono più neutre anche a causa delle tipologie costruttive impiegate. Le tribune sono realizzate con elementi prefabbricati a L o S a seconda della luce strutturale. Al di sotto i seggiolini è presente un sistema di riscaldamento e condizionamento a dislocamento per trattare i carichi invernali ed estivi dello spazio interno in modo più efficiente e confortevole, evitando getti d’aria da altezze elevate e garantendo il giusto apporto d’aria per ogni spettatore, attraverso il plenum sotto le gradinate e grazie a 10 UTA alimentate dal teleriscaldamento comunale e da gruppi frigo.

Scheda progetto
Progettista: Arata Isozaki Associates / ArchA
Località: Torino, Italy
Committente: Comune di Torino
Area costruita: 8,510 mq
Design and construction period: 2005-2011
Architectural project: Arata Isozaki & Associates: Arata Isozaki, Andrea Maffei, Stefano Tozzi, Sofia Cattinari, Claudia Tinivella, Shinobu Hashimoto
ArchA: Pier Paolo Maggiora, Franco Gioja, Alessandro Giustetto, Marco Pacella, Pierpaolo Celestino, Marco Brizio
Services and structural engineering: Arup (ingegneri Gabriele Del Mese, John J. Hammill, Raymond Quinn, Paul Robert Sloman, Daniela Azzaro)
Safety coordination and fire safety: ing. Giuseppe G. Amaro
General director: ing. Giambattista Quirico
Overall manager: ing. Giancarlo Revelchione
Safety cooridnator: ing. Giuseppe Santacroce
Clerk of works: ing. Gennaio Savarese
Operational director: arch. Maurizio Palmisano
Services operational director: geom. Antonio Mantica
Contractors: ASFALT C.C.P. spa, CAOLO snc, CCP Impermeabilizzazioni srl, CCP Resine srl, CIET srl, C.O.I.L. srl, CO.I.PA. srl, C.T.M. srl, CULLIGAN Italiana spa, EUROVETRO srl, GENERAL MARMI srl, INDUSTRIAL SERVICE Italia, I.T.E.I.M.P.I.A.N.T.I. srl, IRIDE SERVIZI spa, NOVAIMPIANTI, OMSI spa, PERRI ANTONIO srl, PROMINENT Italiana srl, S.I.M.A.F. SYSTEM srl, TECNO SERVICE srl, TEKNO 3 sas, TIELLE IMPIANTI
Photos: Silvia Fubini, Comune di Torino

Arketipo 142, Sport, Novembre 2020