(© Filippo Romano)

Un progetto di restyling architettonico a opera di Scandurra Studio. L’intervento di Paleocapa 7, a Milano, è nato con l’obiettivo di ridare luce a un edificio realizzato alla fine degli anni ’40 da Pietro Lingeri. Oggi la struttura rappresenta uno spazio aperto sulla città, con un giardino interno e una “piazzetta metafisica” che accoglierà i passanti affacciati sul percorso pubblico lungo il viale della Triennale.

(© Filippo Romano)

La scoperta delle foto di cantiere d’epoca, insieme allo studio e alla ricerca delle caratteristiche originali dell’edificio, hanno rivelato la chiarezza e la semplicità formale che si era persa in successivi rifacimenti e ristrutturazioni negli anni. Per questo motivo la prima scelta dell’architetto Alessandro Scandurra è stata il riproporzionamento delle aperture della facciata, a cui si sono aggiunti il disegno del cancello su via Paleocapa e della pensilina di ingresso.

(© Filippo Romano)

Si tratta di elementi nuovi che dialogano con le proporzioni di quelli preesistenti e donano all’edificio un rinnovato rigore estetico e formale, in continuità con la scuola milanese, che unisce alla pragmaticità una forma lieve sulle facciate e sui dettagli tecnici, dando vita ad edifici caratterizzati da una bellezza rarefatta, tesa, e rigorosa. Il giardino è stato ripensato con l’introduzione di nuove essenze, così da avere un ulteriore e inatteso spazio verde, affacciato sul percorso pubblico. Questo spazio verde è preceduto all’ingresso da una piazzetta metafisica, omaggio agli artisti della storica galleria milanese Il Milione. Il decoro metallico a parete, la seduta e il parapetto bianchi, gli elementi trilitici illuminanti e decorativi, diventano segni d’arte nella città e negli spazi privati, che catturano lo sguardo dei passanti.

(© Filippo Romano)

Questi spazi sono progettati per accompagnare la processione verso i luoghi del lavoro, dagli spazi esterni ai luoghi privati interni, dove la hall e il disegno dei suoi arredi sono in continuità con i materiali usati: pietra, metallo e vetro definiscono e accolgono all’interno l’espressività proposta all’esterno. L’edificio così torna così città e i segni che lo compongono si mescolano a quelli della strada, si mescolano in una nuova urbanità. Spiega Alessandro Scandurra: “La città è composita e riesce a essere vitale solo se ci sono spazi che stimolano interazione e il dialogo tra pubblico e privato - ha spiegato l’architetto Alessandro Scandurra -. Solo aprendo gli spazi si può sperare che la vitalità emerga e si mostri. Milano sta cambiando molto in questo senso, vediamo ogni giorno che non ci sono più solo feste private in bellissimi interni nascosti alla città, ma eventi e luoghi di aggregazione diffusi”.


Con questi interventi lo Studio Scandurra ha voluto dare nuova voce a una Milano per troppo tempo dimessa e nascosta: secondo il progettista “Milano ha una tendenza a fare senza dire, una certa reticenza a vantarsi, quasi un volersi nascondere”.

(© Filippo Romano)

Da ottobre 2017 ad aprile 2018 si susseguirà una trilogia di mostre all’interno di Paleocapa 7: il ciclo di mostre “Milano Aperta” partirà il 17 ottobre e si concentrerà sul tema dell’architettura milanese dal dopoguerra al boom economico. All’interno della hall dell’edificio saranno esposte una selezione di foto storiche e attuali di alcuni importi palazzi milanesi, analizzati dall’osservatorio Urban File, che racconterà attraverso queste immagini il percorso e la trasformazione di noti o meno noti edifici della città di grande valore architettonico. Scandurra Studio attraverso questa mostra vuole attrarre lo sguardo dei cittadini sulla propria città e analizzare il rapporto di questi con lo spazio pubblico, evidenziando come i singoli interventi possano costruire e influenzare il rapporto con le strade, costruendo urbanità. Il primo appuntamento si concentrerà sul periodo tra le due guerre, per continuare con il dopoguerra nel secondo appuntamento e finire con il boom economico.