"Il progetto ha previsto la sostituzione dell’edificio esistente a favore di un nuovo complesso edilizio a destinazione d’uso residenziale e commerciale, con l’obiettivo di ricucire compositivamente l’isolato - spiega l’architetto Renato Guidi, di Bioedil Progetti -. Il concept è pertanto una pelle che nelle forme e nelle cromie strizza l’occhio alla realtà circostante e si giustappone ad uno scheletro moderno caratterizzato da materiali di avanguardia. Oltre al significato soggettivo e simbolico, l’involucro esterno offre molteplici soluzioni a livello funzionale: assolve al compito di brise soleil per il controllo dell’illuminazione naturale e isola dai rumori esterni della metropoli cittadina. Tra la nobiltà dei materiali “della facciata”, nell’angolo svuotato e in copertura, si svela la ricercatezza tecnologica delle finiture che contraddistinguono gli interni: materiali leggeri, luminosi che creano ambienti impalpabili per superare il concetto di “limite” e mettere in relazione l’interno dell’edificio con l’esterno. Le strutture metalliche assorbono energia sismica utilizzando le elevate riserve plastiche proprie del materiale: dal punto di vista tecnico ciò si traduce nella realizzazione di dettagli costruttivi meno onerosi e pesi strutturali decisamente inferiori a quelli di analoghe soluzioni in materiali tradizionali".

Il quartiere Parioli di Roma è stato oggetto, negli ultimi tempi, di una parziale riqualificazione del proprio territorio. Il suo tessuto urbano, caratterizzato dalla coesistenza di ville degli inizi del ‘900 e di edifici di prestigio integratisi successivamente, ha da sempre accolto e ospitato l’alta borghesia romana divenendo un simbolo di eleganza architettonica. Nel 2012 è avviato l’incarico di progettazione di un nuovo edificio prospiciente piazza Pitagora, ad angolo con via Antonio Bertoloni.

La nuova costruzione ha sostituito un vecchio stabile demolito, il quale aveva caratteristiche che mal si adattavano allo stile del quartiere. Tale intervento si connota come vero e proprio restyling urbano, aggiungendo all’integrazione con l’esistente la presenza di tecnologie capaci di aumentare e migliorare la vivibilità dello spazio abitato. “Palazzo Pitagora” è composto da un complesso di due edifici, costituiti da 3 piani interrati adibiti a garage e 7 piani fuori terra, i quali contengono 35 appartamenti di varia metratura, tutti dotati di balconi, terrazzi o giardini, in modo da aumentarne luminosità e vivibilità. Il piano terra è invece destinato ad ospitare attività commerciali.

La classe energetica A delle unità immobiliari consente di ridurre i consumi dell’80% rispetto ad una costruzione tradizionale. Pannelli solari di ultima generazione completano la dotazione di ogni appartamento e la presenza di impianti domotici migliora ulteriormente la versatilità e la qualità degli ambienti abitati. Palazzo Pitagora è progettato per garantire il completo azzeramento delle emissioni di CO2.
La struttura portante dei due corpi di fabbrica è costituita da elementi in carpenteria metallica coadiuvati da due nuclei controventanti in c.a., contenenti corpi scala e ascensori. Si tratta di circa 530 tonnellate di acciaio, suddivise tra sostegni verticali composti da colonne in acciaio e travi sulle quali poggiano solai collaboranti. I profili principali sono HEB260 di grado S355J0, connessi mediante giunti a flangia e imbullonati, mentre le lamiere grecate sono di tipo Hi-bond A55/P600, per un totale di circa 5.300 mq. Sulle lamiere sono innestati pioli che contribuiscono a renderle solidali con il getto integrativo. La struttura portante in acciaio, per sua natura dalla massa sismica ridotta, garantisce la completa antisismicità dell’intero complesso edilizio.

(Courtesy of Fondazione Promozione Acciaio)

Scheda progetto
Committente: Redbrick Advisors srl, Torre SGR spa
Progetto architettonico: Bioedil Progetti - Renato Guidi, Roberto Santori, Alfonso Boccia, Alfredo Boffula
Collaboratori al progetto architettonico: Mario Traficante, Micaela Di Silvestro
Progetto strutturale: INGE.CO srl - Francesco Sylos Labini con Roberto di Pirro
Progetto impiantistico: Mario Semproni, Luca Pieri; E&G srl (geotenico)
Impresa: COAP
Costruttore metallico, Progetto costruttivo: Stahlbau Pichler srl
Fotografie: Stahlbau Pichler srl (fotografie di cantiere), Lorenzo Gardon - Bioedil Progetti srl (fotografie del finito)